Recensione: In amore vince chi rischia di Anna Premoli

Autore: Anna Premoli

Titolo: In amore vince chi rischia

Editore: Newton Compton editori

Data di pubblicazione: 30 maggio 2023

Pagine: 288

Rebecca è un avvocato di successo. Vive a New York, in un piccolo appartamento a Manhattan, rifugio serale dopo giornate di lavoro intenso, quando l’unico desiderio è staccare la spina e rilassarsi. Una persona accanto? Ogni tanto ci pensa, ma non è la sua priorità. E comunque dovrebbe essere come vuole lei: condividere i suoi interessi, avere i suoi stessi obiettivi. Essere simili e intellettualmente complici: questo è, secondo Rebecca, il segreto per un’unione duratura. Anche se gli appuntamenti con probabili anime gemelle si rivelano sistematicamente dei flop, Rebecca non è disposta a cambiare idea né a scendere a compromessi. Ma le sue certezze cominciano a vacillare quando una sera alla porta di casa sua si presenta un pompiere, per prelevarla a forza dopo che lei ha deliberatamente ignorato un allarme antincendio. Diretto, sicuro di sé, bellissimo, Niel è quanto di più distante possa esserci da lei. Eppure quell’incontro così rocambolesco e quelli, fortuiti, che seguono sono destinati a lasciare un segno in entrambi. E se Niel non fa nulla per nascondere l’attrazione che prova per lei, Rebecca vuole solo tenerlo a distanza: perché lui è uno di quegli uomini che non temono di mettere a repentaglio la propria vita per salvare gli altri. E Rebecca non è proprio disposta ad accettarlo… Ma se correre questo rischio aprisse invece le porte a un’inaspettata felicità?


Ci sono autori che scelgo quando voglio andare sul sicuro ovvero quando ho voglia di una lettura che sappia coinvolgermi e divertirmi. La Premoli è una di questi, ma… con questo romanzo ho avuto qualche problema.

In amore vince chi rischia è un romanzo rosa. Rebecca è un avvocato e lavora nell’ambito del diritto patrimoniale, spesso come tutore legale per persone che difficilmente riescono ad amministrare con attenzione il loro patrimonio. E questo mi ha fatto venire in mente un altro libro della Premoli, Tutti i difetti che amo di te. In un certo senso questi due romanzi sono legati, perché Rebecca e Sara sono amiche e lavorano nello stesso studio legale.

Il leitmotiv del romanzo è la paura di Rebecca a buttarsi, a lasciarsi andare…

 

… la vita scorre senza che io trovi mai la forza di parteciparvi in modo attivo.

 

Rebecca ha paura di soffrire, quindi decide di chiudersi nella sua determinazione e nel suo pragmatismo, nella sua capacità di razionalizzare tutto. Certo, non ha calcolato che nella sua vita entri il signor Layne, un vecchietto di quasi novant’anni che sarà il suo “cupido”. È infatti grazie alle azioni un po’ insensate di Karl Layne che Rebecca si troverà a frequentare Neil.

La storia raccontata dalla Premoli è piacevole, non molto originale, ma non banale. Il racconto è ben calibrato e i pochi colpi di scena presenti sono ben inseriti nella cornice narrativa.

Benché avessi voglia di un libro leggero e frizzante, come solitamente questa autrice ne scrive, questa volta sono rimasta un po’ delusa. Mi è piaciuta molto Rebecca, ho adorato il signor Layne e anche Neil ha il suo perché, ma in me non è scattata la scintilla che di solito scatta con questo tipo di romanzi. Sicuramente il motivo è da imputare ai tanti tanti tanti tanti (si è capito che erano tanti?) errori. Non sono solo refusi del tipo lettere sbagliate o parole ripetute, ci sono proprio errori grammaticali. La cosa mi ha infastidito molto, solitamente Anna Premoli non fa così tanti errori, ma in questo caso ho avuto la sensazione che il racconto non abbia avuto una seconda lettura.

Cosa salvo di questo romanzo? Rebecca. I suoi pensieri, i suoi ragionamenti, le sue paure… l’ho sentita molto vera. Poi salvo il signor Layne, che si riduce a fare pazzie solo perché si sente solo e vuole attirare l’attenzione…

 

«…certe volte le persone hanno solo bisogno di compagnia».

 

Concludendo: romanzo godibile a livello di fabula, meno a livello di scrittura. Se si riesce ad andare oltre gli errori, ci si trova davanti ad una storia gradevole. Bello il tema della solitudine quando si diventa vecchi, bella anche l’idea che bisogna saper rischiare per vivere appieno la vita e i sentimenti. Del resto un vecchio adagio popolare recita proprio: “Chi non risica, non rosica”.

Insomma, una Premoli un po’ sotto tono, ma pur sempre una piacevole lettura.

 


Ringrazio la CE per la copia cartacea del romanzo.



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