Recensione: Viola e il Blu di Matteo Bussola

Autore: Matteo Bussola

Titolo: Viola e il Blu

Editore: Salani editore

Data di pubblicazione: 25 marzo 2021

Pagine: 144

Questa è la storia di Viola, una bambina che gioca a calcio, sfreccia in monopattino e ama vestirsi di Blu. Viola i colori li scrive tutti con la maiuscola, perché per lei sono proprio come le persone: ciascuno è unico. Ma non tutti sono d'accordo con lei, specialmente gli adulti. Tanti pensano che esistano cose 'da maschi' e cose 'da femmine', ma Viola questo fatto non l'ha mai capito bene. Così un giorno decide di chiedere al suo papà, che di lavoro fa il pittore e di colori se ne intende. È maggio, un venerdì pomeriggio, il cielo è azzurrissimo e macchiato di nuvole bianche, il papà è in giardino che cura le genziane. Le genziane hanno un nome da femmine, eppure fanno i fiori Blu. Però ai fiori, per fortuna, nessuno dice niente. Non è come con le persone, pensa Viola. Un fiore va bene a tutti così com'è... In questa storia, ispirata dalle conversazioni con le sue figlie, Matteo Bussola indaga gli stereotipi di genere attraverso gli occhi di Viola, una bambina che sa già molto bene chi è e cosa vuole diventare. Un racconto per tutti, che celebra la forza della diversità e l'importanza di crescere nella bellezza e nel rispetto delle sfaccettature che la vita ci propone. Una storia dedicata a tutti quelli che vogliono dipingere la propria vita con i colori che preferiscono.


Credo di aver letto uno dei più bei libri per ragazzi di questi ultimi tempi. Matteo Bussola, raccontando le curiosità e i dubbi di Viola, ci parla di etichette sociali, stereotipi, identità di genere. Soprattutto riesce a parlare di queste tematiche con semplicità, delicatezza, in modo emozionante e ricco di sentimento, utilizzando un linguaggio alla portata dei bambini.

Il romanzo di Bussola è rivolto ai ragazzi e cerca di spiegare a loro il valore della diversità.

Ho amato Viola, una bimba di otto anni che non accetta tutto in silenzio. Ha bisogno di capire e non si vergogna di fare domande che molti riterrebbero “scomode”. Vuole sapere perché a lei, che è una bambina, deve piacere il rosa. Viola non ama il rosa, preferisce il blu. Ecco, forse l’ho amata proprio per questa sua predilezione, perché anche io ho una sorta di “odio” per il rosa e preferisco di gran lunga il blu in tutte le sue sfumature. Mia mamma ricorda perfettamente i miei pianti perché volevo a tutti i costi la pizza blu! Viola ama tutti i colori, secondo lei sono tutti unici e non capisce perché le femmine dovrebbero amare solo il rosa e i maschietti solo il blu.

Bellissimo è il rapporto con il papà, che non si vergogna di mostrare l’affetto che prova verso la figlia e di passare il tempo con lei. Un papà che sa capire quando è il momento di mollare tutto e di dedicare la massima attenzione alla propria bambina.

Un romanzo davvero bello, ben scritto, adatto alla fascia di età a cui è rivolto. Ero molto curiosa di leggerlo fin da quando avevo partecipato alla presentazione del libro al SalTO nell’ottobre del 2021. Ero rimasta affascinata da come Matteo Bussola aveva presentato la storia di Viola e avevo deciso di leggerlo (qui l’articolo). Ho impiegato un po’ di tempo prima di prendere in mano questo libro, ma sono davvero felice di averlo fatto.

Consiglio con il cuore la lettura di Viola e il Blu ai bambini, magari discutendone con i propri genitori. Sarebbe un’ottima lettura da fare in classe per parlare con loro di etichette e stereotipi.






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