Review Tour: Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero
Non è un mistero per nessuno che
io sia un’inguaribile romantica e una sognatrice. Quando ho accettato di
partecipare a questo Review Tour del nuovo romanzo di Bianca Marconero, l’ho
fatto d’istinto, perché ero molto curiosa di leggere un secondo lavoro di
questa autrice (questa estate infatti avevo letto Non è detto che mi manchi).
Subito, però, sono stata messa in
guardia da Chicca, Chiara e Bianca stessa: questo romanzo non era una facile
lettura e rischiava di non piacere alle persone “romantiche”. Vi garantisco che
ho iniziato il libro con una certa preoccupazione…
Fatta questa doverosa premessa,
ringrazio la CE Newton Compton per avermi permesso di partecipare a questa
iniziativa, con una lettura in anteprima,
e per avermi omaggiata della copia digitale.
Autore: Bianca Marconero
Titolo: Un maledetto lieto fine
Editore: Newton Compton editori
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2019
Pagine: 384
Agnese ha diciannove anni, è la figlia di un senatore piuttosto
influente e ha ricevuto un'educazione rigida. Nonostante la sua passione per
l'arte, infatti, ha messo i sogni nel cassetto e si è iscritta a
giurisprudenza. È la classica ragazza ricca, perfetta, composta e fredda, ma
che dentro nasconde le sue insicurezze. Dopo la morte della madre, ha dovuto
salvare le apparenze per ordine del padre e da anni non mostra a nessuno i suoi
veri sentimenti. Quando la sua incapacità di lasciarsi andare allontana il
ragazzo di cui è innamorata da anni, Agnese capisce di avere bisogno di aiuto.
Vorrebbe qualcuno che le insegni a essere meno impacciata e Brando, il suo
fratellastro appena acquisito, sembra proprio la persona giusta al momento giusto.
Peccato che il bacio che i due si scambiano per "prova" sia lontano
anni luce da un esercizio senza conseguenze. E improvvisamente le lezioni di
seduzione sono complicate dai sentimenti... Brando saprà insegnare ad Agnese
che la lezione più importante di tutte è lasciarsi andare alle emozioni?
e più |
Un maledetto lieto fine di Bianca Marconero è una storia d’amore
bellissima, vera e totalizzante. Sicuramente non è dolce, tutt’altro, ti lascia
un sapore agrodolce come solo le grandi storie sanno lasciarti. Lo dico subito:
decisamente un romanzo di livello superiore. Raramente mi sono ritrovata più
devastata (è successo solo con alcune storie di un’autrice straniera che amo
alla follia: Colleen Hoover).
Ora, è difficilissimo parlare di questo romanzo perché
rischierei di spoilerare, quindi ho deciso che vi parlerò delle mie emozioni,
di come il mio cuore ha vissuto le vicende di Brando e Agnese. È vero, sono romantica e sognatrice, amo le
storie che mi fanno volare lontano con la fantasia, ma so apprezzare una bella
storia, specie se mi fa provare emozioni (anche forti).
I personaggi sono tutti ben descritti, hanno
tutti uno spessore. Infatti, nei confronti di tutti ho provato antipatie e
simpatie, una sorta di amore-odio. Sì, li ho sentiti come persone reali, di
quelli che potrebbe capitare di incontrare nella vita. Non sono distanti e/o
idealizzati, sono veri, fatti di contraddizioni, di paure, di momenti di
esaltazioni e di bugie. Per più di metà romanzo ho odiato Agnese, una ragazzina immatura, piena di contraddizioni, viziata,
distaccata, fredda, un vaso vuoto, una bella statuina, un “sepolcro imbiancato”,
poi qualcosa è cambiato. Non mi è diventata simpatica, ma ho iniziato a capirla.
Ho iniziato a vedere quanto quello che faceva era frutto della coercizione
paterna. Ecco, diciamocelo, in questo romanzo il vero mostro è il senatore Goffredo Altavilla. Sicuramente Lucio non è un persona per bene, ma mai
quanto il senatore. Egli fa del suo status la sua forza. È tutto apparenza. Emana
potere, sì, ma un potere usato per ferire. E c’è Brando… Beh, Brando è un caso a parte. Ho pianto per lui. Ho sofferto
per lui e con lui. È un ragazzo, un po’ immaturo, ma sempre vero. Sanguigno.
Forse a volte scontroso, duro, volgare, cattivo, ma tutto per nascondere un
amore profondo per le persone più vicino a lui: sua madre Isabella e Agnese
stessa.
Nota di merito anche all’ambientazione. Roma è descritta bene,
ti immagini le vie, le piazze. Insomma, fai un tour per la città. Sarei in
grado di ritrovare tutti i luoghi importanti della storia (ok, io sono
avvantaggiata, sono romana!!!).
Sperando di non spoilerare nulla, voglio fare solo un cenno al
finale. Un finale che strizza il cuore, lacerante e al tempo stesso splendido; è il finale appropriato alla storia. Sebbene
io speri in un seguito,
sono anche consapevole che Bianca non debba scriverlo, perché scrivere un
seguito a questa storia significherebbe far perdere forza e intensità a questo
romanzo. Lo so che è un pensiero contorto, ma è quello che penso. La storia è
ben scritta così come l’ha pensata l’autrice.
