Review Party: L’amore è sempre in ritardo di Anna Premoli


Oggi ho il piacere di parlarvi di una lettura in anteprima, cosa emozionantissima! Quindi, prima di parlare del libro, ringrazio la CE Newton Compton per avermi permesso di partecipare a questa iniziativa e per avermi omaggiata della copia digitale.




Autore: Anna Premoli

Titolo: L’amore è sempre in ritardo

Editore: Newton Compton editori

Data di pubblicazione: 27 settembre 2018

Pagine: 320

Le prime cotte sono di solito un dolce ricordo, capace di far sorridere. Non per Alexandra Tyler: il suo primo amore è stato Norman Morrison, il migliore amico di suo fratello Aidan, che l'ha rifiutata senza tante cerimonie dopo che lei ha trascorso l'adolescenza a comporre per lui terribili lettere d'amore in rima. Ogni volta che lo vede non riesce a trattenere una smorfia. Eppure, in genere è una donna controllata... Sta finendo il dottorato in Geologia alla Columbia e si dà da fare per cercare l'uomo giusto, dopo Norman. Peccato che i suoi incontri siano uno peggiore dell'altro. Proprio quando ha deciso di prendersi una sacrosanta pausa dal complicato mondo degli appuntamenti, Norman, stufo di pranzi tesi in casa Tyler, le propone di lasciarsi i vecchi battibecchi alle spalle e provare a comportarsi in modo almeno amichevole, dato il loro comune legame con Aidan. Alex accetta: trattarlo in modo cordiale non dovrebbe essere poi così difficile... O almeno, questo è ciò che crede!


L’amore è sempre in ritardo è il nuovo romanzo di Anna Premoli. È autoconclusivo, ma prende il via da È solo una storia d’amore. Infatti i protagonisti di questa storia sono Norman e Alexandra, rispettivamente l’agente letterario e la sorella di Aidan, protagonista del libro sopracitato. Benché gli attori dei due romanzi (tre, se consideriamo che tocca, sebbene in modo marginale, anche Non ho tempo per amarti) siano gli stessi, quest’ultimo lavoro della Premoli può essere letto anche da solo.


Il filo conduttore è la storia d’amore tra Alexandra e Norman, un amore che ha origini lontane nel tempo. Sì, perché Alex si innamora di Norman quando era poco più che una bambina di nove anni, mentre lui era uno studente universitario di quasi diciotto anni. Ma si sa, il primo amore non si scorda mai. C’è solo una cosa che ostacola il loro amore: le paure di Norman. Paure che diventano quasi paranoiche.

Ho apprezzato questa storia, l’ho sentita molto vera. È un racconto pieno di contraddizioni, di passi falsi, di prese di posizione e a volte di azioni coraggiose, è proprio come la vita reale. Ci sono chiaramente episodi che rasentano il surreale, ma ho trovato Alex molto credibile. È perdutamente innamorata, ma si sente rifiutata e reagisce esattamente come avrei reagito io, con un po’ di sarcasmo in più. Cerca rifugio nell’odiare Norman, anche se proprio non le riesce. Norman ha tante paure, ha la scusa dell’età, vede ancora Alex come la sorellina del suo amico, ma se ne sente attratto. Eppure ha il terrore di ammetterlo, fondamentalmente perché ha paura del futuro. E da bravo agente si rifugia nelle citazioni letterarie e nel passato (soprattutto nell’abbigliamento vintage). Norman ha paura di osare.

Anche questo racconto è ambientato a New York, con puntate in Nepal e in Colorado. La parte che mi è piaciuta molto è proprio quella che si svolge in Colorado.

Lo stile narrativo è fluido e coinvolgente, come lo sono sempre i romanzi della Premoli. Anche in questo ci sono momenti divertenti e brillanti. Ci sono bei passi riflessivi, che ti fanno tornare in mente anche le prime pene d’amore (che tutti abbiamo passato), si vivono le incertezze e i dubbi. Si avverte anche la determinazione e la voglia di voltare pagina.

Sicuramente, anche in questo caso, la Premoli ha scritto una bellissima storia d’amore, originale e non banale. Personalmente, pur avendola amata tantissimo, l’ho trovata leggermente meno coinvolgente delle altre.





È un bel libro da leggere, magari come suggerisce la bellissima copertina, avvolti in una calda coperta vicino al caminetto e con una buona cioccolata calda. È una storia adatta a tutte, sia alle donne mature che avranno modo di ricordare il primo amore, sia alle giovani ragazze che sognano di incontrare il principe azzurro… Termino con una frase pronunciata da Audrey (la scrittrice di erotici amica di Laurel, la fidanzata di Aidan)…

Audrey sospira e alza gli occhi al cielo. «È tutta colpa vostra», accusa Julie e Laurel con la mano. «Vostra e delle ridicole romanticherie che raccontate. Illudete la gente che l’amore eterno possa esistere. Come fate a dormire la notte pensando alle generazioni di ragazzine che cresceranno convinte che sia sano e giusto rimanere incatenate al primo amore?».



Prima di lasciarvi vi invito a guardare anche altri blog, perché in questi giorni molti partecipano a questo RP. Di seguito riporto i vari link:

26 settembre:



Silvia Devitofrancesco www.ragazzainrosso.wordpress.com








27 settembre:







Lydia G. Stark www.divoratoridilibri.blogspot.it   



28 settembre:



Mariarosaria Palmentieri www.librintavola.altervista.org



Cinzia La Commare www.trattorosa.it


Ughetta SaffronHarem's Book Iaculli www.haremsbook.com



Ultima cosa prima di salutarvi… Io amo da impazzire questa autrice, che è molto presente nella mia libreria. È una donna meravigliosa, sorridente e gentilissima. Si ferma sempre a parlare con le lettrici; ho avuto modo di incontrarla due volte e in entrambe le occasioni è stata un’emozione. Se avete piacere di incontrarla e di parlare con lei, la troverete al #RARE19Roma il 28 settembre 2019.

Le immagini che ho usato sono state fornite dalla CE. Ho avuto anche la possibilità di inserire le citazioni da me scelte nella cornice-tag creata dalla Newton Compton. #prodottofornitoda Newton Compton editori #postspondorizzato #adv


Commenti

  1. Manuela che bellissima recensione che hai scritto. Mi ritrovo molto nelle tue parole. Ho amato tanto questi due personaggi e sono felice di essere riuscita a leggere la loro storia.

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  2. Concordo, la parte che si svolge in Colorado è la più bella!

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  3. Devo assolutamente recuperare i due che mi mancano.

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