Recensione: Non proprio scritto nel destino di Meghan Quinn

Autore: Meghan Quinn

Titolo: Non proprio scritto nel destino

Editore: Always Publishing

Data di pubblicazione: 21 giugno 2024

Pagine: 406

Uomini e donne possono essere amici? JP Cane è assolutamente convinto che non sia possibile, soprattutto poi se quest’uomo e questa donna sono anche colleghi di lavoro. E Kelsey Gardner non potrebbe essere più d’accordo: da quando JP Cane – squalo del settore dell’edilizia a Los Angeles – è diventato il suo capo, lui non ha fatto altro che trattarla duramente e tenerla a distanza e in più è un uomo arrogante e irritante. Lei, da inguaribile romantica che crede nel destino e nell’anima gemella, perché mai dovrebbe diventare amica di uno così? Quando un viaggio di lavoro li costringe a condividere una lussuosa suite per due settimane, Kelsey però è costretta a fare i conti con l'antipatia che prova nei confronti del suo capo bellissimo che non fa altro che stuzzicarla e innervosirla. Dal canto suo, c’è un motivo segreto per cui JP non vuole essere amico di Kelsey: dal loro primo incontro, davanti a un ascensore, è rimasto ammaliato da quella ragazza e vorrebbe in tutti i modi abbattere le sue ritrosie e conquistarla, ma è bloccato dai suoi stessi pregiudizi sulle relazioni. Adesso, con un disastroso appuntamento al buio alle spalle e una tensione sempre più alle stelle, JP è determinato a usare queste due settimane per dimostrare a Kelsey che dietro la sua facciata di uomo scostante c’è molto di più. Però Kelsey ha già un’idea ben precisa di come sia l’uomo ideale per lei… riuscirà a vedere davvero JP con occhi diversi?

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Secondo appuntamento con i fratelli Cane e io già spero che ci possa essere il terzo, perché Breaker promette bene... Ora però parliamo di questo volume, iniziando dall’arco temporale. Con questo secondo romanzo partiamo esattamente dal termine del primo, infatti la storia tra Lottie e Huxley continua e arriva al suo lieto fine mentre si sviluppa la narrazione del legame tra Kelsey e JP. Credo di aver commesso un errore leggendo questo subito dopo aver letto il primo, ovvero Non proprio un colpo di fulmine (recensione), perché alcuni atteggiamenti di Lottie mi hanno dato fastidio.

Ora, a parte questo piccolo inconveniente, ho trovato la storia assai carina.

Ho molto apprezzato il fatto che sia dato notevole risalto ai sentimenti di JP. È lui quello più coinvolto, il primo che si rende conto di essersi innamorato e che in tutti i modi vuole che questa storia abbia un lieto fine. Quindi decisamente il mio preferito. In questo caso Meghan Quinn mostra quanto anche gli uomini possano essere insicuri in un rapporto amoroso. JP si fa mille domande, mille paranoie. È combattuto, chiede consiglio e poi commette delle grandi cavolate.

Kelsey non è tra le mie preferite. Mi ha un po’ infastidito questo suo mostrarsi come romantica all’eccesso e poi essere veramente molto trasgressiva, a tratti quasi eccessivamente disinibita. Di lei mi piace il fatto che abbia un bellissimo rapporto con la sorella, come bellissimo è il legame tra i fratelli Cane.

Altro aspetto interessante è la scelta della coabitazione forzata. Mi è piaciuto come si sia arrivati a questa trovata, sembra quasi che tutti i fratelli, ovvero Huxley, Lottie e Breaker, si siano coalizzati e trasformati in una sorta di “Cupido” proprio per portare i due protagonisti a riconoscere la loro reciproca attrazione. E quindi è ben inserita la dinamica relazionale dell’odio che diventa amore. JP è fantastico quando continua a trattarla male per fare in modo che lei non si accorga di quanto è davvero coinvolto. Le battute ironiche, le frecciatine, le prese in giro sono veramente bene inserite in tutta la narrazione. Il tutto è accentuato dal fatto che il loro amore nasce e si sviluppa all’interno di un rapporto di lavoro. Tanto Kelsey quanto JP vogliono essere professionali, sanno quanto il loro connubio lavorativo possa essere in pericolo se qualcosa andasse fuori controllo.

Come nel precedente romanzo, anche qui c’è una buona dose di spicy. Devo dire che il primo bacio ce lo fa sospirare, perché arriva al 71% del racconto (sì, l’ho segnato), però poi, ragazzi, si ha bisogno di docce fredde!!! E forse anche qui ho sbagliato a leggerlo immediatamente dopo il primo. Mi spiego meglio. Io non amo le scene particolarmente esplicite, nel primo romanzo ce ne sono tante, anche in questo secondo ce ne sono e qui io ho accusato il colpo. Mi è piaciuto il gioco di seduzione, il fatto che entrambi siano molto sensuali, ma forse per quello che è il mio modo di vivere questo aspetto avrei dovuto mettere un lasso di tempo maggiore fra le due letture.

Ultimo punto a favore: la copertina! Ho un debole per le copertine disegnate, ma quelle scelte dalla CE per questa serie sono qualcosa di meraviglioso. Vederle poi vicine mi piace da morire.

Tutto questo per dire che Non proprio scritto nel destino è veramente molto carino, scritto molto bene e scivola via piacevolmente. Termini la lettura soddisfatta di aver conosciuto questa storia. Ci sono poi tanti riferimenti a film romantici che io adoro e qualcuno che non ho mai visto e che sicuramente recupererò a breve. Se amate le storie molto romantiche e con una buona dose di erotismo, questo è il libro che fa per voi!

 


Ringrazio la CE per avermi omaggiata della copia cartacea.

 

La serie Cane Brothers è così composta:

1) Non proprio un colpo di fulmine

2) Non proprio scritto nel destino



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