La città dei lettori: Florence Book Party 2020 … le mie impressioni a caldo…


Quando un fine settimana diventa speciale perché lo trascorri con la tua passione! Un sabato e una domenica passati con amiche a parlare di libri, di Covid-19, di ripresa della scuola e di tante altre chiacchiere in allegria! Certo, il tempo meteorologico non è stato molto clemente, ma alla fine chi se ne importa, perché siamo state bene e ci siamo divertite.



Il 30 agosto si è svolto il Florence Book Party, un evento organizzato da Sara Sangueblu (Il bello di esser letti) all’interno della manifestazione La città dei lettori. Desideravo da tanto partecipare a questa iniziativa, ma negli anni precedenti non ero mai riuscita ad andarci. Quest’anno ce l’ho fatta! Avevo una voglia matta di incontrare ancora Sara (che adoro e lei lo sa) e di conoscere alcune bloggers con le quali ho stretto una bella amicizia sui nostri social ma ancora non avevo incontrato, prime fra tutte Sonia Donelli (Esmeralda viaggi e libri), Virginia Leoni (Le recensioni della libraia) e l’autrice Valentina Vanzini, con le quali avevamo anche ben organizzato il viaggio… dico avevamo, perché poi ci si sono messe di mezzo una serie di “sfighe” e alla fine a Firenze ci siamo incontrate solo Virginia ed io!!! Virginia, un amore di donna! Ho trascorso con lei delle bellissime ore a chiacchierare e passeggiare, tanto che, quando ci siamo salutate in stazione, mi è dispiaciuto da matti. Volevo stare ancora con lei.

Vi racconto i miei momenti preferiti…

Durante il party la sera di sabato ho incontrato le autrici e le altre bloggers in un clima informale e “godereccio”, con una padrona di casa, appunto Sara, che è un’ospite fantastica, sempre a mille e sempre con un sorriso meraviglioso. Ecco, sabato sera è stata una esperienza gratificante. Ammetto che la mia voglia di andare a Firenze era sostenuta dall’affetto che provo per Sara e poi dalla voglia di conoscere Lea Landucci, che seguo su instagram (@chicklit.italia), e di incontrare di nuovo Felicia Kingsley, della quale ho letto tutti i libri (Felicia ricorda che merito un premio!!!). Poi chiaramente desideravo incontrare anche tutte le altre, specie quelle che avevo apprezzato leggendo i loro romanzi. Quindi, quando la sera mi sono ritrovata a cenare con le scrittrici e con le bloggers, ero al colmo della felicità. Ho rivisto con piacere Tiziana Matarrese (Vaniti romance), Federica Cappelli (Le lettrici impertinenti) e poi ne ho conosciute altre e per me è stata gioia pura. Sono stata felice di conoscere Manuela (la socia di Sara) e Alessandra (Nuvolina di Leggere romanticamente)… e poi di parlare liberamente con le scrittrici. Ecco, sabato ho avuto modo di chiacchierare in modo rilassato con alcune di loro, in modo particolare con Emily Pigozzi, autrice di La trama dei sogni, Paola Servente, autrice di Il problema è che mi piaci… e Lorenza Stroppa, autrice di Da qualche parte starò fermo ad aspettare te. E così la serata l’abbiamo trascorsa a parlare di figli, di ritorno a scuola, di Covid-19 e lockdown, ma anche di quello che c’è dietro la nascita di un libro, come per esempio i rifiuti delle case editrici, la voglia di pubblicare il proprio lavoro, il self publishing, ma anche la scelta del titolo o della copertina. Paola Servente (una forza della natura, vi garantisco che non sono mai stata così bene con una persona appena conosciuta) mi ha raccontato dell’emozione che provò quando seppe che la CE voleva pubblicare la sua storia, ma ne avrebbe cambiato il titolo, perché quello che lei aveva pensato non era adatto o meglio non rimandava subito al genere rosa. Quando le ho chiesto della scelta della copertina, mi ha risposto che in cuor suo sperava che la stessa non fosse rosa e con i cuoricini…e invece la sua cover è proprio rosa e con cuoricini, ma a lei piace tanto! La ragazza (Veronica Regis) vicino a me le ha chiesto invece come si decidono i tempi di pubblicazione, specie nel caso di una serie. Paola ha risposto che i tempi sono scelte editoriali nelle quali l’autore/l’autrice non c’entra, dipendono da tanti fattori, ma ci ha anche detto che il secondo suo libro è già pronto e sta già scrivendo anche il terzo. Ha confidato che durante il lockdown è riuscita a scrivere molto. Mi ha talmente conquistata che la prima cosa che ho fatto domenica è stata acquistare il suo romanzo…

