Più Libri Più Liberi 2024 - Domenica 8 dicembre 2024

 


Più Libri Più Liberi è terminato. Oggi sono stata tutto il girono in fiera e ho seguito tutti gli eventi che mi ero prefissata di seguire; chi mi conosce sa che io studio sempre con attenzione il programma fin dal primo giorno che viene pubblicato, segno gli eventi e mi organizzo un piano per seguire tutto… piano che puntualmente salta. Oggi non è saltato!

Non è mancato il giro tra gli stand e l’acquisto di nuovi libri, ma soprattutto non sono mancate le chiacchiere con Azzurra.

Sono passata alla Always Publishing per incontrare Lea Landucci e soprattutto Naike Ror (adoro questa donna!), che mi ha firmato i libri e visto che c’ero ho preso qualche altro libro.

Ho seguito tre eventi, diversissimi tra loro, ma tutti molto interessanti.

Ho aperto la giornata con una bellissima lezione di storia antica. Ho invatti seguito la presentazione del libro di Laura Pepe, Sparta.

Autore: Laura Pepe

Titolo: Sparta

Casa Editrice: Laterza

Data di pubblicazione: 15 ottobre 2024

Pagine: 256

Che cosa sappiamo di Sparta? Città guerriera, popolata di eroi programmati per combattere a difesa della patria senza temere la morte. Società dove il singolo non conta di fronte alla comunità. Sparta è la pólis severa che senza pietà elimina i bambini imperfetti e sottopone i superstiti a un addestramento durissimo. Soprattutto, Sparta è l’antitesi di Atene: se questa è la culla della democrazia, della filosofia, della poesia, della libertà, Sparta è la roccaforte dell’oligarchia, città senza cultura, austera ed essenziale. Ma è davvero così? Questo libro prova ad andare oltre lo stereotipo. Scopriremo che la vulgata sulla soppressione dei bambini è probabilmente un falso; che l’educazione spartana non era poi così diversa dall’educazione impartita ai ragazzi nelle altre città di Grecia; che vivere a Sparta non significava votarsi solo alla guerra e all’addestramento militare; che in città si apprezzavano motti di spirito, musica, feste; che le donne avevano più libertà e più diritti rispetto alle altre donne greche. Insomma, scopriremo perché la città «amabile» e «divina» – per citare Omero – ha lasciato segni indelebili nella storia e nella cultura del mondo greco.

 


Partendo dal mito dei bambini gettati dal monte Taigeto, Pepe ha demolito tutte le mie conoscenze del mondo di Sparta. Non mi dilungo nel raccontare questa presentazione, ma vi dico che sono uscita dalla sala soddisfatta ci averla seguita.

 

Ho seguito poi un intervento molto interessante sull’intelligenza artificiale. Tema molto attuale e che mi incuriosisce tanto. Gli autori Paolo Benati e Sebastiano Maffettone, hanno parlato dell’importanza del conoscere come funziona una macchina, del cosa c’è oltre. È stato un dialogo sull’etica delle nuove tecnologie, passando per l’epistemologia. Un incontro che credevo essere più tecnico e che invece si è rivelato più filosofico. Mi è piaciuta molto la conclusione del professor Benati: “L’importanza dell’Etica nasce dal fatto che le macchine non pensano. Alle macchine manca la scintilla, hanno bisogno dell’intervento dell’uomo per funzionare.” Questo incontro ha preso l’avvio dal libro scritto dai due autori: Noi e la macchina. Un’etica per l’era digitale.


Autore: Paolo Benanti e Sebastiano Maffettone

Titolo: Noi e la macchina. Un'etica per l'era digitale

Casa Editrice: Luiss University Press

Data di pubblicazione: 27 settembre 2024

Pagine: 188

Viviamo una condizione digitale popolata da macchine pensanti, dove l'intelligenza artificiale e le nuove tecnologie elaborano fatti e idee ridefinendo i confini della nostra esistenza. Trasformare i problemi dell'umanità in numeri ed equazioni, però, non equivale a risolverli, e delegare le decisioni a computer e algoritmi - che sempre più tendiamo a percepire come creature superiori - rischia di macchinizzare la nostra specie svilendone le più preziose peculiarità e le strutture valoriali. In questa ottica, Noi e la macchina intende porre le basi per un processo collettivo di formazione, un luogo di pensiero e una struttura di dialogo per far rifiorire l'umano nella stagione di quella che sembra essere una machina sapiens che compete con noi e sembra destinata a surclassarci. Benanti e Maffettone ci guidano in un viaggio che parte dalla consapevolezza delle sfide e delle opportunità offerte dal digitale, analizzando criticamente l'impatto delle tecnologie sulla sfera pubblica e sul benessere collettivo. Gli autori arrivano a delineare un concetto rivoluzionario, la "sostenibilità D", proponendo una nuova etica capace di armonizzare progresso tecnologico ed equità sociale, ponendo l'individuo al centro di un modello di sviluppo sostenibile che non lascia indietro nessuno. Attraverso un'architettura di sistema attenta al design e alla resilienza, il libro offre soluzioni concrete per un futuro in cui la tecnologia.

 


L’ultimo appuntamento era qualcosa a cui tenevo molto: un discorso sulla valutazione a scuola. Il professor Cristiano Corsini ha dialogato con Gaja Lombardi Cenciarelli della tirannia dei voti.

Autore: Cristiano Corsini

Titolo: La valutazione che educa. Liberare insegnamento e apprendimento dalla tirannia del voto

Casa Editrice: FrancoAngeli

Data di pubblicazione: 11 maggio 2023

Pagine: 132

 

La valutazione è solo una procedura a valle della didattica o è un processo utile a migliorare l’insegnamento e l’apprendimento? Rispondere a questa domanda richiede di mettere a fuoco la funzione che attribuiamo ai processi valutativi. La confusione imperante su come e cosa valutare è infatti legata alla scarsa chiarezza sul perché valutiamo. Come e più di altre prassi, la valutazione rivela la funzione che chi insegna a scuola o in università attribuisce al proprio mandato. Possiamo educare per asservire o per liberare: di conseguenza, valutiamo per riprodurre o per trasformare. Le pratiche concrete di valutazione troppo spesso non vengono percepite come scelte coerenti con lo scopo attribuito all’insegnamento nemmeno dagli stessi docenti che le attuano, ma rimangono impensate, sommerse dal quotidiano ossequio all’abitudine dell’“abbiamo sempre fatto così”. Eppure, si tratta di scelte fondamentali, dato che orientano in maniera decisiva gli apprendimenti e gli atteggiamenti di studentesse e studenti. Muovendo dunque dalla funzione attribuita alla valutazione, l’autore passa in rassegna gli errori da evitare e presenta approcci, metodi, attività e strumenti utili ai fini della formulazione di riscontri valutativi validi, rigorosi e trasformativi. Questo libro è rivolto a insegnanti, dirigenti, studentesse, studenti, famiglie e, in generale, a chiunque abbia a che fare con la valutazione in ambito educativo.

 


E così siamo arrivati alla conclusione di questi cinque giorni di fiera e io sto già aspettando il prossimo anno.



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