Segnalazione: Magnifica preda di Marianna Vidal
Titolo:
Magnifica preda
Autrice:
MARIANNA VIDAL
Editore:
SELF (VIDAL ROMANCE)
Genere:
CONTEMPORANEO
Prezzo:
€ 0,99.
Data
pubblicazione: 14/09/2019
Protagonisti:
Micheal e Audrey
Pagine:
591
Serie:
Collana Britannici vol. 1
Link di acquisto: https://www.amazon.it/dp/B07X32HTXH/
Pagina autrice: https://www.facebook.com/MariannaVidalAutrice/
Blog autrice: https://mariannavidalstorie.blogspot.com/
Trama/Sinossi
ROMANZO AUTOCONCLUSIVO
È lui la preda più ambita nel mondo dello show business: bello, ricco e famoso. Micheal Turner si concede di rado e solo per parlare dei suoi film.
I giornalisti lo cercano, le donne farebbero
follie per lui, ma Audrey Sanni non ha la più pallida idea di chi sia. Così,
quando il padre le chiede di precederlo nella villa di Turner, accetta solo per
compiacere il genitore, con cui ha un rapporto conflittuale. Ignora che da anni
il suo destino è già stato deciso e che Micheal Turner è la chiave di tutto.
Una storia d'amore emozionante che si snoda
tra l'Italia, l'Inghilterra e il Canada; una giovane fragile ed insicura alla
ricerca di un amore tutto suo; una promessa che supera il tempo e le
generazioni e un uomo, che tutte desiderano, perso dietro all'unica donna che
sembra sfuggirgli.
Questi sono gli elementi salienti del nuovo
appassionante romanzo di Marianna Vidal.
Biografia autore
Marianna Vidal è una
sognatrice, romantica e divoratrice di storie, che scrive da quando era una
ragazzina, e solo dopo molti anni ha trovato il coraggio di mettersi in gioco
con la narrativa.
Quando non scrive si
dedica alla sua famiglia, che include un cane e tre gatti. Adora gli animali
domestici e non potrebbe vivere senza di loro.
Vive a Ischia, un'isola
nel Golfo di Napoli e a volte la usa come ambientazione per i suoi romanzi.
Adora il colore rosa, le
rose e il mare.
Nell'infanzia si è cibata
di cartoni animati tipo Lady Oscar, Kiss me Licia, Mila e Shiro, Georgie e
Candy Candy. Adora Terence, ma anche Mirko.
Non ha mai smesso di
sognare e dai cartoni è passata agli sceneggiati televisivi e ai film. Ha un
debole per le telenovelas che guardava con il suo papà, ma anche per le storie
in costume, a cui deve la sua laurea in storia. Non si è ancora cimentata in un
romanzo d’epoca, ma ci sta pensando seriamente.
Se desiderate conoscerla,
cercatela nelle pagine dei suoi libri.
Ha
lavorato spesso per il web ed è autrice di saggi e di articoli. L’altra faccia della luna è il suo nono romanzo, l’ottavo volume
della collana Latinos.
Alcuni
estratti tratti da “Magnifica preda”:
«Qual è il problema?», gli
chiese con un sorrisetto ironico. «Sei invidioso di ciò che non puoi avere?».
Si portò le mani ai fianchi,
in tono di sfida, ma l’espressione divertita sul volto di lui, smorzò in parte
la sua audacia.
«Ti assicuro che, se solo lo
volessi, saresti già a gambe all’aria».
«Non sono innamorato di te»,
le assicurò, rimangiandosi le mille incertezze sui suoi sentimenti. «Ma potrei
essere un buon marito e anche un padre per i nostri figli».
«Sei la mia rovina», le
disse sollevando lo sguardo su di lei e per la prima volta, quella sera le
sorrise.
«Tu, invece, sei la mia
delizia», gli assicurò, approfittando della sua distrazione per afferrargli il
volto tra le mani, riprendendo a baciarlo con trasporto.
«Questa notte sei solo mio»,
lo baciò e lui fu ben lieto di risponderle.
«Sono sempre tuo, anche quando
mi trovo all’altro capo del mondo».
«Ti voglio», riconobbe,
sostenendo il suo sguardo. «Ti ho voluta dalla prima volta che ti ho visto ed è
stata questa la mia rovina», riconobbe, socchiudendo leggermente le palpebre.
«Non mi ero mai innamorato prima, almeno non in quel modo, e non credevo certo
ai colpi di fulmine, ma quello che è successo la sera che ci siamo incontrati è
molto simile a quello che raccontano nei film». Serrò la mascella, con lo
sguardo fermo nel suo, attento a mantenere la distanza. «Mi sono bastati pochi
giorni per rendermi conto che ero geloso anche dell’aria che respiravi e così
ti ho chiesto di sposarmi, sperando di legarti in qualche modo a me. Hai posto
delle condizioni assurde ed io le accettate. Speravo che quell’infatuazione che
vedevo nei tuoi occhi si trasformasse in qualcosa di più solido, invece…». Si
passò stancamente una mano sul viso.
«Non cadrò nuovamente nella tua trappola», le assicurò, schivandola e
marciando verso la porta.
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