Cover Reveal: Ira – Fighting Wrath di Jennifer Miller (Deadly Sins series #2)
Ci siamo!
Siamo pronte per la storia di
Tyson e Sydney. Siamo pronte a scoprire di più sul gemello di Rowan, che
abbiamo conosciuto e amato in "Invidia - Fighting envy", primo volume
di questa serie.
Titolo:
Ira
– Fighting Wrath
Autore:
Jennifer
Miller
Serie:
Deadly
Sins Series #2
Genere:
Sport
Romance, New Adult
Data
di uscita digitale: 2 aprile 2019
Progetto
grafico: Angelice
Trama:
Qualcuno sostiene che aggrapparsi
alla collera sia come bere del veleno e poi aspettarsi che sia l’altra persona
a morire. Io lo faccio comunque e lascio che pian piano mi consumi divorando tutto
ciò che sono; al contempo però combatto, per nascondere al mondo tutto ciò che
di brutto c’è di me.
Continuo
così finché non la incontro.
Lei
è come un balsamo rinfrescante per ciò che mi affligge; lei addolcisce la
collera che ruggisce dentro di me e, senza saperlo, lei sta guarendo ciò che è
rotto.
Sono
deciso a tenerla con me, a farla mia, ma...
Ma
cosa accadrà quando vedrà il mostro sotto la superficie?
Mi
resterà accanto?
E
cosa farò, io, con i sussurri che tormentano la mia mente e che mi dicono che
anche lei sta nascondendo qualcosa?
L’amore
può essere costruito sulle bugie o le braci dei nostri segreti accenderanno le
fiamme che finiranno col consumarci entrambi?
Per
via del linguaggio esplicito e dei contenuti sessuali l’età raccomandata è di
almeno 18 anni
Il
colpo successivo che ricevo è un calcio al fianco che si diffonde come un’onda
fino alle dita dei piedi, e devo concentrarmi per evitare di cadere sulle
ginocchia mentre il dolore mi attraversa il corpo come una scossa. Un ronzio
lento si fa strada nelle mie orecchie, e io stringo i denti cercando di
reagire.
Conosco
ciò che sta per arrivare. È solo questione di tempo, ma arriverà, e la verità è
che non sono nemmeno sicuro del perché la combatto. Ultimamente, sembra sempre
meno importante arginarla.
La
rabbia.
No,
mi correggo, non è solo rabbia. Questa definizione non è profonda abbastanza,
vasta abbastanza per rendere conto di quello che provo. La rabbia è una
spiegazione troppo semplice e non si avvicina nemmeno lontanamente alla
sensazione che provo. L’onda che monta dentro di me può essere descritta solo
come furore, parte dalle viscere e all’improvviso esplode con un calore così
intenso che mi consuma pian piano. Mi fa allargare le narici e fare respiri
corti, digrignare i denti e serrare i pugni. Credo che si possa paragonare a un
fiammifero che viene acceso, un bastoncino di legno all'inizio completamente
statico, almeno finché non colpisce la superficie ruvida e si infiamma. È
selvaggio e di una bellezza incredibile, ma può facilmente andare fuori
controllo, soprattutto se alimentato.
È
violento.
Incontrollabile.
Gli
occhi del mio avversario incontrano i miei e all’improvviso si spalancano di
fronte allo sguardo feroce che prima era assente, come se vedesse finalmente il
“vero me”. Quando combatto, il mio avversario non ha importanza, è una faccia
qualunque, un lottatore a caso.
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