Recensione #11: Rebel - Il tradimento di Alwyn Hamilton
Al termine del Gruppo di Lettura, Patrizia ci propone la sua
opinione sul secondo volume della saga fantasy Rebel di Alwyn Hamilton.
Autore: Alwyn Hamilton
Titolo: Rebel: il tradimento
Editore: Giunti Editore
Data di pubblicazione: 2 novembre 2016
Pagine: 448
Sono
passati pochi mesi da quando Amani, dall'infallibile mira, ha incontrato il
misterioso Jin ed è fuggita dal suo paesino nel deserto terribile e
meraviglioso del Miraji sul dorso di un buraqi, mitico destriero fatto
di sabbia e vento, in cerca della propria libertà. Ora sta invece combattendo
per liberare una nazione intera da un tiranno sanguinario che non ha esitato a
trucidare il padre pur di salire al trono.
Amani si trova prigioniera nell'epicentro stesso del potere, il palazzo del Sultano, ed è determinata a rovesciarne il regime. Disperatamente concentrata nello sforzo di scoprire i segreti di corte, cerca di dimenticare Jin che è scomparso proprio quando le sembrava più vicino e di essere lei stessa pericolosamente in balia del nemico. Ma con il passare del tempo Amani arriverà a chiedersi se davvero il Sultano sia il tiranno che le è stato descritto e chi sia il vero traditore nei confronti della sua terra così bruciata dal sole e piena di magia.
Amani si trova prigioniera nell'epicentro stesso del potere, il palazzo del Sultano, ed è determinata a rovesciarne il regime. Disperatamente concentrata nello sforzo di scoprire i segreti di corte, cerca di dimenticare Jin che è scomparso proprio quando le sembrava più vicino e di essere lei stessa pericolosamente in balia del nemico. Ma con il passare del tempo Amani arriverà a chiedersi se davvero il Sultano sia il tiranno che le è stato descritto e chi sia il vero traditore nei confronti della sua terra così bruciata dal sole e piena di magia.
Dimenticate
quello che pensavate del Miraji, della ribellione, dei Djinni, di Jin e
del Bandito dagli Occhi Blu. In Rebel: Il tradimento l'unica certezza è
che tutto cambierà.
Un
mondo di passioni intense, dove padri e figli sono pronti ad uccidersi a
vicenda, ma dove anche l'amore è ardente come il deserto.
Quando ho
letto il primo capitolo della trilogia Rebel:
il deserto in fiamme sono rimasta rapita dalla storia al cardiopalma
raccontata dalla Hamilton, ho divorato le tappe previste per il gruppo di
lettura a cui partecipavo, violentandomi prepotentemente per rispettarle. La
storia raccontata mi aveva profondamente coinvolto per la sua originalità, i
suoi colpi di scena, le sue leggende e ambientazioni. Purtroppo, però, ero
rimesta delusa dal suo finale da me ritenuto un po’ precipitoso e su alcune
situazioni anche incompleto. Dopo avere letto questo secondo capitolo ho
maturato l’idea che la tipologia di finale adottata dalla nostra furbissima
autrice sia stata una scelta mirata, anche un po’ sadica per far correre i suoi
lettori alla ricerca di risposte nel romanzo successivo. Io, ad esempio, ho
deciso di proseguire nella lettura di questa avvincente trilogia principalmente
per curiosità, ho ardentemente sperato che quella storia d’amore che viene accennata
nelle pagine del primo potesse finalmente realizzarsi, e in secondo luogo
perché il primo racconto era scritto così bene che, nonostante la mia piccola
delusione, l’autrice meritava una seconda opportunità. Adesso mi sento di
poter urlare a gran voce il mio apprezzamento per questo secondo capitolo. La
storia continua ad essere profondamente adrenalinica e ricca di colpi di scena
La Hamilton non solo è riuscita a mantenere il carattere
fortemente originale della trama e il livello di patos del primo libro ma è
riuscita ad innalzare, se ciò fosse realmente possibile, a livello esponenziale
il ritmo dell'azione. Un altro importante elemento da me apprezzato è la cura
nella caratterizzazione dei personaggi già conosciuti nel libro precedente e di
quelli introdotti in questo capitolo scrivendo così un libro che ti cattura entrandoti
dentro e creandoti dipendenza.
