Recensione: Nonno questa volta è guerra di Robert Kimmel Smith
Autore: Robert Kimmel Smith
Titolo: Nonno questa volta è guerra
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 9 marzo 2021
Pagine: 144
Saresti contento se un bel giorno tuo nonno
si trasferisse a casa tua? E non solo a casa tua, ma proprio nella tua camera!
Spedendoti per di più a dormire nella stanza peggiore della casa... Be', è
quello che accade a Peter Stokes: dieci anni e nessunissima intenzione di
arrendersi all'ingiustizia subita. Peter dichiara ufficialmente guerra a nonno
Jack, perché vuole a tutti i costi riprendersi ciò che è suo di diritto. Ma non
sa che suo nonno è un osso duro. Inizia così un'esilarante serie di scherzi e
colpi bassi, tra azioni di guerriglia e tregue momentanee, sveglie che suonano
nel cuore della notte e lacci delle scarpe che non si trovano.
Un romanzo delizioso, capace di farti sorridere e divertire.
Peter Stokes si sente vittima di un sopruso e
decide di dichiarare guerra al nonno… Cosa gli ha fatto il nonno? Semplice, si
è trasferito a vivere presso la loro famiglia e lo ha sfrattato dalla sua
cameretta.
In modo veramente piacevole e divertente,
Peter reagisce a questa novità come farebbe un qualsiasi bambino di 10 anni,
cerca conforto negli amici e segue i loro suggerimenti. Combattuto tra
l’affetto che prova per il nonno e il desiderio di riavere la sua camera, cerca
di ottenere la vittoria.
Il nonno però, da persona affettuosa,
affezionata al nipote e saggia, guiderà Peter verso una risoluzione pacifica.
Un romanzo rivolto ai bambini, scritto in un
linguaggio accessibile e anche con uno stile alla portata dei piccoli lettori.
Non ci sono parole difficili e i capitoli sono brevi, proprio per invogliare la
lettura dei bambini. Anche le situazioni narrate sono alla portata di un
bambino, che si può riconoscere benissimo nella situazione di Peter.
Bellissima anche la trovata di narrare una
storia come fosse il compito richiesto dall’insegnante, il capitolo conclusivo
è una perla. Peter si rivolge alla sua maestra a conclusione del suo lavoro. Mi
è sembrato di essere io la maestra che riceve il compito, non è raro infatti
che gli alunni mi consegnino i compiti con messaggi del tipo: “Maestra, scusa,
ma non sono riuscito a capire tutti gli esercizi” oppure “Maestra, scusa se ho
fatto errori di calcolo” … Peter conclude il romanzo chiedendo scusa per gli
errori di ortografia e grammatica. Lo ammetto: ho chiuso il libro e ho sorriso.
Ora voglio assolutamente vedere il film!
Una lettura che consiglio assolutamente ai bambini della scuola primaria, divertente, simpatico e coinvolgente.
Ringrazio la CE per avermi omaggiato della copia cartacea del romanzo.
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