Recensione: L’Odissea spiegata male di Francesco Muzzopappa
Autore: Francesco Muzzopappa
Titolo: L’Odissea spiegata male
Editore: DeAgostini
Data di pubblicazione: 20 febbraio 2024
Pagine: 288
"Vale la pena che un bambino impari
piangendo quello che può imparare ridendo?" (Gianni Rodari). A 3000 anni
dalla versione di Omero (anno più, anno meno), la storia più epica mai
raccontata, tramandata all'inizio per via orale - come lo sciroppo per la tosse!
- viene "spiegata male", ma in realtà riscritta benissimo, da
Francesco Muzzopappa. Il viaggio di Ulisse viene cantato dall'inizio alla fine,
ma, come negli altri titoli della collana, con molti bivi e deviazioni,
attraverso un testo pensato per una lettura a più livelli capace di conquistare
i ragazzi come gli insegnanti. All'interno, anche enigmi da risolvere,
intermezzi divertenti e utili specchietti che approfondiscono temi e
personaggi, senza dimenticare le vignette di Daw.
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Durante le vacanze dell’ultimo Natale (2023)
ho studiato con una mia ex alunna l’Odissea, così come presentata dalla sua
antologia di prima liceo scientifico. Tornati a scuola, la prof. ha assegnato
come lettura Itaca per sempre di
Luigi Malerba, che io ho letto proprio con la mia ex alunna e da quella lettura
ho ripreso la rubrica “Lettura con il
figlio” (qui). Ora, dopo queste premesse, potevo lasciar passare sotto
silenzio questo libro game? Oltretutto ricordo che è stato pubblicato proprio
qualche giorno dopo che Melania e io avevamo terminato la lettura del libro di
Malerba.
Quando un libro chiama, bisogna rispondere!
Questo è il quarto libro che leggo della
serie “spiegati male”. Non so più che dire: Muzzopappa è geniale!
L’ho già fatto in privato, ma qui rinnovo il
mio GRAZIE all’autore che ha speso tante energie su questo lavoro, energie che
lo hanno distolto dai suoi amati videogiochi (ringraziamento espressamente
richiesto dall’autore a pag. 2 del volume).
Sono convinta che, se affiancassimo questa
lettura a quella classica presente nei libri di antologia, le studentesse e gli
studenti si appassionerebbero molto di più alle grandi opere, perché, se è vero
che Muzzopappa mette Ulisse nella fiaba di Pinocchio e di Cappuccetto Rosso, è
anche vero che racconta la storia in modo divertente, accattivante e senza
errori. Chiaramente sono presentati alcuni episodi salienti, ma sono tutti corretti,
soprattutto perché c’è SPECCHIETTA che puntualizza. Sì, stavolta c’è
Specchietta e non Specchietto, perché anche Muzzopappa ci tiene alla parità di
genere. Anzi, poiché nell’Odissea le donne non fanno una bella figura,
Specchietta pone l’attenzione anche sulla diversa condizione della donna al
tempo di Ulisse rispetto al nostro.
Chiaramente la storia raccontata è la
versione “barzelletta” del Poema, ci sono commistioni con le fiabe e con gli
anime, i Proci diventano dei procioni, ci sono incursioni nel mondo di Harry
Potter e chi più ne ha più ne metta, ma vi posso garantire che è un libro
veramente ben fatto.
Come sempre, devi saltare da una pagina
all’altra, perché la storia di Ulisse spesso viene mischiata con cose che non
c’entrano, ma questo è il bello dei libri game. Spesso ci sono giochini per
scoprire qualcosa e poi ci sono le vignette di Daw.
Come per gli altri volumi, non posso che dire
che è un libro divertente, giocoso, a tratti irriverente, ma che tra una risata
e l’altra dice un sacco di cose vere e interessanti. La narrazione è quella a
cui Muzzopappa ci ha sempre abituati, coinvolgente e piacevolissima. Bellissime
le illustrazioni.
Assolutamente da leggere!
Su questo stile sono stati pubblicati:
- L’inferno spiegato male (recensione)
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- I promessi sposi spiegati male (recensione)
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