Blog Tour: Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes – 5 motivi per leggerlo


Questo post appartiene al Blog Tour che ha come argomento il libro “drago” di Sherlock Holmes edito da Mondadori. Prima di entrare nel vivo del mio approfondimento, volevo ringraziare la CE per la copia digitale e Marianna (Aspasso coi libri) per avermi coinvolta in questa avventura.

Autore: Autori Vari

Titolo: Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 27 ottobre 2020

Pagine: 982

Il più grande investigatore di tutti i tempi vide la luce dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle nel 1887 ed è stato protagonista di quattro romanzi e oltre 50 racconti, che non sono bastati a narrarne tutte le vicende. Quella lacuna viene colmata da altri scrittori, tutti di grande calibro, che si sono cimentati con il personaggio da cui è nata la letteratura poliziesca. Da Neil Gaiman a Stephen King, passando per Anne Perry, Anthony Burgess e molti altri, sono in tanti ad aver voluto regalare nuove vite all'investigatore di Baker Street. I loro racconti sono riuniti in questo volume.

 


Tappa 8 - Cinque motivi per leggerlo

Quando mi è stato chiesto di partecipare a questo evento, non ho avuto dubbi né tentennamenti, ho accettato perché avevo i miei “buoni motivi” e spero che anche voi li condividiate…

 


1) Amo i gialli… Banale, direte voi… ma vi faccio una domanda semplice. Quando vi capita qualcosa che abbia una risposta evidente, non ve ne uscite anche voi con la frase: “Elementare, Watson!”? Quando ho iniziato a leggere gialli, ho cominciato con Ellery Queen, ma subito dopo mi sono tuffata nel mondo di Sherlock creato dalla penna di Conan Doyle. Mi era stato consigliato da una mia amica che aveva sempre nella borsa uno dei romanzi che raccontavano le avventure di Sherlock. Presumo che la mia amica conoscesse a memoria i libri, erano talmente tanto consumati che la mia curiosità era sapere come mai non perdesse pagine… e, da quella curiosità sciocca, mi sono avvicinata al più grande Detective di questo mondo, certo un po’ eccentrico e a volte sopra le righe, ma geniale!

2) Volevo conoscere meglio il personaggio. Come ho scritto sopra, ero curiosa, perché Sherlock Holmes è un tipo molto particolare. Cosa mi piace di lui? Il fatto che sia logico e deduttivo, che risolva i casi con una analisi attenta degli indizi. Certo, caratterialmente possiamo anche trovare dei difetti a quest’uomo geniale. Sicuramente è anaffettivo. Non ispira empatia, solo Watson riesce ad avere con lui un rapporto quasi “normale”. Non mi piace il suo ricorrere a droghe varie per uscire dai propri momenti di depressione. A volte non amo il suo “sapere tutto”. Insomma, è capace di citare la Bibbia o i grandi della letteratura al momento opportuno, sa praticamente tutto di Chimica e Anatomia, conosce praticamente tutti i criminali di Londra… Insomma, leggere i racconti contenuti in questo Drago dovrebbe aiutarmi a capirlo meglio e magari iniziare ad amarlo di più.

3) Volevo leggere una raccolta di tutti i racconti su Sherlock. Come avviene per quei personaggi che ormai fanno parte della nostra cultura e tradizione, Sherlock ha ispirato tanti autori letterari e cinematografici. Molti sono partiti dal personaggio creato da Arthur Conan Doyle nel 1887, ma lo hanno arricchito (a volte anche stravolto…). Ci sono tante serie televisive o pellicole cinematografiche con Sherlock Holmes, come anche tanti altri racconti di autori vari. Questo Drago ha l’intento di raccoglierli, come spiega mirabilmente Otto Penzler nella sua introduzione.


Oltre che nelle magnifiche storie delle sue avventure scritte dall’amico, coinquilino e biografo, il dottor John H. Watson (coadiuvato dal suo agente letterario, sir Arthur Conan Doyle), Holmes compare a teatro, in televisione, alla radio e in innumerevoli film. Su di lui sono stati scritti più di venticinquemila romanzi, racconti e articoli, usciti dalla penna di autori famosi, scrittori dilettanti e saggisti.

Questa è la più voluminosa selezione di parodie e di pastiche su Sherlock Holmes mai raccolta in un’antologia. Vi si trovano racconti che ripropongono con la massima serietà il canone holmesiano scritti da importanti figure letterarie, storie altrettanto valide dovute a sherlockiani meno prestigiosi, e infine un certo numero di parodie davvero terribili, aggiunte in questa sede più per l’interesse storico che per il piacere della lettura.

 

Sicuramente non sarà completa al 100%, ma ci si avvicina molto!

Questi sono i miei personali motivi che mi hanno portato ad aderire all’iniziativa. Durante la lettura però ne ho aggiunti altri due, più generali.

4) Leggere questa raccolta veramente enorme, quasi mille pagine, può spaventare. Non è così! La lettura non è "pesante" per tanti motivi. Ogni racconto è fine a se stesso, si collega agli altri ma è conclusivo. Al termine della lettura del brano in questione, sei soddisfatto perché hai potuto “chiudere il caso”. Puoi scegliere tu l’ordine in cui leggere i racconti, essendo appunto tutti diversi, tutti di autori diversi. Non sei obbligato a leggere il racconto successivo, ma puoi andare a “istinto”. Non sei obbligato a leggerlo in un tempo prestabilito, lo puoi centellinare, puoi interrompere la lettura e magari inframezzarla con altre letture di genere diverso (ok, questo è un mio problema… io non riesco a leggere più libri insieme, cosa che invece ho potuto fare con questo compendio. Leggevo un paio di racconti e poi leggevo un altro romanzo, per poi tornare a Sherlock).  

5) È bello da vedere in libreria! Anche il valore estetico ha il suo peso. Mi sono innamorata della cover e del resto tutte le opere della collana Draghi della Mondadori sono bellissime da vedere. Anche mio figlio ne è rimasto innamorato, infatti ogni tanto lo prende e lo sfoglia per il solo gusto di guardarlo. In questo caso è importante anche come è organizzata l’intera raccolta. Il curatore ha fatto un bellissimo lavoro di organizzazione, nonché di scelta dei racconti da inserire. Nell’indice è bene evidente l’organizzazione e la categorizzazione. Inoltre anche il carattere tipografico utilizzato, benché molto piccolo, non è di difficile lettura, anzi… E poi è bella anche la grafica dei diversi titoli. Insomma assolve bene al compito “anche l’occhio vuole la sua parte”!

Conclusione: Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes edito Mondadori è un'opera pregiata, ben organizzata, completa che non può assolutamente mancare nella libreria di un amante dei gialli e di un estimatore di Sherlock Holmes!



Prima di lasciarvi, vi ricordo di passare da tutti i blog che mi stanno facendo compagnia in questa avventura.



Commenti

Posta un commento