Recensione #15: Il nostro tempo nel mondo di Abby Fabiaschi
Autore: Abby Fabiaschi
Titolo: Il nostro tempo nel mondo
Editore: Nord
Data di pubblicazione: 11 gennaio 2018
Pagine: 366
Maddy
aveva una vita serena. Era una moglie amorevole e una madre meravigliosa, il
pilastro della famiglia. O almeno così credevano Brady, il marito, ed Eve, la
figlia, prima che Maddy si gettasse dal tetto della biblioteca. Adesso, nessuno
dei due sa cosa pensare. E poi Brady non ha idea di come mandare avanti una
casa, né tantomeno come comunicare con la figlia adolescente. Anche per Eve non
è facile avvicinarsi al padre e nemmeno convivere col senso di colpa per tutte
le volte in cui, per egoismo o superficialità, non ha dimostrato alla madre
l'affetto che meritava. Eppure Brady ed Eve non sono soli: Maddy è ancora lì,
accanto a loro, e non ha perso un briciolo della sua vitalità e caparbietà. E
anche del suo senso pratico: quello non è certo il momento di piangersi addosso
e naufragare nei rimpianti. Meglio agire e indirizzare in qualche modo i suoi
familiari. E così si sforza d'introdurre nella loro vita Rory, una dolce e
sorridente maestra elementare, che Maddy spera possa diventare una buona amica
per Eve e una nuova moglie per Brady. In effetti, grazie all'influenza benefica
di Rory, a poco a poco Brady ed Eve imparano a farsi forza a vicenda e,
insieme, troveranno il coraggio di cercare le risposte alle domande che li
tormentano. Scoprendo che, a volte, la verità è molto più sorprendente di
quanto non ci si aspetti...
È incredibile cosa può succedere quando s’impara a
imparare dal dolore.
Parto
a recensire questo romanzo con la precedente citazione, perché fa riferimento
all’emozione più forte che ho provato: il dolore.
Il nostro tempo nel mondo, pur essendo intriso di dolore, è un romanzo bellissimo,
di riflessione e di autoriflessione. È il racconto a più voci dei mesi
successivi alla perdita di una persona cara, ma non una perdita per malattia.
Maddy era in salute, aveva una vita perfetta, ma…
Attraverso
i pensieri del fantasma di Madeline, che sente di dover ancora seguire la sua
famiglia, le emozioni/azioni di Eve, la figlia, e del marito Brady, entriamo in
questa famiglia perfetta. Qui si aprirebbe un mondo di considerazioni, che però
non reputo importanti. Quello che più mi ha colpito è altro. L’autrice è
riuscita a farmi entrare con tutta me stessa (corpo, anima e cervello) in
quello che è il sentimento più profondo di questa famiglia. Una famiglia che
rimane solida, ma tutti e tre si interrogano, riflettono e si sentono in colpa.
Il nostro tempo del mondo è un
romanzo familiare, nel senso che è presente il significato profondo della
parola “famiglia”. Famiglia è amore, compassione e perdono. Eppure, pur nel
dolore e nella tristezza profonda, è un libro che poi porta alla “luce”.
Leggevo
e pensavo: spesso diamo tante cose per
scontate. Molto spesso non teniamo in considerazione l’altro (marito,
moglie o figli che siano). Mi sono messa sotto esame e ho rivisto gesti e
comportamenti che spesso anche io faccio. Ci sono azioni e attenzioni che
pensiamo ci siano dovute, tanto da non essere in grado di apprezzarle o di dire
semplicemente “grazie”.
Andavo
avanti con la lettura (perché non riuscivo a staccarmi) e mi domandavo:
“Perché? Perché Maddy ha fatto questo?”. In particolare un passaggio del
romanzo che descrive le sensazioni di Eve mi ha assillato:
Forse io non sono il motivo per cui si è buttata,
ma allo stesso tempo non contavo abbastanza per farla restare qui. Io per lei
ero un pensiero secondario, mentre lei era il mio tutto.
Da
questo assillo è poi scaturita la domanda: io sarei un motivo valido per non
far fare un gesto estremo alle persone che mi sono vicine? I pensieri di Eve,
una ragazza adolescente, mi hanno toccato molto. Vedevo in lei i miei figli,
con i loro scatti di ribellione e il loro egoismo.
Ho
amato Maddy e sinceramente in molti passi l’ho ammirata, sperando di poter
essere anche io una guida per i miei figli, come lei lo era per Eve.
Ammetto
che ho letto questo libro e l’ho “sofferto”. Ogni brano era una stilettata al
cuore, mi obbligava a riflettere su me stessa e sui miei comportamenti. Pur
essendo non facile come tematica, è un libro bellissimo. È capace di toccarti
nel profondo del cuore. Sicuramente non escono lacrime, ma il cuore lavora il
doppio. Le sensazioni sono forti, perché il racconto, oltre a coinvolgere la
mente, interessa anche i sentimenti, tutti i sentimenti: provi tristezza,
gioia, rabbia e frustrazione, tutte insieme, quasi contemporaneamente.
Lo so,
questa mia recensione è criptica, è una recensione di “pancia”. Sì, perché questo libro ti arriva in primis come botta
allo stomaco. Un colpo forte che ti pervade tutto, ha una risonanza forte
in te. È un testo che sono felicissima di aver letto, un romanzo che non passa
inosservato, ma mette radici in te e piano piano cresce, perché trova il posto
adeguato per svilupparsi.
Bellissima recensione <3
RispondiEliminaAnche io ho amato e "sofferto" questo libro.
Grazie… recensione molto sentita…
EliminaBellissima recensione, Manuela, per un libro che ho amato molto. Anch'Io come te mi sono ritrovata spesso durante la lettura a riflettere i pensieri di Maddy sulla mia vita, ad interrogarmi sul mio modo di agire in famiglia e a riflettere sugli errori che inevitabilmente compio quotidianamente. Questo è stato il regalo più grande che mi abbia fatto questa lettura.
RispondiEliminaBacci
Grazie, il libro arriva dritto al cuore… è molto forte… Vero, anche io ho iniziato a ripensare i miei atteggiamenti...
EliminaRecensione toccante e meravigliosa, complimenti. Questo libro è in WL da settimane ma non ho ancora avuto modo di leggerlo. Come hai detto tu, e come già immaginavo, si rivela un libro doloroso. Ma, ahimé, sono proprio i libri dolorosi che mi catturano spesso.
RispondiEliminaè doloroso, ma ti assicuro che vale la pena di essere letto
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