Lettura con il figlio: “Sofia e il mistero delle tabelline” di Nicoletta Grasso

 


Torno con una nuova lettura condivisa con Elisa, alunna che ho appena “lasciato”, perché da oggi (primo giorno di scuola) frequenterà la scuola secondaria di I grado. A fine anno, proprio l’ultimo giorno di scuola, le ho chiesto se le avrebbe fatto piacere riprovare a scrivere una recensione con me. Che ve lo dico a fare, ha risposto entusiasticamente! Le ho fatto presente che questa volta volevo un parere più “tecnico”, perché il romanzo in questione è un libro rivolto ai bambini e vuole avvicinare i giovani lettori alla matematica.

Autore: Nicoletta Grasso

Titolo: Sofia e il mistero delle tabelline

Editore: Fabbri editori

Data di pubblicazione: 15 aprile 2025

Pagine: 96

È trascorso qualche mese da quando Sofia ha conosciuto Ipazia, la bambina venuta dal passato. Grazie a lei, Sofia si è innamorata dei numeri e ha addirittura fondato un club di matematica a scuola. Tutto potrebbe andare a gonfie vele... se non fosse per Enrico, che ultimamente non parla più con nessuno, sparisce in biblioteca per ore e passa un sacco di tempo in spiaggia. Qualcosa bolle in pentola e Sofia è decisa a scoprire cosa. Ovviamente con l'aiuto della matematica!  

 

Un libro, due opinioni. In azzurro il punto di vista di Elisa, in verde il mio.

 

Alcune risposte, se non tutte, potrebbero rappresentare uno spoiler, perché vogliamo analizzare nel dettaglio cosa questa lettura voglia dirci.

 

1.          Ti è piaciuto il libro? Perché?

Il libro mi è piaciuto molto perché ha una storia fantastica, piena di matematica, e secondo me è anche molto utile perché mi ha insegnato dei trucchetti matematici che io prima non sapevo!

Sì, è un modo molto divertente per coinvolgere i giovani lettori. La storia è piacevole e con quel pizzico di mistero che trasforma i ragazzi in piccoli detective. Non guasta il fatto che, oltre alla parte giocosa, troviamo anche “nozioni” spendibili nelle attività scolastiche (e qui chiaramente ha avuto la meglio la mia parte professionale, insomma l’occhio di maestra).

 

2.          C’è una scena, un dialogo, una frase che ti è rimasta in mente?

Non proprio, magari la frase che anche la maestra di matematica diceva sempre e che Sofia ha menzionato: “La matematica è dappertutto.” E ha ragione!

Una frase che ho sottolineato è quella che ripeto ogni giorno ai miei alunni:

«La matematica è dappertutto!» ribatte Sofia.

 

3.          C’è un personaggio nel quale ti sei identificato?

No, non mi sono identificata in nessun personaggio, mi sentivo più la persona che leggeva la storia.

Non sono riuscita a immedesimarmi in nessuno, ma questo non vuol dire che la storia non mi abbia coinvolto. Questa volta il libro mi ha completamente avvolta, perché ho trovato al suo interno tanti spunti per il mio lavoro.

 

4.          A cosa ti ha fatto pensare questa storia?

Mi ha fatto pensare che l’amicizia può essere uno dei legami più forti che possa mai esistere, puoi fare scoperte, puoi giocare e, quando un'amicizia è forte, non riesci a mentire.

A come rendere più coinvolgente l’insegnamento della matematica: soprattutto le tabelline! Sì, perché molte alunne e alunni trovano questo argomento ostico, tanto da iniziare a provare verso la matematica un certo astio. Ecco, io vorrei che nessuna bambina e nessun bambino vedesse la matematica come qualcosa di astruso, ma come qualcosa di affascinante. Questo credo sia il messaggio del romanzo.

 

5.          Ti è sembrato di sentirti dentro la storia?

No, come ho detto prima mi sentivo più la persona che leggeva la storia.

Sentirmi dentro la storia… No, non proprio, però l’ho sentita mia. Ho trovato in questa storia tanti spunti per le mie lezioni e anche tante attività aggiuntive, grazie alle risorse condivise tramite qr-code dall’autrice.

