Review Party: La libreria dei piccoli segreti di Corinne Savarese


Oggi ho il piacere (e l’onore) di parlarvi di una splendida lettura in anteprima! Ho preso il volume al Salone internazionale del Libro, dove ho anche avuto modo di incontrare l’autrice e chiacchierare con lei. Era tanto che volevo incontrare Corinne, ho letto tutti i suoi precedenti romanzi e ho sempre amato il suo modo di scrivere.



Autore: Corinne Savarese

Titolo: La libreria dei piccoli segreti

Editore: Leggereditore

Data di pubblicazione: 5 giugno 2019

Pagine: 205

Aurora ha un dono. Riesce a vedere nelle anime delle persone. Può scorgere il loro cuore, le loro tristezze, le loro sofferenze. Può avvertirle, toccarle con le dita. E quando, scappando dal suo passato, si è trasferita in un antico borgo marchigiano, le si è aperto un mondo nuovo. Dalla sua libreria ha osservato come la vita per gli altri sia andata avanti, mentre la sua è rimasta ferma in un punto ben preciso della sua esistenza. Ha conosciuto famiglie in bilico, divise tra il lavoro e l'incapacità di dimostrare affetto, genitori assenti o troppo pretenziosi, figli ribelli o troppo accondiscendenti. In un susseguirsi di eventi tra presente e passato, Aurora ha finalmente capito il disegno del proprio destino e, decisa ad abbracciarlo, sceglie di portare dei messaggi di speranza raccontando fiabe, ognuna con un significato specifico da far arrivare al destinatario. Il suo dono è quello di possedere un'eccezionale empatia e vuole usarla per arrivare alle loro anime, per curarle con la sua magia. Lei è portatrice di messaggi. E ha scelto di farlo attraverso le fiabe…




La libreria dei piccoli segreti è un romanzo delicato e dolcissimo, rivolto sia ad adulti sia a giovani lettori. È la storia di una giovane donna che cerca di ricostruire la propria vita e, per farlo, cerca di rimettersi in gioco andando a vivere in una piccola cittadina, iniziando una nuova attività. Sceglie di trasferirsi a Fabriano e di aprire una libreria per bambini; questo le aprirà un nuovo mondo perché le farà scoprire sensazioni nuove.

Ho apprezzato questo romanzo per la delicatezza nell’affrontare temi importanti come il rapporto genitori-figli e il comportamento degli adolescenti. Probabilmente perché sono mamma di due ragazzi adolescenti e spesso mi sento come Roberto…



Roberto si era portato una mano alla fronte e aveva scosso la testa con rassegnazione. «Non so come faccio io, credo di sbagliare. […] Mi pare di essere una cavia da laboratorio bendata che sbatte continuamente contro mille muri, fa un passo indietro e ci risbatte di nuovo, cambia direzione e poi ne trova ancora uno, e così all’infinito. Non faccio in tempo a imparare una strada che già quella è cambiata con una ancora più tortuosa.»



Sfido qualunque genitore a dire che non si è mai sentito in questo modo. Le parole di Aurora sono state una iniezione di fiducia e di speranza…



«Nessuno nasce sapendo davvero come fare. Si fanno tentativi sperando di non sbagliare troppo e quando si cade ci si rialza in piedi, pronti per ricominciare.»

Ci sono poi le piccole protagoniste che, attraverso le fiabe, trovano il coraggio di esprimersi in maniera più spontanea e sincera. Aurora aiuta i ragazzi e i genitori a incontrarsi, a parlare tra loro. Cerca di stimolare il confronto tra genitori e figli affinché entrambi capiscano i loro errori e possano poi costruire un rapporto migliore. Aurora porta i suoi messaggi attraverso le fiabe, i classici racconti della notte che diventano veicolo di amore. Sono messaggi che arrivano al cuore.

Ho amato in modo particolare il messaggio trasmesso attraverso la fiaba di Tremotino, fiaba che non conoscevo e che voglio leggere. Bellissimo è anche il mettere in luce l’importanza dei personaggi definiti “secondari”, come Geppetto. Nessuno pensa a Geppetto, eppure egli rappresenta tutti i genitori che fanno qualsiasi cosa per amore dei propri figli.



Ma in questo romanzo c’è di più… c’è il racconto di tragedie passate e presenti. Con pennellate delicate, Corinne, attraverso la vecchina Rina, ci racconta la Storia. All’interno della narrazione della vita di Aurora, Rina racconta la sua vita durante la guerra: quando ancora giovane ha dovuto affrontare la fame, la miseria e il lavoro malpagato. I racconti di Rina sono di aiuto per Aurora, le permettono di inquadrare meglio il suo dolore.

