Recensione #93: Film pop anni '80 di Matteo Marino e Simone Stefanini
Autore: Matteo Marino e Simone Stefanini
Titolo: Film pop anni ’80
Editore: Becco Giallo
Data di pubblicazione: 19 novembre 2020
Pagine: 416
I film pop degli anni '80
sono legati ai ricordi, a una stagione irripetibile della vita. Ma quei film
con i quali siamo cresciuti non hanno a che fare solo con la nostalgia: hanno
colonizzato l'immaginario contemporaneo. Matteo Marino e Simone Stefanini prendono
in esame 28 film pop + 1 e, alla guida della DeLorean, tornano bambini, in
sala, coi popcorn in mano. Ma si mettono anche nei panni di chi vede quei
classici con gli occhi di oggi, magari per la prima volta o all'ennesimo
rewatch. Storia, tecnica, musica, icone, location, ma soprattutto cuore, in un
libro che è come una commedia che alla fine ti fa commuovere. Una guida
schietta ai film che ci hanno cambiato la vita e che ci hanno salvato, ancora
una volta, quando stavamo chiusi in casa. Basta chiacchiere: è tempo di
raggiungere le 88 miglia orarie!
Mitico!!!
Appena ho aperto il
pacco (arrivato inaspettato), è cominciata a casa una lotta. “Quel libro è
mio!” ha esordito mio marito.
“Ma è una figata!” la
constatazione di figlio#2.
“No, è mio! Ci sono
tutti i miei film preferiti…” il mio tentativo di riavere il libro tra le mani…
“Ma che scherzi? Ci sono tutti i capolavori qui dentro!” la chiosa del marito.
Morale: stiamo ancora discutendo su chi avrà l’onore di tenere il libro, ma abbiamo subito iniziato a rivedere i film.
La prima proiezione che abbiamo mandato in onda è stata Venerdì 13 … e Kevin Bacon. Arrivando a un mito (a mio insindacabile giudizio) come Ritorno al futuro e il mio amato Michael J. Fox. E siccome siamo a Natale, mi sono persa nei ricordi di bambina con i film che guardavo in quei lontani giorni di Natale: E.T., Il tempo delle mele e La storia infinita. Ecco, con quest’ultimo abbiamo discusso non poco con figlio#2, perché lo ha definito “cringe” (che, tradotto dallo slang adolescenziale, dovrebbe voler dire imbarazzante). Oggi è la Vigilia di Natale e abbiamo deciso di seguire il suggerimento degli autori, quindi ci guarderemo Una poltrona per due. Personalmente conosco a memoria questo film: praticamente tutti i Natale, da che è uscito fino a quando mi sono sposata, guardavamo quel film con mio fratello!
Questa “guida” è stata un vero tuffo nel passato, un ritorno con i ricordi alla mia infanzia. Rammento tutti i film presentati nella pubblicazione, alcuni li ho visti innumerevoli volte, altri li conosco di fama ma non li ho mai visti (proprio come Venerdì 13, che ho visionato per la prima volta proprio il giorno dell’arrivo del volume). Prima di vedere Venerdì 13 ho letto le pagine che lo riguardavano. E ammetto che mi ha fatto piacere, anche se mi hanno spoilerato l’assassino.
Cosa mi è piaciuto
delle schede dei film? L’analisi critica. Il film è presentato nel suo
complesso, con i riferimenti alla “cultura” degli anni ’80. Vengono analizzate
le relazioni tra i film di quel periodo e/o appartenenti allo stesso filone.
Ho apprezzato molto
il fatto di suddividere la critica in sezioni:
- PRESENTAZIONE GENERALE Una critica
analitica del film, del genere e della cultura del filone cui appartiene la
pellicola.
- Buoni
e Cattivi Analisi dei vari personaggi. Purtroppo in alcuni casi,
poiché tenta di contestualizzare la situazione della storia senza trascrivere
la trama, rischia di spoilerare. È vero che sono film molto conosciuti ed è
raro trovare una pellicola che non sia stata vista o che non si conosca almeno
a grandi linee. Eppure, anche tra i cinquantenni di oggi, ci sono persone come
me che alcuni film non li hanno mai visti. Ammetto però che lo spoiler non ha
pregiudicato la visione del film.
