Recensione: Una mente assassina di Angela Marsons
Autore: Angela Marsons
Titolo: Una mente assassina
Editore: Newton Compton editori
Data di pubblicazione: 10 gennaio 2025
Pagine: 384
Quando la detective Kim Stone viene chiamata
a casa di Samantha Brown, trova la giovane donna distesa sul letto con la gola
tagliata e un coltello in mano. Senza segni di effrazione o lotta, Kim
classifica la sua morte come un tragico suicidio. Ma una visita ai genitori di
Samantha fa scattare in Kim dei segnali d'allarme: è sicura che non le stiano
dicendo tutta la verità. Grazie a un dettaglio nascosto in una fotografia, la
detective si rende conto di aver commesso un gigantesco errore. Samantha non si
è tolta la vita, è stata assassinata. Quando in un lago della zona viene
trovato il corpo di un giovane, anche lui con la gola tagliata, Kim capisce che
c'è un collegamento tra questa nuova vittima e Samantha. In comune hanno un
soggiorno a Unity Farm, un ritiro per persone che vogliono abbracciare uno
stile di vita alternativo. Sotto la facciata accogliente del luogo, la
detective e la sua squadra scoprono una comunità sinistra che si nutre delle
vulnerabilità emotive dei suoi adepti. Kim sa che mandare uno dei suoi agenti
sotto copertura alla Unity Farm è rischioso, ma sa anche che è l'unica
possibilità per catturare l'assassino prima che un'altra vita venga
spezzata... Una comunità apparentemente
pacifica dentro cui si annidano il male e un assassino spietato. Un nuovo caso
per la detective Kim Stone.
Torno a un genere che mi appassiona molto, il
thriller, e ci torno con una delle autrici che più riescono ad appassionarmi,
Angela Marsons.
Apro subito ringraziando la CE per avermi
omaggiato della copia digitale del romanzo, consentendomi una lettura in
anteprima.
Questo è il numero 12 della serie del
Detective Ispettore Kim Stone.
L’episodio, ormai ne parlo come fosse una
delle mie serie tv crime preferite (questa infatti è la sensazione che provo
quando leggo le avventure di Kim e della sua squadra), parte dopo la conclusione
del romanzo precedente. Penn è entrato a far parte della squadra a pieno titolo
e ha ormai instaurato con tutti un ottimo legame. Bryant (che rimane il mio
preferito insieme a Kim) ha fatto seccare Betty, anche se lo nega strenuamente.
Stacey sta per sposarsi con la sua compagna e troviamo Trilly nuovamente come
aiuto alla squadra. Kim è sempre lei, burbera, asociale, poco incline ai
convenevoli… ma dal cuore tenero e soprattutto molto legata alla sua unità
(anche se ancora fatica ad ammetterlo a se stessa).
Ogni volta che torniamo a incontrare la
squadra aggiungiamo un tassello alla “macro” storia. Abbiamo visto tanti
accadimenti, come la perdita di Dawson, che ancora fa male a tutto il gruppo.
Abbiamo conosciuto qualcosa del passato di Kim, anche se ancora molto rimane
sepolto nel profondo della detective. In questo caso invece andiamo a scoprire
qualcosa del passato di Bryant. Infatti, oltre al caso principale sul quale
tutta la squadra sta lavorando con l’aiuto aggiuntivo di Trilly, se ne aggiunge
uno vecchio del sergente anziano, un caso che lo tormenta, cosa che accade in
tutte le serie tv… arriva il momento del caso che è la “spina nel fianco (nella
coscienza)” di uno dei protagonisti. Questo ci permette di conoscere meglio
Bryant stesso, ma anche il rapporto di fiducia e amicizia” che si è instaurato
tra Kim e il suo secondo.
Il caso principale invece ci porta a indagare
circa le sette. In questo frangente non si tratta di una setta religiosa, ma
comunque di un mondo a parte che plagia le persone che ne entrano a far parte.
Indagando, scopriamo con quale forza i leader di queste comunità riescono ad
entrare nella mente delle persone fragili e quali devastazioni portano nella
vita dei familiari.
Come sempre, le indagini di Kim sono molto
forti e si parla di argomenti attualissimi con riferimenti alla cronaca, il
tutto con tinte molto crude.
Ripeto: per me i gialli di Angela Marsons sono come gli episodi di Law & Order o Criminal Minds. Ecco, in questo caso forse ci avviciniamo di più a Criminal Minds. Vivo le stesse emozioni e sensazioni, anche perché il ritmo della narrazione è incalzante, dovuto anche al fatto che i capitoli sono sempre molto brevi. Ogni capitolo è lo spunto per un nuovo indizio. La bravura dell’autrice sta proprio nel lasciare “nascosti” alcuni indizi, così che tu non riesci ad arrivare alla soluzione del caso e devi aspettare le ultime pagine per capire come tutto vada a posto (come i pezzi di un puzzle).
Assolutamente consigliato, ma solo se avete letto i precedenti, perché altrimenti non si riescono a capire alcune battute e alcuni riferimenti ai casi passati. Non si riesce a comprendere bene il rapporto con Tracy Frost, la giornalista, oppure con Travis, ispettore di un distretto limitrofo. Travis, in modo particolare, è una figura secondaria ma importante nella narrazione generale. Soprattutto non si riesce ad apprezzare il motivo che ha portato Bryant a far seccare la povera Betty!
Io sono completamente conquistata da questa
serie.
La serie D.I. Kim Stone consta di diversi
titoli, alcuni dei quali ancora non usciti in Italia.
1. Silent
Scream - Urla nel silenzio (recensione)
2. Evil Games - Il gioco del male (recensione)
3. Lost Girls - La ragazza scomparsa (recensione)
4. Play Dead – Una morte perfetta (recensione)
5. Blood Lines – Linea di sangue (recensione)
6. Dead Souls – Le verità sepolte (recensione)
7. Broken Bones – Quelli che uccidono (recensione)
8. Dying Truth – Vittime innocenti (recensione)
9. Fatal
Promise – Promessa mortale (recensione)
10. Dead Memories – La memoria dei morti (recensione)
11. Child's Play – La mossa dell’assassino (recensione)
12. Killing
Mind – Una mente assassina
0.5. First
Blood – Il primo cadavere (recensione)
Ringrazio la CE che mi ha omaggiata della copia in digitale.
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