Amani è ancora più forte e sicura di sé, costretta questa
volta a cavarsela da sola nelle più disperate e impensabili situazioni, a causa
dell’assenza di Jin, che purtroppo per noi, compare solo nelle scene
conclusive. L’assenza di Jin è comunque ben compensata dall’approfondimento di
personaggi già conosciuti come Shazad, Ahmed, Shira e Tamid e dall’introduzione
di nuovi altrettanto interessanti, primi fra tutti Sam e Rahim. Il personaggio
del Sultano è ben costruito: ricco di carisma e dalla complessa personalità è
un nemico ad hoc per questa storia. Intelligente, affascinante e astuto riesce
ad un certo punto della trama a far vacillare le convinzioni della nostra
eroina ed un po’ anche quelle del lettore spingendolo a mettere in dubbio la
sua reale malvagità e la figura di Ahmed come l’eroe necessario al popolo per
la rinascita del Miraji.
Tra i vecchi personaggi non è solo il Sultano che diventa un
elemento emblematico della storia, anche Shira, ambigua cugina di Amani creduta
morta nel primo libro, ritorna in una nuova ed inaspettata veste e, nonostante
i suoi discutibili comportamenti passati e attuali, riesce a catturare
l’empatia del lettore riuscendo a stimolare anche sentimenti di tenerezza nei
suoi confronti a causa dell’evoluzione della sua storia.
Ma il vero protagonista di questo secondo episodio è il
tradimento in tutte le sue forme. Inganni, sotterfugi e raggiri riempiono le pagine
di buona parte del libro lasciando il lettore stupito e attonito davanti alla perfidia
e alla perversione di alcuni personaggi.
Al ritorno di Jin nella storia il fato è già quasi concluso ma
riusciamo lo stesso ad apprezzare l’evoluzione del loro rapporto e a realizzare
FINALMENTE l’effettiva esistenza di una bellissima storia d’amore che,
contrariamente a ciò che i loro esordi ci spingono a credere, risulta molto
tenera e simbiotica.
Che dire questa volta del finale? Superlativo!
E’ un finale che ti lascia con il fiato sospeso e tanta
speranza, un finale che fa divorare dalla curiosità di proseguire nel terzo
capitolo di questa trilogia, un finale che, se fosse un film, sarebbe da OSCAR.
E adesso corro a leggere il terzo!
Un bellissimo secondo capitolo con personaggi evoluti in maniera fantastica.
RispondiEliminaquesto libro dopo un inizio un po' incerto è proseguito in modo fantastico.. sono curiosissima di leggere il terzo.
RispondiEliminaIo ho faticato un po' coi capitoli iniziali, tanto che mi ero arenata, temendo il peggio... poi, però, mi sono dovuta ricredere. Libro bellissimo, mi trovo molto in sintonia con la tua analisi
RispondiEliminail finale è veramente sorprendente Patrizia, da Oscar hai ragione. Bella recensione
RispondiEliminaGrazie.
EliminaQuesto secondo romanzo mi è entrato dentro. Ho davvero sofferto di dipendenza, e se non fosse per i numerosi impegni lavorativi, avrei subito iniziato il terzo.......
RispondiEliminaMa per non avere frustate aspetterò il gruppo😘
a parte l'inizio che mi ha fortemente destabilizzata poi tutto è volato via veloce. ho trovato il sultano un personaggio complesso e ben descritto, ho apprezzato molto shira anche lei una vera ragazza del deserto e il finale bhe quello è da brividi!
RispondiEliminaIo non mi aspettavo questo salto di qualità dal primo al secondo! Bellissimo **
RispondiEliminaHai detto bene. Il vero protagonista è il tradimento in tutte le sue forme. Ma anche la forza di volontà, il coraggio, l’amicizia.
RispondiEliminaQuesto volume è perfetto: nessun calo narrativo, tanta azione, costruzione di luoghi, intrecci, crescita dei personaggi...La Hamilton ha talento!
RispondiElimina