Lettura con il figlio: Torno a prenderti di Stephen King

 


Torna la rubrica che tanto amo. Questa volta il libro lo ha scelto Melania. La consegna dell’insegnante era di scegliere un libro e poi in classe ne avrebbero parlato. La professoressa ha chiamato questo tipo di attività “Caffè letterario”, lascerà infatti parlare i ragazzi delle loro letture. Melania ama l’horror e quindi ha scelto il “re” di questo genere, obbligandomi (bonariamente) a confrontarmi con una mia paura. Mi sono sempre tenuta alla larga dai romanzi di King, quindi per me è stata una bella sfida.

 

Autore: Stephen King

Titolo: Torno a prenderti

Editore: Sperling&Kupfer

Data di pubblicazione: 7 novembre 2013

Pagine: 108

Emily si è rifugiata in un disabitato luogo di villeggiatura. Un giorno, mentre fa jogging, lancia uno sguardo incauto al bagagliaio dell'auto del vicino... e si risveglia saldamente legata nella cucina di lui, in procinto di essere torturata e fatta a pezzi come la vittima che aveva casualmente adocchiato. Immobilizzata e indifesa, senza nessuno che possa sentirla nel raggio di chilometri, Emily tenta disperatamente di escogitare un piano prima che il mostro torni a prenderla.

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Un libro, due opinioni. In azzurro il punto di vista di Melania, in verde il mio.

Alcune risposte, se non tutte, potrebbero rappresentare uno spoiler, perché vogliamo analizzare nel dettaglio cosa questa lettura voglia dirci.

 

1.          Ti è piaciuto il libro? Perché?

Sì, mi è piaciuto perché Stephen King riesce a farti immaginare la scena della storia descrivendola molto chiaramente e per questo non mi sono annoiata a leggerlo, poiché mi ha fatto entrare nella storia.

Devo ammettere che il libro mi è piaciuto, sinceramente non lo avrei mai creduto possibile e invece sono rimasta piacevolmente sorpresa. La storia è ricca di suspense e ti tiene incollata alle pagine grazie alle numerose scene adrenaliniche.

 

2.          C’è una scena, un dialogo, una frase che ti è rimasta in mente?

C'è una scena che mi è rimasta in mente. È quella di Emily che fugge da Jim e incontra il latinoamericano che successivamente viene ucciso con delle cesoie.

Mi è piaciuta una delle scene finali, quando Emily guarda il suo carceriere morire affogato.

 

3.          C’è un personaggio nel quale ti sei identificato?

Sì, mi sono identificata nella protagonista, Emily, che è stata descritta da Stephen King come una donna determinata, coraggiosa e intelligente; anche io avrei cercato in molti modi di scappare da Jim.

Nessuno, anche se mi piacerebbe vivere la vita del guardiano del ponte.

 

4.          A cosa ti ha fatto pensare questa storia?

Questa storia mi ha fatto pensare al fatto che nei telegiornali, soprattutto in questi giorni, si sentono molti casi di femminicidi in casa causati dal marito o dal ragazzo. Ho pensato a questo leggendo il libro, perché Jim è uno psicopatico che prende solo le donne e le tortura.

Questa storia mi ha fatto riflettere molto su quanto noi siamo curiosi e spesso la nostra voglia di conoscere i fatti degli altri non è certo positiva.

 

5.          Ti è sembrato di sentirti dentro la storia?

Sì, il modo di descrivere di Stephen King mi ha fatto entrare molto nella storia.

Assolutamente sì, King ha avuto la capacità di farmi entrare nella storia totalmente. Sentivo il dolore provato da Emily, sia quello mentale sia quello fisico. Ho percepito l’angoscia, ma anche la capacità di rimanere concentrata fino a riuscire a liberarsi.

 

6.          Che emozioni ti ha fatto provare la lettura?

La lettura mi ha fatto provare ansia e angoscia, quando Jim si allontana dalla camera dove c'è Emily e non si sa quando rientri; rabbia, perché Jim, prima di Emily, potrebbe aver ucciso altre donne giovani, ma anche felicità, quando Emily riesce a sconfiggerlo, anche se non ne siamo sicuri.

Ho provato un ricco ventaglio di emozioni. Dal dolore di Emily per la perdita della figlia alla disperazione perché bloccata dal suo carnefice, fino al sollievo quando finalmente tutto finisce.

 

7.          Secondo te, come si è sentito/cosa ha provato il protagonista?

 

La protagonista ha provato molte emozioni, rappresentate nelle descrizioni, come paura, angoscia, dolore, fatica, ma alla fine anche felicità, perché, oltre ad essersi liberata di Jim, dice al padre che vuole ricominciare una vita nuova.

Credo che Emily abbia provato una ridda di emozioni che è difficile raccontare tutte. Nella domanda precedente però ho cercato di rispondere.

 

8.          Cosa ti ha fatto capire questa storia?

Questa storia mi ha fatto capire che la morte di una persona può causare diverse reazioni negli altri e che prima o poi il lutto si supera.

Che ognuno affronta la perdita in modo unico e personale, c’è chi scappa, chi si ostina a rimanere fermo e chi cancella tutto.

 

9.          Ti ha fatto venire in mente altre storie, canzoni o film?

Sì, mi ha fatto venire in mente una scena di Shining il momento in cui Jim cerca di entrare nella camera dove si trova Emily.

Devo ammettere che mi ha ricordato i telefilm crime che amo tanto.

 

10.       Come hai trovato lo stile dello/della scrittore/scrittrice?

Ho trovato lo stile dello scrittore molto semplice e comprensibile, le descrizioni sono fatte in modo molto chiaro. All'inizio il libro è lento, ma durante lo svolgimento è molto scorrevole.

Non conoscevo lo stile di Stephen King, di lui mi sono sempre rifiutata di leggere i romanzi. Ho letto solo On writing e mi era piaciuto. Qui ho apprezzato la sua capacità di tirarti dentro la storia mostrandoti la diverse situazioni in modo vivido.

 

11.       Ti è piaciuto il finale?

Sì, mi è piaciuto il finale, perché Jim viene sconfitto e Emily si salva, anche se non si capisce bene se Jim è morto definitivamente.

Sì, l’ho trovato perfettamente collegato alla storia, anche se ammetto che mi sia rimasto un senso di angoscia, come se da un momento all’altro Jim potesse nuovamente uscire dall’acqua.

 

12.       Come racconteresti questo libro ad un amico?

Torno a prenderti di Stephen King è un horror nel quale c'è la protagonista che dopo un lutto scappa e va a vivere da sola su un’isola. Poi, però, un giorno viene rapita da uno psicopatico che la vuole uccidere, ma lei riesce a scappare dopo molti tentativi.

È la storia di Emily, una giovane donna che ha perso la figlia e cerca di ricostruire la sua vita. Purtroppo la curiosità le gioca un brutto scherzo, rendendola vittima di un sadico.

 

13.       Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Ansioso, perché mi ha messo molta ansia.

Adrenalinico.

 

14.       Quante stelline gli dai?

Quattro stelline, perché mi ha fatto entrare nella storia e perché a me piace il genere horror.

Quattro belle piene. Anche se è un racconto breve, è riuscito a conquistarmi completamente.

 

Per quest’anno scolastico abbiamo concluso le nostre letture in coppia, ma ammetto che vorrei continuare questa esperienza anche il prossimo anno. Mi sono divertita a leggere e confrontare le mie opinioni con Melania. Certo, molto ha giocato la componente affettiva, ma sarei ben felice di proseguire questo percorso. Intanto ringrazio Melania per l’impegno che ha messo sia nella lettura sia nello scrivere questo post a quattro mani.



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