Ci provo con #7: Il giovane Achille di Alessandro Ricci


Questo mese, per la rubrica Ci provo con…, ho deciso di parlarvi di un romanzo per ragazzi edito da una associazione culturale che è molto attenta ai giovani.

Ho scelto questo racconto perché mi ha incuriosito già a partire dal titolo. Non conoscevo questo autore, ma le proposte editoriali di NPS, ovvero Nati per scrivere, mi hanno sempre piacevolmente sorpreso.

Intanto vi presento l’autore, Alessandro Ricci, e l’illustratrice, Stefania Franchi.

foto tratta dal sito https://www.natiperscrivere.it/
Alessandro Ricci vive in Garfagnana e inventa favole da quando è piccolo. È nato il 15 dicembre 1981. Quando parla di sé, riferisce di essere stato uno studente pigro e indolente, ma un lettore appassionato, soprattutto di autori come Dahl e Rodari. Sono proprio questi due autori la sua fonte di ispirazione e coloro che lo hanno motivato a raccontare.

Ha pubblicato il romanzo Il fabbricante di suoni (Arpeggio Libero Edizioni) e ha partecipato con i suoi racconti ai volumi 2 e 3 di Bestie d’Italia (NPS Edizioni).

«Mi sento vicino al linguaggio dei bambini, sono molto legato all’idea di fantasia che si trova nelle favole e nelle fiabe. Una fantasia semplice, non ancora corrotta dalla visione dei grandi, forse più sincera» dichiara l’autore. «Mi affascina la possibilità di poter immaginare una storia senza i vincoli e le zavorre che comporta il pensiero adulto, è più facile essere rapiti dalla magia quando non ci si pongono troppe domande».

Stefania Franchi è nata il 23 dicembre 1985. Ama la musica, il cinema, la letteratura fantastica e il disegno, la sua più grande passione. Il suo interesse per l’arte visiva ha avuto parecchie sfaccettature: dalla realizzazione di quadri e lavori artigianali a caricature e disegni per partecipazioni matrimoniali, fino alle illustrazioni per libri.

Autore: Alessandro Ricci

Illustratrice: Stefania Franchi

Titolo: Il giovane Achille

Editore: Nati per Scrivere

Data di pubblicazione: 22 agosto 2020

Pagine: 222

A tredici anni, Alessio non sopporta nessuno. Né i suoi compagni, sempre pronti a sparlargli alle spalle, né suo padre, da cui si è allontanato dopo la morte della moglie. Ma soprattutto odia se stesso. Colpa del suo tallone d'Achille, una malformazione fisica che lo costringe a camminare zoppicando, attirando risatine e commenti, che alimentano la rabbia che si porta dentro. Un giorno, la fiamma dell'ira esplode, costringendo il padre a inviarlo a un campo estivo, sperando di favorire così la sua socialità. Ma al Campeggio Sorriso Alessio non imparerà solo regole e disciplina. Tra sortite notturne, giochi a Palla Mortale e misteri sotterranei, conoscerà il valore dell'amicizia e l'importanza di vivere ogni giorno a pieno.

Questo mese ero in modalità letture per ragazzi e ne sono veramente soddisfatta, perché ho potuto leggere delle belle storie. In questo caso mi sono trovata in un’avventura per ragazzi che è anche una fiaba.

L’autore, attraverso le peripezie di un gruppo di ragazzini problematici, ci racconta di quanto sia importante avere fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Il protagonista è Alessio, un ragazzo con tante difficoltà: è orfano di madre e ha una lieve disabilità dovuta a una malformazione al calcagno… è per quello che ci ricorda il nostro Achille. Alessio ha però un grande problema di gestione della rabbia e il papà non riesce ad aiutarlo, non riesce ad avere un rapporto onesto ed equilibrato con il figlio. Dopo l’ennesima esplosione della rabbia di Alessio, il padre Paolo decide di fargli passare un mese estivo presso un campeggio, con l’intento di farlo passare come una sorta di punizione. Anche Alessio vede questo periodo estivo come qualcosa di brutto e non è contento di trascorrere le sue vacanze in questo campeggio dall’aspetto fatiscente, che non prelude a niente di buono.

Con il passare dei giorni e il crescere del legame con i suoi compagni di camerata, Alessio dovrà ricredersi. In questo luogo, infatti, egli riesce a trovare amici veri che non lo fanno sentire diverso a causa della sua malformazione, amici che, con un gesto gentile, lo aiuteranno a controllare la rabbia e che gli faranno capire che saper gestire la rabbia vuol dire anche diventare forti e maturi. Importanti sono infatti le parole di Cirone, il tutor della camerata di Alessio:

 

«Credo solo che lasciarsi guidare dalla rabbia non risolva i problemi. Serve solo a rovinare i rapporti e a guastarsi il fegato. Urli, sbraiti e alla fine cosa hai ottenuto? Hai risolto il problema?»

 

Non avevo mai letto nulla di questo autore e, pur avendo scelto di leggere questo romanzo solamente perché attirata dal titolo, mi sono trovata di fronte a una favola ben costruita, ben congegnata, corretta e ricca di bei sentimenti. In questa storia troviamo l’avventura e il senso di amicizia, la capacità di volersi migliorare, la sensazione di riconoscere i propri limiti: è un messaggio positivo rivolto ai bambini.

Mi è piaciuto molto il fatto che il narratore esterno alla storia racconti ciò che avviene in maniera coinvolgente, cercando anche di far entrare lo spettatore-lettore all’interno della storia, come, per esempio, quando sottolinea un’azione dicendo che c’è bisogno di una colonna sonora appropriata e spingendo il lettore a scegliere la propria colonna sonora di accompagnamento. Il linguaggio è appropriato all’età del lettore, Alessio è un bambino di 12 anni e possiamo dire che questa è una lettura per quella fascia di età (tra i 10 e i 13 anni). Una lettura arricchita dai molti riferimenti alla mitologia greca.

Un'altra menzione la meritano le illustrazioni di Stefania Franchi. Sono un prezioso corredo che ci fa partecipi di tutta l’avventura.

Il mio Ci provo con  di questo mese ha un bilancio positivo, mi sono riproposta infatti di continuare a leggere le storie di Alessandro Ricci.

È un racconto che consiglio ai ragazzi che hanno voglia di avventura e cercano nuovi amici.


Vi rimando al prossimo appuntamento con la rubrica Ci provo con… e vi ricordo che insieme a me partecipano anche altri blog a questo appuntamento mensile, quindi ricordatevi di passare anche da loro per scoprire le diverse proposte.




Commenti

  1. Ma che bel libro!!!! Amo molto i libri per ragazzi e questo ha tutte le caratteristiche che piacciono a me

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  2. Ho iniziato a leggere libri per ragazzi da quest'anno grazie ai gruppi di lettura e devo dire che sono spesso sorprendenti, come sembra esserlo questo. Grazie per la bella recensione.

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    1. I libri per ragazzi sono sempre stati una mia passione, quest'anno ho iniziato a leggerne di più e sono molto soddisfatta della mia scelta

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  3. Un libro per ragazzi adattissimo alle mie letture.

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  4. Grazie per questa bella recensione e aver letto il nostro piccolo romanzo.
    Sono onorato dalle belle parole che ci hai dedicato e felice che il giovane Achille ti sia piaciuto.
    Un abbraccio
    Ale

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