Recensione #8: La regina Vittoria di Lytton Strachey
Autore: Lytton Strachey
Titolo: La regina Vittoria
Editore: Castelvecchi
Data di pubblicazione: 18 giugno 2014
Pagine: 229
Il regno di Vittoria coincise con
il massimo splendore dell’Impero britannico, gli anni della Rivoluzione
Industriale e della Grande Esposizione. Un'epoca attraversata da profondi
cambiamenti, ma al tempo stesso segnata dal ritorno di una morale rigida, di
cui la famiglia reale inglese era l'esempio e l'emblema. In questo libro Lytton
Strachey ricostruisce la vita della sovrana, dagli entusiasmi e turbamenti
dell'adolescenza, alle tenerezze della vita coniugale, al dolore sordo della
vedovanza. Senza sentimentalismi, ma con garbata ironia, l'autore descrive le
virtù e le debolezze di una donna. Intorno alla regina ruotano i protagonisti
della politica della nazione: l'amato principe Alberto, William Gladstone,
Benjamin Disraeli, Henry John Palmerston e John Russell. Scritto nel 1921, La
regina Vittoria ha segnato una svolta nel genere biografico ed è valso a
Strachey il premio letterario James Tait Black Memorial. Questo libro ha
contribuito a definire nell'immaginario popolare la figura di Vittoria, regina
che occupò "un posto distinto e memorabile" nel cuore dei suoi
sudditi.
Sono una
grande fan della Regina Vittoria e ho approfondito la sua conoscenza durante un
viaggio a Londra di qualche anno fa. Voglio confessarvi che ho sempre ammirato
la sua figura di donna più che di regina anche se le due figure sono fortemente
imprescindibili l’una dall’altra.
Ritengo che questa
biografia sia utile a chi voglia conoscere più da vicino le vicende di Vittoria
come regina, come moglie e come madre. Nel libro sono, infatti, presenti
numerosi riferimenti tratti dal diario personale della regina che aiutano a
comprendere i suoi vissuti emotivi e psicologici. E’ inoltre ricco d’importanti
e dettagliati riferimenti storici e di numerose informazioni riguardanti la
vita di palazzo, che rendono anche più comprensibile il contesto sociale e
privato in cui Vittoria regna e prende le sue importanti decisioni politiche.
Seppur scritta molto bene nel suo intero, devo confessare che ho preferito di
gran lunga le parti in cui è approfondita la figura privata della Regina a
quelle in cui si cercano di delineare alberi genealogici per la successione al
trono o si spiegano parentele studiate a tavolino con matrimoni combinati a
fini politici. Questo probabilmente perché, quando ho scelto il libro, mi
aspettavo una versione più romanzata della storia e meno “politica”, anche se
mi rendo conto che, in quanto sovrana di un importante regno, le due cose non
possano essere scisse. Da questa biografia emerge, inoltre, un’ulteriore
conferma sulla figura del principe Alberto. Egli, infatti, si manifesta come un
importante supporto per la sua regale consorte; la sua intelligenza e il suo
acume lo rendono una presenza di spicco nella vita privata e pubblica della
regina. Egli non è soltanto un “principe consorte”, figura alla quale spesso
viene ingiustamente denigrato, ma un “co-regnante” (passatemi il termine),
anche se la sua amata in più di un’occasione ha tenuto a puntualizzare la sua
supremazia sulla figura del marito riguardo alle sorti del paese e dei suoi
sudditi.
Consiglio la lettura di
questo libro a chi come me è affascinato dall’età Vittoriana e dalla sua
ineguagliabile Sovrana.
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