- Cuore
Credo sia la sezione che ho preferito. Qui gli autori presentano il tema
principale della storia, il “cuore” per l’appunto del racconto. Non si limitano
a dire di cosa si parla, ma contestualizzano la psicologia e la scelta. Calano
il racconto cinematografico nel mondo di quegli anni.
- Icona
Pop In questa sezione vengono rappresentati quelli che poi sono
diventati i nostri cult. Le figure chiave, quelle che appena nomini il film ti
vengono in mente. Insomma i caratteri che identificano subito quel determinato
lungometraggio.
- Playlist
Gli autori non hanno dimenticato la musica. Vengono qui analizzate le colonne
sonore, raccontando particolarità inerenti la genesi di alcune tracce musicali.
Chiaramente il tutto è contestualizzato negli anni di riferimento.
- Rewatch
Sezione divertentissima: i consigli su “come rivederli”. Gli autori ci
suggeriscono come approcciarci a questi film per non perdere la magia del
cinema, facendo anche battute divertenti su quelle che potrebbero essere le
nostre stesse reazioni (già, perché sicuramente anche a noi scapperanno gli
stessi commenti, fidatevi!).
- Mappa
Questa è una chicca. Ci parla dei luoghi dei film, spiegando cosa è reale e
cosa è frutto della fantasia, dove la pellicola è stata ambientata e anche
perché quei luoghi funzionano nel film. Insomma, il luogo è integrato nella
trama e nel tema centrale ed è chiaro che lo influenza, quindi è bello
conoscere l’ambientazione nel dettaglio.
Ogni scheda critica è corredata da una bellissima illustrazione. C’è una immagine che subito ti fa ricordare il film in questione. Per i Blues Brothers c’è la chiacchierata con la Pinguina, per Il tempo delle mele hanno scelto l’immagine simbolo, quella del ballo lento alla festa… mi fermo perché mi sto perdendo nei ricordi.
Ogni singolo pezzetto di cinematografia che qui è raccontato è per me un ricordo, un pezzo di cuore. Ho ricordato il primo amore con Rocky IV, l’esame di maturità con Dirty Dancing, la mia operazione di appendicite con Il tempo delle mele, il Natale al cinema con La storia infinita. La cosa bella è che mi sono tornate in mente anche tutte le colonne sonore, canzoni che ho subito cercato su Spotify (santa Alexa!). Quindi questi ultimi giorni di dicembre ci (certo, perché ho coinvolto tutta la famiglia, mio marito si è auto-coinvolto a dire il vero, forse era più esaltato di me) siamo teletrasportati negli anni ’80 ed è stato emozionante! Abbiamo ripreso i vecchi dvd oppure siamo ricorsi a Netflix per goderci lo spettacolo in santa pace. Immancabili i pop-corn e la bibita a farci compagnia.
Insomma, una bella
guida per fare un tuffo nel passato e per godere di nuovo la magia degli anni
dell’adolescenza, che, per quanto difficile, è comunque il periodo che superati
gli …anta si ricorda con un po’ di nostalgia. Sono tornata bambina, ho riso
ricordando le sensazioni provate tanti e tanti anni fa. Ho rivisto con piacere
quelle pellicole, ma ancor di più mi è piaciuto vederle con mio figlio. Certo,
lui ogni tanto prendeva in giro la mancanza di effetti spettacolari come quelli
di oggi e ha riso del Fortunadrago Falkor… dico io, si può ridere di Falkor?
È una guida utile e piacevole anche per gli amanti del cinema e della cinematografia passata (ne ho uno in casa, anzi l’ho sposato!!!). Il fatto poi che nella scheda critica ci sia il “contesto storico culturale” rende questo volume un prezioso compendio.
Ringrazio la CE Becco Giallo per avermi omaggiata della copia cartacea di questa pubblicazione.
Non è il mio genere, ma può essere utile.
RispondiEliminaNon è nemmeno il mio genere, ma è bello leggere le curiosità riguardo al film e poi rivedere il film, magari in famiglia... specie in queste feste che siamo bloccati a casa.
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