Recensione: Odio quindi amo di Susan Elizabeth Phillips

Autore: Susan Elizabeth Phillips

Titolo: Odio quindi amo

Editore: Leggereditore

Data di pubblicazione: 1 giugno 2017

Pagine: 398

Dopo quindici anni, Sugar Beth Carey sta per tornare a Parrish, Mississippi. Ai tempi del liceo, è stata la ragazza più cool della città, una principessa viziata che si divertiva a spezzare cuori e a rovinare amicizie e reputazioni. Quando rimette piede in città, con diversi mariti alle spalle, pochi soldi e nessun futuro, scopre che le sue vecchie conoscenze la stanno aspettando al varco per una rivincita. Quelle che erano le sue migliori amiche stanno affilando le punte degli eye-liner, Winnie Davis, cui aveva reso la vita un inferno, ora è pronta a sfidarla a colpi di popolarità e Colin Byrne, un insegnante che all'epoca aveva perso il posto di lavoro per colpa sua, è diventato uno scrittore di successo e vive nientemeno che nella vecchia casa di Sugar... Ma anche Sugar Beth è cambiata, la vita è stata meno generosa di quando era ragazza e non è più la biondina viziata di una volta...

Inevitabilmente, quando leggi a breve distanza di tempo due libri dello stesso genere e per di più dello stesso autore, rischi di non goderne a pieno. Mi è successo così con la SEP o meglio con questo secondo romanzo che ho letto della SEP. Perché lo ho letto? Per via di due sfide di lettura che prevedevano questo titolo come obiettivo. Molte mi avevano poi convinta a leggerlo dicendomi che era addirittura migliore di quello che avevo già letto in precedenza. Bene: non è stato così.

Sicuramente si tratta di un bel libro, scritto molto bene e con una bella trama. Anzi, devo ammettere che questa volta la trama era anche migliore di Volare fino alle stelle (qui), ma, ad eccezione della parte iniziale che ho trovato molto coinvolgente, il resto del romanzo mi ha lasciata semplice spettatrice.

Una gran bella storia d’amore, dove le vicende di due coppie si intrecciano ed entrambe avranno il loro modo di risolversi rimanendo comunque allacciate. Anche il quadro generale descritto è ben armonizzato con le “vite” dei protagonisti, tanto che alla fine non è solo la storia di Sugar Beth e Colin a incuriosirti, ma sei in pena per Winnie e per Ryan. Io poi mi sono affezionata a Gigi, una tredicenne niente male che sa già il fatto suo. Molto di più ho apprezzato il legame tra Sugar Beth e Winnie (non svelo oltre perché sarebbe spoiler).

Quello che non ho trovato è però un coinvolgimento emotivo. Ripeto, avendo letto da poco Volare fino alle stelle, pensavo di provare le stesse emozioni, ma a parte la “vendetta” di Colin non sono riuscita a sentire nulla. E anche la risoluzione finale, quella specie di ricatto che Colin attua, mi ha quasi dato fastidio. C’è poi un’altra cosa che mi ha lasciata perplessa: non sapere che fine fa Delilah. Per carità, si capisce che tutto fila liscio, ma avrei voluto vederla anche nelle ultime pagine e invece sparisce completamente.

Tutto questo per dire che è comunque un bel romanzo rosa, di quelli che sanno trasportarti in un mondo romantico e da fiaba, insomma una bella storia se siamo alla ricerca di una lettura ricca di sentimenti.



Commenti

  1. può capitare quando si legge uno stesso autore a distanza di poco tempo, è un peccato

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    1. infatti di solito preferisco far passare qualche tempo prima di leggere altri romanzi dello stesso autore, a meno che non sia una serie che allora viene anche bene leggerla tutta insieme

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