Recensione: Leonardo da Vinci. Il mistero di un genio di Barbara Frale

Autore: Barbara Frale

Titolo: Leonardo da Vinci. Il mistero di un genio

Editore: Newton Compton Editori

Data di pubblicazione: 19 marzo 2021

Pagine: 320

Firenze, 1482. Il giovane Leonardo da Vinci si è già fatto un nome come apprendista alla celebre bottega del Verrocchio. Ma insieme alla fama il talento gli ha portato anche molti nemici, tanto che la città non è più un luogo ospitale per lui. Così, quando Lorenzo il Magnifico, suo protettore, gli offre una possibilità di riscatto, Leonardo accetta senza remore. Dovrà recarsi a Milano, dal duca Ludovico il Moro, alleato dei Medici. Ufficialmente sarà uno dei valenti artisti chiamati a dare lustro alla corte degli Sforza e avrà l'occasione di creare capolavori che lo renderanno immortale. Ma quella che nasce come una nobile collaborazione finirà presto per trasformarsi in un insidioso legame, quando il nuovo mecenate di Leonardo si rivelerà il suo antagonista… Tra storia e leggenda, una sfida pericolosa per un genio che non ha avuto pari.

Ho sempre amato la figura di Leonardo da Vinci, mi ha sempre affascinato la sua “genialità”. Era un uomo curioso e questa sua dote lo ha spinto a cercare le risposte a tutte le sue domande… Era un uomo che sperimentava.

Proprio questo aspetto della sua personalità è messo in risalto dal romanzo di Barbara Frale.

 

«Leonardo di ser Piero da Vinci ne proferisce di grosse, ma non sragiona. Al contrario, è l’uomo più ingegnoso che conosco.»

 

Ho avuto modo di apprezzare la scrittura di Barbara Frale nel romanzo I sotterranei di Notre Dame (qui trovate la mia recensione) e ciò che mi aveva attirata in quel testo ha avuto modo di essere confermato in questo nuovo romanzo. La Frale ha la capacità di miscelare bene racconti storici e comprovati con fatti verosimili e finzione romanzesca. Spesso è difficile riuscire a capire cosa sia Storia e cosa sia invece nato dalla fantasia dell’autrice. Ci sono però alcuni episodi in questo libro che mi hanno lasciata basita, poiché non sono in linea con l’idea di Leonardo che mi sono fatta nel corso dei miei studi.

In questa avventura, l’autrice ci fa conoscere la parte più intima e personale del giovane Leonardo. Uno studioso che segue la propria passione, ma che è divorato da grandi dubbi, sia personali sia derivati dalle sue curiosità.

Raccontando il viaggio che porterà Leonardo alla corte di Ludovico il Moro, la Frale ci porta a contatto con la profondità della ricerca scientifica e il valore dell’arte. Scopriamo un giovane Leonardo amante delle scienze, dell’astronomia, dell’alchimia e della teologia. Insomma, uno studioso completo, capace di appassionarsi alla filosofia antica e di trovare collegamenti con la scienza del suo tempo. Il viaggio che Leonardo compie per arrivare a Milano lo fa crescere come scienziato e come artista.

La Frale racconta questa evoluzione di Leonardo narrando un mistero. Bello è infatti l’espediente inventato dall’autrice di trasformare il geniale Leonardo in un novello Indiana Jones, alla ricerca di tre libri antichi considerati un tesoro, preziosi perché tutti e tre hanno come dottrina centrale la reincarnazione delle anime dopo la morte.

Il Leonardo presentato dalla Frale è un giovanotto curioso, ma che ancora non ha capito le potenzialità del proprio ingegno. Il viaggio è quindi una bella metafora per indicare il percorso di crescita e trasformazione. L’artista che arriva a Milano è cambiato, non è quello partito da Firenze. È un uomo che osserva e apprende, che cerca la verità e vorrebbe contrastare le ingiustizie e la corruzione.

Altro aspetto che ho apprezzato è la profonda conoscenza della Frale per le opere d’arte; i riferimenti alle opere di Leonardo e di tutti gli artisti nominati nel libro sono evidenti e tutti ben inseriti nell’ordito del romanzo.

Ancora una volta trovo l’opera della Frale completa, ricca di Storia e avvincente.

 

Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia digitale del romanzo, permettendomene la lettura in anteprima.



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