L’incontro con le autrici della domenica mattina è stato l’altro momento emozionante. Finalmente ho conosciuto Lea, con la quale mi sono seduta a chiacchierare. Andando a Firenze in treno, avevo terminato il suo romanzo Mai una gioia e quindi le ho detto che mi era piaciuto, che ho apprezzato la protagonista Cristina, nella quale mi sono ritrovata molto, e che avevo gradito il finale (non dico altro, perché tra qualche giorno pubblicherò la recensione completa). Mi ha messo al corrente anche della bella novità, ovvero che una grande casa editrice ha preso il suo libro e che quindi presto uscirà con la nuova etichetta e non più self. Le ho chiesto cosa cambierà nella nuova edizione e mi ha risposto che qualcosa sarà rieditato, soprattutto verranno ampliate alcune descrizioni e alcuni dialoghi, per rendere meglio l’idea di come si muovano e interagiscano gli attori i protagonisti della storia. Ho rivisto Felicia, e che dire, lei mi piace, mi sta proprio simpatica a pelle. Appena esce con un nuovo romanzo, io lo leggo. Scherzando, ha detto che dovrebbe darmi una spilletta come migliore fan. Non lo nego, lei e Cassandra Rocca per me sono il top (peccato non ci fosse anche Cassandra…). E poi, come mio solito, ne ho fatta una delle mie… Sara Gazzini, Tutte le volte che ho detto ti amo, stava per lasciare l’incontro e io l’ho bloccata per avere l’autografo. Il suo libro mi aveva fatto tanto divertire che non potevo perdermela… L’ho praticamente rincorsa, dicendole proprio: “Non puoi andar via, prima mi devi firmare il mio Reading Journal!”… e poi bellissimo è stato rivedere Raffaella Velonero Poggi. Come al solito, nonostante le mascherine, lei mi ha riconosciuta. Questo mi ha fatto davvero molto piacere. È tanto che non la leggo, dovrei riprendere qualche suo romanzo e prometto che lo farò. Il suo sorriso, nonostante la mascherina, mi piace proprio. Ho poi conosciuto Naike Ror! Non ho letto nulla di suo, ma Dolcissima (Le mie ossessioni librose) per mesi mi ha tempestato di messaggi del tipo: “Devi leggere Naike Ror.” oppure “A Firenze c’è Naike Ror, devi andare a parlarci!” e anche “Ricordati di passare da Naike Ror!”. Potevo non accontentare la mia amichetta? Sono quindi andata a parlare con Naike Ror e ho scoperto che è una persona meravigliosa (e quindi ho deciso di leggere anche lei… morirò con una lista infinita di libri da leggere!).

Un altro bellissimo momento è stato il pranzo… questo per me è stato un bonus track! Stavamo chiacchierando e Virginia mi ha chiesto se avevo piacere di pranzare con le altre. Avevo piacere? Un sogno realizzato! E così siamo rimaste in poche, ma buone, a pranzare in una “osteria” deliziosa, con un cameriere che era simpaticissimo! Il pranzo più bello cui abbia mai partecipato. Ho avuto modo di conoscere meglio Alessandra e in questa occasione, parlando in modo sereno e divertito, ho apprezzato ancora di più Naike Ror. Abbiamo parlato delle critiche mono-stella (temine che ci ha fatto morire dalle risate) su Amazon e di come gli autori in generale reagiscano alle recensioni. Naike diceva che nel momento in cui pubblichi un romanzo non lo puoi più considerare solo tuo e quindi devi accettare che potrebbe non piacere. Molto dipende dal gusto del lettore. Era talmente bello stare insieme che, finito di pranzare, siamo comunque rimaste a chiacchierare…

Alla fine abbiamo dovuto salutarci per via del fatto che stava arrivando il momento della partenza…

Soddisfatta e felice di questo fine settimana, sono tornata a casa arricchita. Ho conosciuto persone meravigliose, ho riabbracciato persone che stimo e apprezzo e ho passato due giorni ricchi di emozioni e risate. Grazie Sara di aver insistito per farmi venire e di essere stata un’ospite eccellente e ineccepibile, grazie a Virginia per aver condiviso con me le passeggiate per Firenze (anche a mezzanotte), grazie a tutte le persone che ho conosciuto e con le quali ho chiacchierato amabilmente. Non mi resta che dire: al prossimo anno!

Commenti

  1. Ciao! Deve essere stata un'esperienza bellissima! :)

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    1. è stato un fine settimana meraviglioso, sono tornata a casa emotivamente e affettivamente arricchita

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  2. queste per noi lettori sono esperienze uniche e bellisime

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