Angolo Vintage #9: Il cielo era pieno di stelle di Giulia Beyman




La partecipazione è di volta in volta volontaria, infatti molto dipende dalle nostre letture. Dolci ha preparato un banner con i nomi di tutti. Vi consiglio di passare a leggere anche le loro recensioni.

Mancavo da qualche tempo a questo appuntamento, ma questa “quarantena” mi ha spinto a leggere anche romanzi che aspettavano da tanto. Ho dato una bella sfoltita alla pila sul comodino e poi, non paga, ho iniziato a guardare la lista infinita presente sul mio kobo. Qualche giorno fa avevo voglia di leggere qualcosa di “veloce e leggero”, qualcosa che mi portasse via con la mente. L’occhio mi è caduto sui romanzi della collezione YouFeel della Rizzoli. Tra le altre cose, ancora mi chiedo perché l’abbiano interrotta, era una bella idea. Romanzi brevi, freschi, spesso di autrici emergenti o di nomi noti, che però si mettevano in gioco con questi racconti che servono proprio ad intrattenere.



Autore: Giulia Beyman

Titolo: Il cielo era pieno di stelle

Editore: Rizzoli

Data di pubblicazione: 23 luglio 2014

Pagine: edizione solo digitale



Beth a Londra e Meg a New York ricevono un telegramma da un notaio italiano che le avvisa della morte del padre. Entrambe partono subito per Lecce, luogo della loro infanzia dove scoprono di avere una terza sorella, Jo, e un’eredità da dividere. O meglio una montagna di debiti da sanare. Decidono allora di sistemare la masseria di famiglia per rivenderla e di prendersi una pausa da tutto, amori e lavoro. Ma l’amore non va in vacanza e Beth incontra Andrea, un affascinante e misterioso uomo che non la lascia indifferente. E tra problemi, imprevisti e preoccupazioni, quando tutto sembra precipitare, il cielo si riempie di stelle e per le sorelle De Feo arriva il momento di ricominciare da capo. Giulia Beyman firma questa intensa storia di tre sorelle divise tra un’infanzia perduta e un rapporto ritrovato, le cui protagoniste richiamano alla mente il classico di Louisa May Alcott, Piccole donne.






Il cielo era pieno di stelle di Giulia Beyman è una storia molto carina, dolce, romantica e divertente. Ha il classico happy ending, che fa tanto bene al morale. Troviamo in questa storia tutti gli elementi caratteristici dei romanzi rosa: il bello (che però non è arrogante, ma dolce e gentile), la damigella in difficoltà (Beth), qualche complicazione sparsa qua e là, qualche piccola gioia e il lieto fine.

Se poi vogliamo anche trovargli un messaggio di fondo, cosa che di solito faccio quando leggo, qui troviamo un bel messaggio: l’unità familiare.

Quello che mi ha colpito in questo racconto breve non è tanto la storia romantica tra Beth e Andrea, ma è l’armonia che si crea fra le tre sorelle (Beth, Meg e Jo). Ditelo anche voi che vi è venuto in mente Piccole donne! Anche nella caratterizzazione delle tre sorelle un po’ si ripensa alle eroine della Alcott.

Le tre sorelle De Feo si trovano unite dopo la morte del padre, scoprono di aver ereditato una bella proprietà e per la precisione una masseria con tanto di terreno nella bella Puglia! Naturalmente la masseria è in pessime condizioni e a rischio pignoramento. Cosa fare? Le tre sorelle decidono di sistemarla e venderla per poi tornare alle loro vite. Progetto interessante, ma, come sempre, succede qualcosa e tutto cambia.

In quella masseria tutte e tre trovano il loro “centro”. Riscoprono il valore fondamentale della famiglia. Certo, una famiglia particolare, strana, allargata, piena di difetti e anche di segreti, ma, a guardarla bene, una famiglia che sa cosa sia importante. Persino Jo, sorella di cui Beth e Meg ignoravano l’esistenza, diventa un elemento importante, un affetto forte. Nel corso del racconto infatti da sorellastra diventa sorella e la differenza non è da poco.



Quelle settimane in Italia le avevano regalato nuovi affetti e, ne era convinta, l’avevano resa migliore.



Quei giorni che Beth e Meg sono “costrette” a trascorrere in Italia, lasciando le loro vite in stand-by, fanno maturare le due donne. Ho usato il termine maturare di proposito, perché Beth e Meg sono vicine ai quarant’anni, ma ancora non hanno ben centrato la loro vita. Apparentemente sono realizzate, ma in fondo sanno che qualcosa non quadra nelle loro vite. L’incontro con la giovane sorella, Jo, le aiuta a mettere a fuoco desideri e sogni. Sono costrette a pensare a cosa sia la loro vita.



Quei giorni in Italia erano stati per lei come una luce accesa sull’anima e aveva scoperto paesaggi, dentro di sé, che non credeva di avere.



Un solo appunto: i refusi. Ce ne sono diversi, piccoli ma che “infastidiscono” la lettura. Quelli che mi hanno creato più irritazione sono quelli in cui vengono invertiti i nomi delle protagoniste.

Concludo con un voto positivo; si tratta di una lettura sicuramente di evasione e di intrattenimento, una lettura molto adatta a questi giorni pigri e sempre uguali.


Alla prossima lettura vintage! 


Commenti

  1. Hai ragione è piaciuto n peccato che abbiano interrotto questa serie. Però i libri fin'ora pubblicati restano li e li di può comunque leggere.
    Questo romanzo non lo conosco ma sembra davvero dolce

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  2. Uh che belli gli You feel, ne ho tanti nel kindle che presi tempo fa

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  3. Ciao! Mi sembra un'idea originale per un "retelling" di Piccole Donne… per me quel romanzo è quasi sacro, ma se è ri-raccontato bene, perché no? Peccato per i refusi, per il resto mi sembra una lettura interessante :-)

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    1. Non è un retelling di Piccole Donne, solo i nomi delle protagoniste, ma si ferma lì. Il romanzo è molto carino.

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  4. Non sembra male e potrebbe aiutarmi a superare l'antipatia che mi hanno istigato verso Piccole donne che devo comunque ancora leggere ( l'edizione Salani di Piccole donne avuta con la box di gennaio di Rebelle box prima o poi la leggo).

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