Recensione #94: La ragazza degli orsi di Sophie Anderson
Autore: Sophie Anderson
Titolo: La ragazza degli orsi
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2020
Pagine: 370
La mia mamma adottiva,
Mamochka, dice che avevo all'incirca due anni quando mi trovò fuori dalla
grotta dell'orsa. Dice che me ne stavo in piedi nuda nella neve, ma con le
guance rosa e calde e il più grande dei sorrisi. Capì all'istante che eravamo
destinate a stare insieme. Yanka si interroga da sempre sulle proprie origini:
è sicura che il mistero che avvolge la sua nascita abbia a che fare con
l'irrequietezza che le agita il cuore. Per quanto ami il villaggio in cui è
cresciuta con la madre adottiva, infatti, Yanka sente di appartenere a un altro
mondo. La natura sembra parlarle; la foresta che circonda la sua casa le
sussurra richiami sempre più insistenti. È lì, lei lo sente, che si nascondono
le risposte che cerca. È lì, tra fiumi gelati e vulcani infuocati, che vive il
ricordo di una storia scintillante come il più limpido cielo notturno. La sua
storia: quella di Yanka l'orsa.
con lode |
Senza tema di smentita posso dire che questo romanzo per ragazzi è semplicemente meraviglia, il migliore che abbia letto in questo periodo.
Mi sono concentrata così tanto sui motivi per cui mi
sentivo fuori posto nel villaggio che ho perso di vista quelli per cui mi ci
sentivo bene.
La
ragazza degli orsi di Sophie Anderson è una fiaba ricca di
magia e di avventura. Mentre leggi la storia di Yanka, respiri l’atmosfera
delle fiabe classiche. Ha il sapore della tradizione.
Yanka si sente
diversa, non riesce a trovare il suo posto nel mondo e questo la spinge a
fuggire, ad intraprendere un viaggio avventuroso alla ricerca di se stessa, del
suo passato e al tempo stesso del suo futuro. A guidarla in questa ricerca ci
sono le “storie” di Anatoly che, tra magia e mito, racconta la verità.
Durante il suo
viaggio, Yanka deve fare i conti con se stessa e con i propri sentimenti.
Scoprirà che in lei vivono due nature e dovrà fare in modo di farle coesistere,
perché entrambe le parti di se stessa sono importanti e la rendono quella che
è: una ragazzina molto speciale.
Con un linguaggio
semplice e comprensibile, Sophie Anderson parla ai bambini di temi fondamentali
come la diversità, l’accettazione di se stessi, l’autostima e la famiglia.
La gente si fa sempre da parte quando arrivo io, perché
sono grossa. Mi guardano anche in modo diverso; mi fissano un po’ più a lungo,
sorridono un po’ più rigidamente.
I brani più belli, a
mio giudizio, sono proprio quelli dedicati al valore della famiglia.
«La mia famiglia» dico in un soffio. Quella parola mi
coglie di sorpresa, perché non sto pensando ai genitori che mi hanno messa al
mondo e che non ho mai conosciuto, né alla nonna che ora è qui accanto a me.
Sto pensando a Mamochka, che mi ha accolta e mi è sempre stata vicina, ad
Anatoly, che mi fa sorridere con le sue storie magiche, a Sasha, che cammina al
mio fianco e mi accetta così come sono, e a Trappola, che si arrotola bene
attorno al mio collo e mi chiama la sua
umana.
Il racconto è poi
impreziosito da belle illustrazioni, che ti trasportano nella foresta con
Yanka. L’ambientazione della storia è sicuramente inventata, ma ha un che delle
atmosfere della Russia del nord. Ho rivisto nella mia mente i paesaggi che ho
ammirato in Bielorussia, ma a trasportarmi in quei luoghi sono anche i nomi dei
personaggi e i racconti delle tradizioni.
È un libro curato in ogni particolare, a partire dalla copertina che è meravigliosa. Consiglio vivamente la lettura di questa avventura a tutti i bambini e i ragazzi che credono ancora nella magia, che non si arrendono mai e che hanno un cuore forte e coraggioso. Ne consiglio la lettura anche a tutti coloro che hanno un cuore che sa donare amore.
Ringrazio tanto tanto
la casa editrice Rizzoli per avermi omaggiata del volume cartaceo di questa
storia, che sicuramente avrà un posto speciale nel mio cuore.
Commenti
Posta un commento