Il calamaro gigante di Fabio Genovesi: un viaggio sbilenco tra storie, mare e curiosità

Autore: Fabio Genovesi

Titolo: Il calamaro gigante

Editore: Feltrinelli

Data di pubblicazione: 6 maggio 2021

Pagine: 144

Del mare non sappiamo nulla, però ci illudiamo del contrario: passiamo una giornata in spiaggia e pensiamo di guardare il mare, invece vediamo solo "la sua buccia, la sua pelle salata e luccicante". Forse perché appena sotto, e poi giù fino agli abissi, c'è una vita così diversa e strabiliante da sembrarci assurda, impossibile. Come per secoli è sembrata impossibile l'esistenza del calamaro gigante, il mostro marino che ha mosso alla sua ricerca gli esploratori più diversi. Come il sacerdote Francesco Negri, che nel 1663 a quarant'anni compiuti parte da Ravenna per la Scandinavia misteriosa, diventando il primo viaggiatore a raggiungere Capo Nord. O come il capitano Bouyer dell'Alecton (a cui si ispirerà Jules Verne per scrivere "Ventimila leghe sotto i mari"), che mentre naviga verso la Guyana nota all'orizzonte qualcosa di inaudito: è la prima testimonianza del calamaro gigante, dei suoi occhi enormi e intelligenti, dei tentacoli come terribili serpenti marini avvinghiati alla nave. Ma nessuno gli crederà. Sono pochi infatti gli scienziati che ascoltano le parole degli uomini di mare – naviganti, pescatori, indigeni... –, i più le credono bugie da marinai o allucinazioni collettive: quel che hanno visto contraddice tutte le teorie che abbiamo scritto finora e quindi non l'hanno visto. Fabio Genovesi racconta la vera storia di questo impossibile, del calamaro gigante e di chi lo ha cercato a dispetto di tutto, insieme a mille altre storie che come tentacoli si stendono dall'oceano a casa nostra. Ricordandoci che viviamo su un pianeta dove esistono ancora i dinosauri, come il celacanto, o animali come gli scorpioni che sono identici e perfetti da quattrocento milioni di anni, invitandoci così a credere nell'incredibile e a inseguire i nostri sogni fino a territori inesplorati. E lo fa mescolando le vite di questi esploratori stravaganti e scienziati irregolari – tra cui la pioniera Mary Anning, "colei che da sola ha cambiato la storia della Terra", e del suo cagnolino Tray –, alla storia privata di sua nonna Giuseppina, che a cena parlava con il marito morto da anni, della compagna delle medie che un giorno smette di camminare per non pestare le formiche, della bambina nata per un appuntamento mancato in gelateria. Ne emerge un pianeta che sembra una grande follia, ma, se smettiamo di sfruttarlo e avvelenarlo, se smettiamo di considerarci un gradino sopra e capiamo di essere mescolati al tutto della Natura, ecco che diventiamo anche noi parte di questo clamoroso, smisurato prodigio, mentre su queste pagine navighiamo alla sorprendente, divertente, commovente scoperta delle meraviglie del mondo e quindi di noi stessi.

 

Un calamaro gigante, una raccolta di storie e un viaggio tra risate, ricordi e riflessioni sulla natura.

Oggi vi presento la mia opinione sul romanzo di Fabio Genovesi, Il calamaro gigante. È un romanzo di qualche anno fa: ero andata alla presentazione durante la rassegna estiva Velletri libri (che ho raccontato in un altro post) e subito dopo lo avevo preso con l’intenzione di leggerlo. Poi, come spesso accade — soprattutto con gli e-book — è rimasto nella mia enorme Pila della vergogna.

Complice una sfida di lettura cui sto partecipando, però, è finalmente arrivato il suo momento! L’obiettivo era: “Leggi un libro che un altro partecipante alla sfida sconsiglia.” Nella lista dei vari “sconsigli” ho trovato titoli che avevo in attesa, libri che avevo già letto e amato… e poi c’era lui. Perfetto! Sono andata a leggere la motivazione e l’altra lettrice aveva scritto:

“Non l’ho capito, mi sono annoiata, non so se l’autore volesse fare un mini trattato storico-scientifico o un racconto d’infanzia.”

E da qui voglio partire.

“Non l’ho capito.”
Io invece sì, l’ho capito. Però bisogna ammettere che il fine ultimo della lettura resta poco chiaro. Solo nell’ultimo capitolo si intuisce il senso di questo viaggio “sbilenco”, come lo definisce lo stesso autore.

“Mi sono annoiata.”
Io no, anzi! Mi sono divertita. Oltre a leggerlo su e-reader, l’ho ascoltato anche su Audible, letto proprio dall’autore. Sarà la cadenza toscana, sarà lo spirito goliardico, sarà che mi tornava in mente la sera della presentazione… ma ho riso tanto!

“Non so se l’autore volesse fare un mini trattato storico-scientifico o un racconto d’infanzia.”
Qui devo darle ragione: l’intento dell’autore non è del tutto chiaro. Non si capisce bene quale messaggio ultimo voglia lasciare. Più che un racconto, infatti, mi è sembrata una raccolta di racconti. Certo, la cornice è quella dei ricordi d’infanzia dell’autore, ma ogni capitolo ha vita propria, come se fosse una riflessione personale che prende spunto da un episodio — il primo giorno di scuola, un ricordo d’estate — e poi si apre a digressioni libere. Tutto è però tenuto insieme da un filo conduttore: dimostrare che ciò che crediamo impossibile può invece essere reale. E tutto nasce da… un calamaro gigante!

Arrivati alla fine, ci si rende conto di aver attraversato la Storia, scoperto curiosità di biologia marina e approdato a un discorso ambientalista. Nei racconti emerge l’importanza del rispetto per l’ambiente e la capacità di osservare ciò che ci circonda, in primis il mare, affascinante e misterioso.

Nonostante lo stile narrativo sia vivace e ironico, il libro nel complesso risulta un po’ disordinato. I singoli racconti sono interessanti, ma messi insieme finiscono per confondersi e perdersi. Alla fine, mi sono ritrovata con le stesse sensazioni provate in Cadrò, sognando di volare: uno smarrimento piacevole a tratti, ma pur sempre smarrimento.

Posso però dire di essere soddisfatta di questa lettura. Se amate la Storia e le storie, se vi incuriosiscono gli animali e la biologia marina, se il mare vi affascina e se volete conoscere la Natura per imparare a rispettarla sempre di più, allora Il calamaro gigante potrebbe fare al caso vostro.

Insomma, una lettura particolare, che forse disorienta ma che regala anche tante risate, curiosità e riflessioni sul nostro rapporto con la natura.

 


Se volete conoscere le mie prime impressioni su questo libro dopo la presentazione del romanzo da parte di Fabio Genovesi, leggete il mio articolo che racconta l’incontro con Genovesi, tenutosi a Velletri il 26 agosto del 2021 (https://lettureapois.blogspot.com/2021/08/incontro-con-fabio-genovesi.html).

 


Con questa lettura partecipo alla rubrica L’angolo vintage, ideata da Chiara (La lettrice sulle nuvole). Il libro stazionava nel mio ereader tra i libri da leggere dal 2021 e si aggiudica di diritto la sua posizione in questa rubrica che accoglie quei libri che rischiano di passare nel dimenticatoio…

Vi consiglio di passare a leggere i blog dei partecipanti di questo mese per scoprire altri libri…



Commenti