E poi ci sono i racconti di un dolore più recente, quello legato alle “catastrofi” che in questi ultimi anni hanno squassato il nostro meraviglioso Paese. Raccontando di Aurora, Corinne ci fa “vivere” il terremoto nelle Marche e la tragedia di Rigopiano, mettendo in evidenza il lavoro dei Volontari, i veri eroi di questi momenti, perché donano speranza a chi in un attimo ha perso tutto. Quando ho parlato con Corinne, ho scoperto che per lei il terremoto è stata un’esperienza devastante, carica di paura. Fortunatamente a Roma il terremoto si è avvertito ma senza danni, eppure tutti abbiamo provato terrore. Leggendo le pagine che raccontavano di quell’esperienza, ho rivissuto la paura nel sentire tremare la terra e, come Aurora, ho realizzato la disperazione della popolazione.



Ho davvero segnato millemila frasi, a volte brani interi, in questo romanzo. L’ho sentito vero. Parla di vita, di speranza, di rapporti umani e,, anche di dolore. Una storia che mi ha commossa. È una storia lontana dai racconti precedenti di questa autrice. Se i precedenti lavori di Corinne erano divertenti, ironici e romantici, questa è una storia matura. Una storia che raccoglie tanti sentimenti, anche quello romantico, ma un romanticismo che si basa sul profondo legame di due persone che imparano a conoscersi, che vogliono sostenersi, che vogliono crescere insieme. È un libro che parla di famiglia, quella vera, quella che si basa sull’amore, sul confronto, sulla voglia di migliorare insieme.



Il bene va donato senza aspettarsi nulla in cambio, elargito permettendogli di moltiplicarsi all’infinito.





Come ho detto in apertura, ho preso questo romanzo in cartaceo allo stand Fanucci editore in occasione del #SalTO19. Avevo letto su fb che Corinne sarebbe stata presente. Sono una sua lettrice e avevo voglia di vederla da molto tempo, quindi, appena ho letto che sarebbe stata presente al Salone del Libro, le ho scritto, chiedendole di poterla incontrare. Così, venerdì 10 maggio ho potuto realizzare un desiderio: incontrare Corinne! Ero felicissima. È bellissimo incontrare gli autori che ami.

Abbiamo avuto modo di parlare un po’ di tutto, mi è sembrato di parlare con una cara amica. Adoro il sorriso di Corinne, è un sorriso vero, che mette gioia. Abbiamo parlato della diversità di questo romanzo rispetto ai romance precedenti. Ho sentito quanto ella avesse messo del suo personale vissuto. Sapevo della sensazione di paura che Corinne aveva provato nei giorni del terremoto, sensazione che, attraverso le pagine, ho avvertito nuovamente. E poi abbiamo parlato di figli; Corinne ha quattro figli e il suo più grande ha la stessa età del mio piccolo, quindi abbiamo molto in comune. Le ho chiesto come fa a conciliare la vita familiare con il suo scrivere e mi ha risposto che scrive sostanzialmente di notte, dopo aver davvero sistemato tutta la famiglia.

E poi abbiamo parlato dei libri che me l’hanno fatta conoscere, Cara cognata ti odio e Finché suocera non ci separi. In questi io avevo amato l’ironia e le situazioni quasi surreali. E abbiamo scoperto di apprezzare entrambe: (Es)senza di te. Un romanzo della collana YouFeel della Rizzoli. Ora però devo ammettere che La libreria dei piccoli segreti è di gran lunga il mio preferito tra tutti i suoi romanzi.

Ah, e abbiamo anche parlato della sua collaborazione con Lidia Ottelli (altra scrittrice che mi piace tanto). Il loro romanzo, Non so se Odiarti o Amarti, mi è piaciuto molto e le ho chiesto se contano di scriverne un altro. Corinne mi ha detto che l’amicizia con Lidia è molto bella e che si è divertita molto a scrivere con Lidia. Per il momento non hanno nuovi progetti, ma la sintonia tra loro è forte. Ho chiesto come si erano organizzate per scrivere il loro romanzo. Mi ha risposto che il lavoro è stato davvero di collaborazione, anche se poi ognuna aveva il proprio “personaggio” da portare avanti. Mi ha anche detto che il fatto di essere due scrittrici con stili totalmente diversi ha permesso ad entrambe di confrontarsi e rendere al meglio le sfaccettature dei loro personaggi. 

Ultima cosa prima di salutarvi… Corinne Savarese sarà presente al #FRI19 a Milano il 29 giugno 2019. L’evento del Festival Romance Italiano è il primo evento di questo tipo organizzato interamente con autori italiani.




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