Segnalazione: Il generale arruolato da Dio di Vincenzo R. Manca
Oggi voglio presentare un libro
per alcuni versi a me caro, non tanto in quanto libro, ma in quanto mi ricorda
una persona che ho conosciuto. Questo libro vuole presentare al pubblico un
grande uomo, che io ho avuto l’onore di incontrare da bambina.
Un generale, diventato padre
francescano, una splendida figura di militare e di religioso. Mio padre e un
suo amico, Guido Corti, hanno tanti ricordi legati al gen. Chiti e sono molto
affezionati a lui, modello sia come soldato sia come padre spirituale. Non a
caso è in corso una causa di beatificazione.
Il generale Chiti era una persona
tanto speciale che i “ragazzi” (ok, diciamolo, ora sono dei simpatici
vecchietti, ma allora erano dei baldi giovanotti, nel pieno del loro vigore)
del 15° corso A. S. O. hanno voluto ricordarlo con una commovente cerimonia, in
occasione della quale ho avuto il privilegio di essere scelta quale cerimoniere
speaker.
Devo ammettere che vedere questi
uomini emozionati e commossi, legati da un comune affetto e da ricordi di
gioventù, è stato veramente toccante. Gli allievi del 15° Corso A. S. O., per ricordare
e festeggiare il 56° anniversario del loro arruolamento, hanno scelto di
ritrovarsi il giorno 9 settembre 2018 a Pesaro, davanti alla tomba del Servo di
Dio Gianfranco Maria Chiti, per rendere a lui onore e venerarne la memoria come
militare, religioso e sacerdote, orgogliosi e onorati di aver avuto occasione
di incontrarlo quando, quale comandante della Scuola A. S. di Viterbo, erede
della loro Scuola di Spoleto, volle ospitare uno dei primi “raduni” del Corso. Quel giorno del 1976 anche io ho un ricordo,
di cui ho fatto menzione nella mia presentazione:
“Chiedendo
scusa, mi permetto di inserire un breve ricordo personale: anch’io, proprio in
occasione del raduno nella Scuola Allievi Sottufficiali di Viterbo, ebbi la
fortuna di conoscere l’allora colonnello Chiti: eravamo nel 1976 ed io non
avevo ancora sei anni e il mio papà era un giovane capitano, ma ricordo bene
che, insieme ai miei due fratelli, pranzai seduta proprio davanti a lui.
Noi
tre, eccitati dalle tante bandierine che sventolavano lungo i viali della
caserma e ornavano la sala da pranzo, chiedemmo al colonnello, anche con una
certa insistenza, se ce ne potesse dare una.
Il
colonnello sul momento non ci accontentò, ma grande fu la nostra meraviglia
quando, alcuni giorni dopo, a casa, arrivò una busta con tre bandierine, che
conserviamo ancora gelosamente come preziose reliquie.”
La personalità di questo Generale
è talmente affascinante che il senatore Manca ha voluto dedicargli un libro.
Ecco, mi sono ripromessa di leggere questa biografia e qui, in questo mio
spazio senza pretese, voglio perciò presentarvi l’opera.
Il generale Chiti, da giovanissimo
sottotenente, a soli ventuno anni, aveva ricevuto la Medaglia d’Argento al
valor militare e ha sempre servito la Patria con onore. Alla fine del servizio,
deposta l’uniforme, scelse di diventare soldato di Dio, vestendo il saio
francescano, sotto il quale, però, continuerà ad indossare i bianchi alamari
dei granatieri.
Diventato sacerdote, spese il
resto della sua vita sempre al servizio di Dio e degli altri e, dopo una vita
operosa, umile e generosa, nel 2004 morì in concetto di santità.
“Solo
a poco più di 10 anni dalla morte, l’8 maggio 2015, ne viene avviata la causa
di beatificazione, nella quale anche un allievo del 15° Corso, il granatiere
Guido Corti, che nel 1964 completò la sua ferma volontaria proprio alle
dipendenze del Chiti e che di lui rimase amico fedele, è stato chiamato a
rendere la sua testimonianza.”
Il generale Chiti amava anche scrivere
poesie. Una di queste è veramente splendida ed è diventata il “motto” di questi
ex-soldati. La voglio inserire perché è qualcosa di toccante. Essa esalta i
valori di “spirito di corpo” e di “amicizia” che ogni militare (ma anche ogni
cittadino) deve coltivare.
L’Amico
"Il
mio amico non è ritornato,
dal
campo di battaglia,
Signore.
Chiedo
l’autorizzazione di andare a cercarlo"
disse
un Soldato al suo Tenente.
"Autorizzazione
negata",
risponde
l’Ufficiale,
"non
voglio che rischi la tua vita
per
un uomo che probabilmente è morto".
Il
Soldato incurante del divieto, va,
ed
un’ora dopo ritorna all’accampamento,
mortalmente
ferito,
con
il cadavere del suo Amico.
L
‘Ufficiale era furioso:
"Te
lo avevo detto che era morto.
Dimmi,
valeva la pena andare fin là
per
ritornare con un cadavere?"
Il
Soldato, moribondo, rispose:
"Certo
che sì, Signore!
Quando
l’ho trovato era ancora vivo
ed
ha potuto dirmi:
"ero sicuro che saresti
venuto."
La nostra letteratura è ricca di
soldati poeti, basti pensare a Ungaretti o a D’Annunzio; a questi grandi io,
nel mio ricordo, aggiungo anche il generale Chiti.
E ora, dopo avervi parlato
dell’occasione che mi ha vista protagonista, vi segnalo il libro.
Autore:
Vincenzo R. Manca
Titolo:
Il generale arruolato da Dio
Editore:
Ares; 1 edizione (1 giugno 2018)
Collana:
Profili
Formato: Copertina
flessibile
Pagine:
256
ISBN-10:
8881557878
ISBN-13:
978-8881557875
Sinossi
Gianfranco Chiti dal 1942
partecipò alla dolorosa campagna di Russia con il grado di tenente,
conquistando la medaglia d'argento al valor militare e la stima di tutti i suoi
uomini per la sua grande generosità. Dopo la guerra, rimasto nell'esercito,
scalò l'intera gerarchia fino al grado di Generale di brigata. Dopo il congedo
entrò nel convento dei Cappuccini di Rieti e il 12 settembre 1982 fu ordinato
sacerdote dal vescovo Francesco Amadio con il nome di padre Gianfranco Maria da
Gignese. Nel 1990 prese a ricostruire l'antico convento di San Crispino da
Viterbo a Orvieto, che si trovava in stato di abbandono da molti anni,
trasformandolo in un luogo di preghiera. Si spense a Roma, presso l'Ospedale
militare del Celio, il 20 novembre 2004. Il vescovo di Orvieto ne ha promosso
la causa di beatificazione, tuttora in corso. Questo libro contiene anche la
testimonianza del vicepostulatore della causa, padre Flavio Ubodi.
L’autore
Generale di Squadra Aerea, è stato
eletto senatore nel 1996. Ha ricoperto, nel corso dell'esperienza parlamentare,
gli incarichi di Capo Gruppo in Commissione Difesa e di Vice Presidente della
Commissione Stragi. Ha pubblicato "La
verità non voluta" (Koinè Nuove Edizioni) e "Ostica assoluzione dovuta giustizia mancata" (Koinè Nuove
edizioni).
[Le foto, della cerimonia di
Pesaro, inserite in questo articolo sono di Angelo Polizzotto, che ne ha
consentito l’uso. Il video è stato registrato durante la manifestazione da mio
marito Marco]
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