Recensione: Non proprio un colpo di fulmine di Meghan Quinn
Autore: Meghan Quinn
Titolo: Non proprio un colpo di fulmine
Editore: Always Publishing
Data di pubblicazione: 22 novembre 2022
Pagine: 349
Tutte le coppie hanno una dolce storia romantica da raccontare sul momento in cui Cupido ha trafitto i loro cuori con la sua freccia… tutti, ma non Lottie e Huxley. Loro due si scontrano, letteralmente, nelle strade di Beverly Hills, lei disperata e lui furioso. Finiscono a sfogarsi sui loro guai in un bar e tra i due non nasce un colpo di fulmine… bensì un accordo: Huxley, agente immobiliare di grido di LA, propone a Lottie di essere la sua Vivian, come in Pretty Woman. Lui farà una buona impressione sui clienti come fidanzato amorevole e lei risolverà i suoi problemi economici, oltre a rimediare un perfetto futuro marito da presentare alla sua acerrima nemica del liceo, che tra l’altro l’ha appena licenziata. Nonostante l’inizio burrascoso, non è detto che Cupido rinunci a mirare ai loro cuori!
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Avevo preso questo libro subito dopo l’uscita, ma, come spesso accade, è rimasto sugli scaffali della mia libreria fino a poco tempo fa. Complice il fatto che è appena uscito il secondo volume della serie Cane brothers, Non proprio scritto nel destino, ho finalmente deciso di leggere il primo libro. La caratteristica di questa serie è che è composta da romanzi autoconclusivi, con protagonisti i fratelli Cane. Non proprio un colpo di fulmine ha come protagonista il fratello maggiore, Huxley Cane.
Cercherò di parlare di questo romanzo utilizzando i trope che lo descrivono.
#Billionaire
Huxley è un miliardario, con tanto di jet
privato per andare ovunque abbia voglia, così senza alcun pensiero, che sia un
concerto o semplicemente per mangiare nel suo locale preferito in una città a chilometri
e chilometri di distanza.
Huxley però è diventato ricco con il duro
lavoro, un lavoro che lo ha reso inflessibile e ancor più determinato di quanto
già non fosse. Farebbe di tutto per concludere un affare, anche inventarsi una
fidanzata incinta!
Ed ecco qui il secondo trope:
#FakeRelationship
ma
anche #DealRomance
Huxley ha dichiarato di essere fidanzato e
che la sua fidanzata è incinta, guarda caso esattamente con Dave, l’uomo con il
quale deve chiudere un affare. Per caso si imbatte in Lottie, una ragazza
disperata, con un debito studentesco da rifondere e che si trova disoccupata.
Huxley e Lottie decidono di stringere un accordo che risulti favorevole per
entrambi. Detto così sembrerebbe funzionare tutto liscio, ma, come in ogni buon
romanzo, ci vuole una dinamica che tenga viva l’attenzione. E infatti questo racconto
è un #HateToLove. Lottie e Huxley
sono molto diversi, infatti Lottie ha bisogno di essere coinvolta, mentre
Huxley vorrebbe lasciare tutto sul piano degli affari:
«Ricorda, questa non è altro che una
transazione commerciale. Prima inizi a vederla in questo modo, più facile sarà
mettere da parte le proprie emozioni.»
La diversità di vedute li porta a
battibeccare, ma anche a conoscersi meglio e ad interagire con sempre più
spontaneità. In alcuni passi questo romanzo ricorda molto Pretty Woman, specie per
quello che riguarda l’accordo e il modo in cui è iniziata la loro relazione più
intima. Come nel film, importante è il ruolo del bacio.
E se ho imparato qualcosa da quel film,
è che baciare ha un grande significato. Ha un peso. Baciare ti lega a un
livello intimo…
#ForcedProximity
Per rendere più vera la finta relazione, Huxley “propone” (per non dire obbliga) Lottie a trasferirsi da lui. Questa loro vicinanza forzata è forse la parte più bella, poiché vedi il loro rapporto cambiare ogni volta che interagiscono. Si nota come inizino a conoscersi, a sciogliersi e come quell’odio iniziale, quella freddezza, diventi fuoco e sentimento forte.
Un altro aspetto divertente in questo romanzo è dato dai vari incontri a quattro con Dave ed Ellie. Lì ci sono scene davvero da ridere. Perché, se le scene in cui ci sono Huxley e Lottie sono davvero “calde”, quelle in cui interagiscono con Dave ed Ellie sono esilaranti.
Bellissimo è anche il rapporto tra fratelli, mi è piaciuto sia come Huxley interagisce con JP e Breaker, sia come Lottie dialoga e si confronta con la sorella Kelsey.
Il romanzo è veramente carino, scritto in modo scorrevole e frizzante. Le scene hot sono veramente molto calde, oltre ad essere esplicite, ma, benché io non ami le scene troppo spinte, posso dire che non le ho trovate volgari. Anzi, ammetto che mi sono piaciute. Inoltre Meghan Quinn, autrice che non avevo mai letto e che è stata una piacevole scoperta, ha saputo coinvolgermi. Il tutto enfatizzato dal fatto che la storia è scritta in prima persona con il pov alternato. Unico neo: i capitoli troppo lunghi. Soffro molto quando i capitoli superano le dieci pagine, perché non amo interrompere la lettura a metà, specie in romanzi così ben scritti che ti sanno catturare e portare in un’altra dimensione! Sì, mentre leggevo la storia di Huxley e Lottie ero completamente rapita, tanto da estraniarmi dalla realtà, tanto che il marito doveva avvicinarsi e chiedermi: “Ma mi stai ascoltando?” e puntualmente doveva ripetermi cosa mi aveva detto.
Altra cosa che ho apprezzato è stata la
copertina. Bellissima! Va bene, è vero: amo le cover disegnate. Ma questa,
oltre ad essere disegnata benissimo, è curata in ogni particolare, persino nei
risguardi dove continua il tema dominante della copertina, ovvero cuori e
angioletti, tema che ritroviamo all’inizio di ogni capitolo.
Assolutamente consigliato a chi sta cercando
un bel romanzo d’amore, specie se avete amato il film Pretty Woman.
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