Recensione #65: Il primo istante con te di Jamie McGuire


Autore: Jamie McGuire
Titolo: Il primo istante con te
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 21 marzo 2019
Pagine: 419
La prima volta che Elliott si accorge di Catherine è solo un ragazzino. Seduto su un albero nel giardino degli zii, si diverte a scattare fotografie, quando l'obiettivo inquadra un viso dolce e due grandi occhi verdi. Occhi profondi, nei quali intravede l'ombra di una solitudine che vorrebbe scacciare. Ma non sa come. Finché, in un torrido pomeriggio d'estate, trova il coraggio di avvicinare la ragazzina cui non ha smesso di pensare neanche per un secondo. Catherine è sorpresa e diffidente: non crede di potersi fidare di quello sconosciuto, spettinato e un po' sulle nuvole. Ma, con fare affettuoso e comprensivo, Elliott riesce a ritagliarsi un posto nel suo cuore e a regalarle il primo amore: uno di quelli di cui non si può fare a meno, ma che, a volte, sono destinati a non durare nel tempo. Perché proprio nel momento in cui Catherine affronta il periodo più difficile della sua vita, Elliott è costretto ad andarsene e a lasciarla sola. Da allora sono passati anni e Catherine non ha fatto altro che chiudersi in sé stessa, pensando di riuscire a proteggersi dalle delusioni che ha affrontato senza il sostegno di nessuno, nemmeno della madre, assente e distaccata. E quando Elliott decide di tornare per rimediare agli errori commessi, lei non sembra disposta a perdonarlo: entrambi sono cambiati, poco rimane dei due ragazzini che timidamente si tenevano per mano. Eppure una scintilla del vecchio legame resiste ancora, pronta a riaccendersi se solo Catherine riuscisse a fidarsi di nuovo. Ma questo significherebbe rivelare il suo più grande segreto, che, rimasto al sicuro tra le mura di casa, potrebbe distruggere l'unica possibilità che le resta di essere felice.


Il primo istante con te non è il solito Young Adult. Non è facile parlare di questa storia senza rivelare troppo, perché, oltre al romanzo rosa, qui abbiamo una storia che si tinge di giallo, di suspense e che si avvicina al thriller. Sicuramente è presente la storia d’amore, il legame affettivo tra due adolescenti, ma non è la solita storia spensierata. Anche perché di spensierato Catherine e Elliott hanno ben poco. Entrambi fanno parte di famiglie complicate e difficili, con relazioni sbilanciate e non proprio sane. Devono affrontare prove che due ragazzini non dovrebbero, prove che ti cambiano, ti segnano per sempre. 
Durante tutta la lettura si avverte un senso di paura serpeggiante. Mi sono trovata spesso a fare congetture e a tirare ad indovinare, a lanciare ipotesi, tutto perché c’è qualcosa di non detto, qualcosa che è lì in agguato. Ad un certo punto ho iniziato a pensare che ci fosse qualcosa dietro. A dire il vero, in alcuni momenti mi è tornato in mente un vecchissimo film di Cary Grant, Arsenico e vecchi merletti. Non nego che ho avuto paura. Troppi segreti, troppe cose non dette… Specialmente a casa di Catherine.
Catherine si crede senza speranza. È schiacciata dalle responsabilità e anche dal senso di colpa. Elliott cerca di darle conforto. Anche lui però ha mille problemi, ma ha scelto di proteggere questa dolce ragazza di cui è innamorato fin da quando era bambino. 
Questa storia è a tratti inquietante, ti senti opprimere da un senso di angoscia, la stessa che prova Catherine, ma c’è il sole che è rappresentato da Elliott. Egli è una figura rassicurante, anche se fa paura quando perde il controllo...
Non è un mistero che io ami molto la scrittura di Jamie McGuire. Questo romanzo è molto diverso dalla “serie dei disastri”, ma anche in questa occasione la McGuire ha mostrato la capacità di saper entrare sia nei personaggi sia nella storia, presentando al lettore tutte le sfaccettature. Forse è proprio questo saper raccontare in maniera coinvolgente e puntuale tutta la situazione che me la fa apprezzare. In questo caso, tu riesci a provare le stesse sensazioni dei personaggi. Senti la rabbia di Elliott e la paura di Catherine. Si riescono a percepire anche le emozioni di tutti gli altri personaggi diciamo secondari. Si percepisce anche il legame di affetto che c’è tra la zia Leigh e Elliott.
Vi è anche un altro aspetto dello stile narrativo della McGuire che mi piace tanto. Questa autrice è capace di fotografare la realtà di tutti giorni, in questo caso la realtà della scuola. Viene infatti messo in evidenza il tema del bullismo. Presley è la bulla che cerca di sopraffare Catherine e in questo caso è bellissimo il comportamento di Elliott, che prova ad aiutare Catherine facendole capire di trovare la forza in sé stessa per rispondere alle varie angherie. Elliott, che ha problemi nella gestione della rabbia, cerca di intervenire su Catherine affinché lei prenda consapevolezza delle proprie forze interiori e reagisca in maniera costruttiva ai dispetti di Presley.
Per quanto riguarda Elliott, mi è piaciuto come la McGuire abbia presentato il problema della rabbia e della sua gestione. Elliott ad un certo punto esplode portando a galla la sua rabbia repressa, ma per tutto il racconto tenta di controllarsi, di tenere a bada questo demone interiore.
Il messaggio più bello comunque lo dà Catherine, la quale, pur trovandosi in una situazione brutta, in una situazione pesante e difficile da gestire, riesce comunque a evidenziare sempre il meglio intorno a lei. In più di una occasione questa ragazzina fa osservazioni positive. Tutti si rendono conto di quanta “speranza” e quanta “voglia di speranza” ci sia in questa giovane piena di difficoltà.

«Sai sempre prendere il meglio da ogni situazione», commentò lei.

Libro veramente bello, carico di emozioni. Adattissimo anche a lettori adolescenti.

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