Recensione: Una cosa divertente che non farò mai più di David Foster Wallace
Autore: David Foster
Wallace
Titolo: Una cosa divertente che non farò mai più
Editore: Minimum Fax
Data di pubblicazione: 14 dicembre 2010
Pagine: 137
Un capolavoro di comicità e virtuosismo
stilistico con cui i lettori italiani hanno conosciuto il genio letterario di
David Foster Wallace. Commissionatogli inizialmente come articolo per la
prestigiosa rivista Harper's, questo reportage narrativo da una crociera
extralusso ai Caraibi - iniziato sulla stessa nave che lo ospitava e cresciuto
a dismisura dopo innumerevoli revisioni - è ormai diventato un classico
dell'umorismo postmoderno e al tempo stesso una satira spietata sull'opulenza e
il divertimento di massa della società americana contemporanea.
Credo di aver coltivato troppe aspettative su
questo autore. Forse perché tutti coloro che me ne avevano parlato lo avevano
descritto come una penna brillante, divertente e molto piacevole.
La cosa che forse me lo ha fatto apprezzare
tanto è stata la lettura di Giuseppe Battiston, che ha saputo rendere bene il
tono di satira di questo volumetto.
Probabilmente io potrei essere uno dei
personaggi descritti dall’autore, a me le crociere piacciono, proprio per la
loro opulenza ostentata che David Foster Wallace mette tanto in ridicolo.
Se consideriamo questo volume come un
monologo satirico (in questo mi ha aiutato proprio la lettura di Battiston),
allora sì, il libro vale la pena di essere letto. Personalmente non mi
aspettavo un reportage così “esagerato” in alcune considerazioni, ma qualcosa
di diverso. Le parti che ho apprezzato di più sono forse le note a piè di
pagina, come la descrizione dei suoi compagni di tavolo al ristorante.
Non sapevo cosa aspettarmi da questa lettura,
è stata una scelta dettata dal fatto che con il club del libro de La Bottèga si
era stabilito di leggere qualcosa di questo autore. Nel dover scegliere il
libro, essendo totalmente all’oscuro di questo autore, ho cercato tra la sua
produzione qualcosa che catturasse la mia attenzione. Così mi sono sentita
attratta da questo volume, perché il titolo mi anticipava che fosse divertente
e perché mi piacerebbe fare una crociera (a dire il vero avrei dovuto farla a
dicembre scorso, ma poi è saltato tutto…), volevo almeno con la fantasia
passeggiare sui ponti di una grande nave extralusso.
Mi sono trovata ad ascoltare (perché ho
sentito l’audiolibro seguendone la lettura sul mio kobo) un monologo divertente,
ma a tratti troppo esagerato.
Con questa lettura partecipo alla rubrica Ci provo con…, infatti questo è il primo libro che leggo di questo autore.
Io questo non sono riuscita a leggerlo un inizio troppo didascalico, però ho letto "Questa è l'acqua" ed alcuni dei racconti mi sono piaciuti un sacco sopratutto il discorso fatto nel 2008 inserito come brano finale. Di sicuro Wallace rimane un autore ostico di non semplice lettura. Bella recensione.
RispondiEliminaNon conosco l'autore né mi ha particolarmente attirata questo libro in particolare...
RispondiEliminaPensa che le note a pié di pagina che a te sono piaciute io generalmente le odio proprio. Alla luce di ciò non credo che lo segnerò
Sarà che ti sei sentita un po’ troppo colpita?😉😛
RispondiEliminaNel senso che sono un po' come quelle persone che ha incontrato lui? Non saprei sinceramente, io mi sono divertita e anche molto l'unica volta che sono andata in crociera. Spero di riuscire a farne un'altra, ma non so se ci riuscirò
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