 

6.          Che emozioni ti ha fatto provare la lettura?

Mi ha fatto provare tante emozioni, ma la principale è stato l'entusiasmo, perché mi chiedevo sempre che cosa sarebbe successo dopo. Soprattutto quando aprono la porta con la teca vuota o quando Sofia va a cercare Enrico nel labirinto sotterraneo.

Mi sono divertita, anche se devo ammettere di averlo letto più con l’intento di poterlo rendere strumento didattico che per diletto.

 

7.          Secondo te, come si è sentito/cosa ha provato il protagonista?

Secondo me la protagonista, Sofia, ha provato rabbia quando Enrico le ha mentito, felicità quando è venuta Ipazia e quando sono arrivate a Castel dell’Ovo, paura quando è andata a cercare Enrico nel labirinto sotterraneo e quando erano dispersi nel labirinto.

In realtà i protagonisti sono tre e forse tutti erano curiosi per motivi diversi. Credo anche che tutti e tre abbiano sentito la nostalgia dovuta alla “lontananza”. Sono però certa che in realtà essi abbiano provato gioia soprattutto nello stare insieme e nel cercare insieme la risoluzione al mistero dell’uovo.

 

8.          Cosa ti ha fatto capire questa storia?

Mi ha fatto capire che la matematica può aiutarti in tantissime situazioni e tutto è più facile se sei in buona compagnia.

Che possiamo rendere bella e divertente la matematica… Va beh, questo io già lo sapevo, altrimenti non avrei mai scelto di insegnare matematica alla scuola primaria! Altra cosa che questa storia mi ha fatto capire è l’importanza di vivere bene l’amicizia senza segreti e/o gelosie.

 

9.          Ti ricorda qualcosa che tu hai vissuto?

No, non mi ha ricordato niente che ho vissuto.

No, perché è una storia ricca di elementi fantastici.

 

10.       Ti ha fatto venire in mente altre storie, canzoni o film?

No, non in particolare.

Non mi sono venute in mente altre storie, ma sicuramente ho trovato spunti e attività utili.

 

11.       Come hai trovato lo stile dello/della scrittore/scrittrice?

Il suo è uno stile unico, perché ha scritto in modo coinvolgente. Dopo aver finito di leggere un capitolo, ti chiedi subito cosa succederà nel prossimo paragrafo. Il suo stile mi è piaciuto molto.

Avevo già letto una storia di Nicoletta Grasso, questo infatti è il secondo libro con protagoniste Sofia e Ipazia. Come per la precedente avventura, ho trovato lo stile fresco e piacevole, adattissimo a un pubblico di bambini.

 

12.       Ti è piaciuto il finale?

Sì, il finale mi è piaciuto molto, soprattutto quando vedono la sirena Partenope e parlano con lei. È un finale particolare, bello e mi è piaciuto un sacco.

Sì, soprattutto perché lascia aperto lo spiraglio per una nuova avventura.

 

13.       Come racconteresti questo libro ad un amico?

Un viaggio nella matematica pieno di enigmi da risolvere, pieno di trucchi matematici, e una storia fantastica! È un libro matemagico!

Questa è difficile. Forse racconterei alle mie colleghe che questo romanzo può essere utilizzato in classe come lettura comune. Ha i capitoli molto lunghi e questo per me è un problema se vogliamo leggere in classe la storia, ma possiamo scegliere dei punti dove interrompere la narrazione e provare a integrare l’attività con proposte didattiche laboratoriali e coinvolgenti. Il volume è corredato di tanti suggerimenti.

 

14.       Quale aggettivo descrive meglio il libro?

Matemagico.

Divertente.

 

15.       Quante stelline gli dai?

Quattro stelline.

Cinque stelline.

 

Mi è piaciuto molto vedere come Elisa ha affrontato anche questa lettura. E devo ammettere che è stata molto attenta e ha evidenziato la parte più avventurosa e magica della storia, che a me invece aveva colpito di meno. Però entrambe abbiamo apprezzato il fatto di far diventare la Matematica qualcosa di divertente e coinvolgente. Leggere l’entusiasmo di Elisa però è la riprova che questo romanzo è coinvolgente per bambine e bambini e quindi un ottimo gancio per attirare la loro attenzione in classe e rendere l’apprendimento della matematica un po’ magico. Non mi resta che concludere con il commento che mi ha messo in calce Elisa: Leggetelo!!!

con la collaborazione di Elisa


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