Recensione: Mario Lodi. Pratiche di libertà nel paese sbagliato di Alessio Surian, Diego Di Masi, Silvio Boselli


Titolo: Mario Lodi. Pratiche di libertà nel paese sbagliato

Autore: Alessio Surian, Diego Di Masi, Silvio Boselli

Editore: Becco Giallo

Data di uscita: 20 gennaio 2022

Pagine: 176

 

"In una scuola elementare, domandai ai bambini quali erano i loro sogni per il futuro. Ha risposto subito Massimo: 'Diventare miliardario!'. Sogno, condiviso dagli altri bambini, che ci fa riflettere. Oggi è difficile educare, perché il nostro impegno di formare a scuola il cittadino che collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e aiuta gli altri è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da chi possiede i mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel potere, nell'emergere con tutti i mezzi, compresa la violenza. A questa forza perversa noi dobbiamo contrapporre l'educazione dei sentimenti: parlare di amore a chi crede nella violenza, parlare di pace preventiva a chi vuole la guerra. Dobbiamo imparare a fare le cose difficili, come disse Gianni Rodari in una delle sue ultime poesie: 'Parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco, liberare gli schiavi che si credono liberi'." (Mario Lodi). A un anno dalla sua scomparsa, una graphic novel per ricordare e far conoscere a tutti il maestro Mario Lodi.


Non sono un’amante delle biografie, ad eccezione delle graphic novel di BeccoGiallo. Non è la prima opera che leggo di questa CE, ho letto quella relativa a Maria Montessori e anche quella di Socrate e tutte le volte, questa compresa, ne rimango affascinata. Le proposte che la BeccoGiallo fa sono piccole perle.

Da insegnante ho sempre sentito parlare di Mario Lodi, ma io non sono una che segue quello che gli altri dicono, anzi… solitamente mi tengo lontana da quello che va per la maggiore per poi arrivarci con i miei tempi. Però, quando arrivo, ne ho una consapevolezza che forse altri non hanno. Almeno così è successo per la figura di Mario Lodi.

Leggendo questo fumetto, ho avuto modo di conoscere quello che era il pensiero di questo pedagogista e lo ho trovato molto affine alla mia sensibilità. Molte delle idee portate avanti da questo Maestro sono vicine al mio modo di vedere la scuola. Una scuola che deve essere prima di tutto attiva, con al centro l’esperienza dei bambini. Una scuola in cui la valutazione non sia un mero numero, un’etichetta, ma sia il frutto di una attenta e puntuale osservazione e sia la valorizzazione di un percorso e delle competenze che ogni alunno mette a frutto.

Come le altre opere monografiche che ho letto di questa CE, anche in questo caso non ho potuto far altro che apprezzare i disegni che con immediatezza ci permettono di entrare nel mondo della scuola di Mario Lodi, ma soprattutto ho gradito gli articoli a corredo di quest’opera. Infatti, prima del fumetto e a conclusione, ci sono degli scritti che presentano in modo dettagliato e approfondito la pedagogia di Mario Lodi.

 

Ringrazio la CE per avermi omaggiato della copia cartacea del fumetto.

 



Con questa lettura partecipo alla rubrica L’angolo Vintage 2.0, ideata da Chiara (La lettrice sulle nuvole) con lo scopo di leggere un libro dalla nostra “pila della vergogna”, in modo da sfoltirla (sì, siamo delle illuse!). Questo libro stazionava nella libreria (ok, diciamo la verità, accatastato sul tavolo) dal giorno della sua uscita… era lì che pazientemente aspettava e ogni volta dicevo: ti leggo dopo… Finalmente il “dopo” è arrivato e ne sono davvero felice, è stata una bella lettura.



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