Recensione: The love hypothesis. Il teorema dell'amore di Ali Hazelwood

Autore: Ali Hazelwood

Titolo: The love hypothesis. Il teorema dell'amore

Editore: Sperling & Kupfer

Data di pubblicazione: 21 giugno 2022

Pagine: 326

Dottoranda in Biologia, Olive Smith crede nella scienza, non nell'amore. Non le è mai importato granché di avere una relazione e di sicuro non le importa di Jeremy, un ragazzo con cui è uscita un paio di volte in tutto. Si dà il caso, però, che lui piaccia da morire alla sua amica Anh ed è proprio per convincere quest'ultima che Jeremy appartiene al passato che Olive una sera bacia il primo ragazzo incontrato in laboratorio, fingendo che sia il suo fidanzato. Costui, però, si rivela essere Adam Carlsen, giovanissimo professore sexy, noto per comportarsi sempre da tiranno con tutti. Per questo Olive rimane a bocca aperta quando lui accetta di reggerle il gioco con l'amica, rivelandosi una persona affascinante e gentile. All'improvviso, un appuntamento finto dopo l'altro, il mondo di Olive viene stravolto, tanto che è costretta a mettere il suo cuore sotto un microscopio e ad analizzare i suoi sentimenti per Adam. Riuscirà a comprendere che il teorema dell'amore non segue alcuna dimostrazione?


The love hypothesis è un romanzo rosa, con il trope Fake Relationship ovvero finta relazione. Infatti il romanzo ruota intorno alla finta frequentazione tra Olive, specializzanda in Biologia, e il professor Adam Carlsen. Il finto fidanzamento serve a Olive per una “buona causa”, vuole permettere alla sua migliore amica Anh di frequentare liberamente Jeremy, ma anche Adam ha bisogno di una fidanzata per ottenere il rinnovo dei fondi per le sue ricerche.

 

«Questa storia della finta relazione ha i suoi vantaggi, devo riconoscerlo. Almeno per me». Molti vantaggi. Più di quanto avesse immaginato.

 

Ora, le premesse per un romanzo frizzante e ricco di situazioni equivoche ci sono tutte.

È una bella storia di intrattenimento, che riesce a divertirti e a farti evadere dalla quotidianità, un po’ per le caratteristiche di Olive, un po’ per Adam e un po’ per le situazioni ambigue in cui riescono a trovarsi loro malgrado.

Sicuramente gran parte del successo di questo racconto è merito di Olive. Una ragazza che ha difficoltà a stringere legami affettivi e che ha sempre dedicato tutte le sue forze allo studio e alla ricerca in laboratorio. Una ragazza ingenua per quel che riguarda i “comportamenti” umani. In tutto il suo percorso accademico Olive ha stretto amicizia solo con Anh e Malcolm e queste due saranno proprio le persone sulle quali potrà contare nel momento del bisogno.

Ammetto che leggere l’incontro tra Anh e Olive mi ha fatto tornare in mente il mio primo giorno all’università, quando ho incontrato la ragazza con la quale ho poi frequentato tutti e quattro gli anni. Anh e Olive si sono incontrate in una lezione dove loro erano le uniche due ragazze, Elisabetta e io eravamo le uniche due ragazze in un’aula di studentesse suore!

 

Il giorno in cui Olive aveva incontrato gli occhi contrariati di Anh, era nata un’amicizia che le aveva rivoluzionato la vita.

 

Il professor Adam Carlsen è il burbero benefico, scostante e scorbutico con tutti, ma gentile e premuroso con Olive. Adam è diventato così bisbetico forse per proteggersi dalle delusioni ricevute durante l’infanzia. Probabilmente è anche questo che non gli fa vedere con obiettività quelli che gli stanno intorno; ci vorranno la pazienza di Holden, professore di Farmacologia e amico di lunga data di Adam, e l’amore di Olive per fargli aprire gli occhi.

La storia di per sé non è nulla di originale, ma è molto ben ambientata e anche la caratterizzazione dei personaggi è ben realizzata, tanto da creare una dinamica che funziona e diverte. In tutta la narrazione si alternano scene divertenti e frizzanti a scene molto romantiche.

Pur essendo un libro di intrattenimento, ci presenta il mondo accademico come un luogo fatto di arrivismo e soprattutto un luogo maschile; sono infatti poche le donne nella scienza e spesso Anh parla di valorizzazione delle donne nel mondo delle STEM. Una delle parti che ho preferito è stata proprio quella che mette in luce come nel mondo accademico una donna debba faticare per ottenere credito. Non voglio fare spoiler, quindi non dirò nulla, ma tutta la parte che riguarda l’impegno di Olive per ricevere il meritato plauso per la sua ricerca è molto interessante. Vedere come grandi professori non prendano in considerazione le parole di una studentessa, per quanto valide e provate, fa male.

C’è un unico personaggio che ho odiato, che da subito mi ha dato “fastidio” come se a pelle ci fosse qualcosa che mi suonasse fuori luogo: il professor Tom Benton. Durante la lettura della storia lo trovavo sempre “troppo”: troppo amicone, troppo interessato ai particolari della ricerca di Olive, troppo presente nella vita di Tom…

Il romanzo è davvero delizioso, mi è piaciuto leggerlo. Mi sono divertita. Un espediente letterario molto carino è l’esergo sotto forma di IPOTESI, per poi arrivare all’Epilogo dove l’esergo espone i RISULTATI della ricerca. Alla fine del racconto possiamo formulare una “teoria dell’amore”.

 




Con questa lettura partecipo alla rubrica Ci provo con…, ideata da Chiara (La lettrice sulle nuvole) per uscire dalla nostra comfort zone e leggere autori nuovi. Ho letto questo romanzo perché ero molto curiosa.


Ali Hazelwood
, è una autrice di origini italiane che scrive sotto pseudonimo. Ha vissuto sia in Giappone che in Germania e si è stabilita negli USA per conseguire un dottorato di ricerca in Neuroscienze. I suoi romanzi rosa sono ambientati nel mondo accademico e hanno come punto focale le donne nelle STEM. Il suo romanzo d'esordio, The Love Hypothesis, è stato un vero successo di pubblico. 



Commenti

  1. Non è il mio genere ma sono felice che a te sia piaciuto tanto

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  2. Contenta che ti sia piaciuto ma non credo faccia per me

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  3. Ultimamente questo titolo mi gira intorno e leggo tutte recensione positive come la tua Sarà un segno?

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