Lo stile narrativo di Bianca è fluido e scorrevole. Si legge bene: se da una parte vorresti non
staccarti dalle pagine, in altri momenti senti il bisogno di
prendere le distanze. Mi
è piaciuto molto il fatto di inserire i titoli ai capitoli, titoli che creano
una certa anticipazione. Ho anche apprezzato il fatto che tutto il racconto sia
in prima persona con i POV di Agnese e Brando alternati, ma il finale in terza
persona chiude tutto in una cornice definitiva.
Prima di lasciarvi, vi invito a guardare anche altri blog,
perché in questi giorni molti partecipano a questo RT. Inserisco qui tutti
i calendari del RT, tanti sono infatti i giorni e i blog che partecipano.
Ultima cosa prima di salutarvi… Quando avevo letto
dell’uscita di questo romanzo, avevo pensato di usarla per l’appuntamento
mensile con la rubrica Questa volta leggo (rubrica ideata da Chiara, Dolci e Laura). Quindi ho chiesto a
Chiara se potevo utilizzare ugualmente la mia recensione per la rubrica e,
avendone avuto il consenso, eccomi qui a partecipare con questa al mio Questa
Volta Leggo #8: un libro romance.
Le immagini che ho realizzato sono state prese dal web, da mie foto. Le immagini
degli spartiti e del bassista le ho prese, chiedendone il permesso d’uso, dal
profilo fb di Bianca Marconero. Il bassista è parte della cover nella sua
novella Montreal, mentre gli spartiti sono le musiche ideate da
Borghi-Mattiazzi per le canzoni di Brando. Il banner è invece opera si Clarissa
Citterio. #prodottofornitoda Newton Compton editori
Non sai che bene mi ha fatto leggere questa recensione. Grazie per avermi seguita fuori dal tuo territorio (e pure dal mio, a dirla tutta). È prezioso essersi trovate in qualcosa che non ci appartiene come individui, ma forse capiamo in quanto esserci umani 💖
RispondiEliminaGrazie a te per questa storia molto intensa, ben costruita e scritta benissimo. Per me è stato un onore e un piacere leggerti.
EliminaGrande Menna! Sono contenta che ti sia piaciuto e concordo con il tuo giudizio
RispondiEliminaGrazie
EliminaSono d'accordo con tutto, davvero una bella recensione :)
RispondiEliminaGrazie
EliminaPer tutto il mese farò un po' fatica perchè non è il mio genere, però ho letto la recensione con interesse. Un saluto da Lea
RispondiEliminaGrazie Lea. Ti garantisco che questa storia non è il solito romance, è molto intensa.
EliminaManu che recensione emozionante!
RispondiEliminami è piaciuta tantissimo è proprio fatta con il cuore e dentro ritrovo tutte le emozioni che ho provato.
bravissima
Grazie… aspetto di leggere la tua
EliminaIo ho seguito in diretta tutte le emozioni che ti ha ispirato il libro.
RispondiEliminaAhahahah!!!
EliminaMi piace molto come scrive la Marconero, ma proprio non riesco a leggere troppi romance Ahahahaha!
RispondiEliminaQuando ti avanza un po' di "quota romance" leggilo, vedrai che ne sarai soddisfatta.
EliminaNon vedo l'ora di leggerlo ^_^
RispondiEliminaè bellissimo
EliminaQuesto è un altro romanzo dell'autrice che ho messo in lista. Li devo recuperare TUTTI TUTTI! :)
RispondiEliminaBellissima recensione, che mi ha convinto ancora di più all'acquisto.
grazie… e il libro merita proprio tanto
EliminaBellissima recensione! Devo assolutamente leggerlo e recuperare anche gli altri che mi mancano di Bianca!! Devo!
RispondiEliminaQuesto a me è piaciuto davvero tanto.
EliminaSono imperdonabilmente in ritardo nella mia corsa al recupero dei libri di Bianca Marconero. Sto maleeeeeeeeeeeee
RispondiEliminaSe ti consola anche io sono in ritardo con i libri di Bianca, devo infatti ancora leggere Un altro giorno ancora e tanti altri.
EliminaBianca sa scrivere bene, è fuori di dubbio. Ma il romance, leggero o puro che sia, continua a essermi ostico.
RispondiEliminaIn questo specifico caso, il libro di Bianca è un romance, ma non è né leggero né puro. La storia di Brando e Agnese è molto forte e densa di emozioni.
EliminaL'ho concluso giusto qualche giorno fa e devo ancora digerirlo per bene. Senz'altro è un libro da cui non sai che cosa aspettarti!
RispondiEliminaÈ un libro che va “digerito”.
EliminaDEVO LEGGERLO!
RispondiEliminaSpero ti piaccia quanto è piaciuto a me
EliminaHo aspettato di leggere il libro prima di leggere la tua recensione e mi trovi perfettamente d’accordo! Generalmente DETESTO i romanzi con un finale aperto,ma la bravura di Bianca si manifesta soprattutto nel saper gestire qualsiasi cosa si metta a scrivere!
RispondiEliminaSecondo me questo libro è meraviglioso
Eliminawow...lo metto in lista
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