Review Tour: La musica che fai di Giacomo Assennato


Con oggi partecipo al Review Tour per questo romanzo self. Ringrazio quindi Simo Simis (Il mondo di Simis) per avermi coinvolta in questa iniziativa. Ringrazio anche l’autore per avermi omaggiata della copia digitale del romanzo.

Titolo: La musica che fai

Autore: Giacomo Assennato

Pagine: 210

Editore: Self Publishing

Data di uscita: 15 settembre 2020

La vita non è stata clemente con Mattia che, dall’età di ventiquattro anni, deve occuparsi del suo problematico fratellino. L’impegno è enorme e a volte lo schiaccia, impedendogli di vivere come farebbe un ragazzo della sua età. L’unica cosa che ha è il suo lavoro di editor e traduttore che riesce a svolgere quando il fratello è al centro di sostegno. Un improvviso incarico importante cambierà tutta la sua vita. Alessandro è un attore internazionalmente famoso che decide di divulgare la propria biografia. Non essendo in grado di scriverla si rivolge a una casa editrice in cerca di un ghostwriter che dovrà assicurare assoluta segretezza fino al giorno della pubblicazione. Due persone che vivono nascoste, due persone smarrite che si incontrano, entrambe a un punto di svolta delle proprie vite


La musica che fai è un romanzo Male to Male M/M, ma, se al posto di Mattia avessimo scritto Marta, avremmo avuto un romanzo rosa classico. Ci sono tutti gli ingredienti del romance e poco interessa che la storia sia di tipo omosessuale. Nel racconto infatti troviamo il giovane ragazzo che ha avuto una vita difficile, la controparte che invece è un uomo di successo con qualche segreto oscuro, il colpo di fulmine, la storia che esce alla luce del sole e il lieto fine.

Tutto questo per dire che il romanzo è carino, ma non mi ha lasciato niente di più. Solitamente Giacomo Assennato è sempre riuscito a emozionarmi, questa volta invece non mi sono sentita pienamente coinvolta. Ho letto il racconto in modo distaccato, senza avvertire le emozioni di questi due ragazzi.

Questo a livello emozionale, mentre stilisticamente parlando posso dire che è un bel romanzo, scritto molto bene e fluido. Scorre via veloce e la storia è ben articolata.

Con la delicatezza che contraddistingue la scrittura di Giacomo Assennato, il romanzo ci parla del rapporto con un bambino autistico e anche della scelta di rendere pubblico il proprio orientamento sessuale. Ecco, forse questa è la parte che ho preferito, perché ho avvertito quanto sia stata difficile e impegnativa la scelta di Alessandro di rivelarsi al mondo, un mondo che forse è ancora molto retrogrado su questi argomenti.

Se cercate una storia d’amore dolce e delicata, questo romanzo è fatto apposta per voi. 


Commenti

  1. Grazie Manu per la tua recensione e soprattutto per la tua disponibilità come ai miei eventi <3
    Mi dispiace che il libro non sia riuscito a darti quello che invece a me è piaciuto molto, ma come dico sempre ogni libro trasmette emozioni diverse e ogni opinione personale è giusta se fatta con sincerità, ed io so che tu lo sei sempre. Forse è colpa mia, ti ho presentato il libro come bellissimo :P

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  2. La percezione di un libro cambia da lettore a lettore, anche io come te ho preferito altri scritti di Giacomo e mi ritrovo molto con il tuo pensiero

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    1. A volte forse non è il momento giusto per leggere la storia, io ho amato tanto Dimmi chi sei

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  3. Esattamente come dici e come conferma Chicca di Librintavola, non tutti i libri sono percepiti allo stesso modo e questa è una storia diversa. Il tuo parere è genuino, schietto e dolcemente educato. In realtà che non sia una storia MM non lo condivido. I turbamenti che Mattia racconta di quando era bambino/ragazzo e che l'hanno formato e idem per Ale sono gli ingredienti per una "normale" storia a tema gay (forse è qui il dado: "a tematica gay" è un filone diverso dall'"MM"). Ma credimi, è una recensione così delicata che mi ha fatto piacere e poi che non si possa estasiare sempre e tutti è normalissimo. Grazie davvero.

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    1. Io ho scritto che si avverte poco il fatto che sia M/M non che non lo sia. Anzi, forse la parte che ho preferito è proprio quella del turbamento di Alessandro, che stanco di nascondersi vuole uscire allo scoperto.

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