Facciamo quattro chiacchiere #11



Oggi, 2 ottobre (2018), è la

festa dei nonni,

una ricorrenza civile che vuole riconosce l’importanza affettiva e sociale dei nonni. Originariamente la festa era legata ai santi Gioacchino e Anna genitori di Maria (i nonni di Gesù). Solo recentemente, e precisamente dal 2005, la festa è stata fissata nella giornata del 2 ottobre. Questo è il giorno in cui si ricordano gli angeli custodi. In questo nostro mondo moderno, i nonni sono dei veri e propri angeli custodi delle famiglie.

I miei figli hanno la fortuna di avere due nonni speciali. Sì, solo due, perché gli altri due purtroppo non li hanno conosciuti. Io sono convinta che nonno Giuseppe e nonna Isa sarebbero stati dei nonni magnifici, al pari di nonno Antonio e nonna Rita (i miei genitori).

Io, invece, ho avuto la fortuna di conoscere tutti e quattro i miei nonni, che ricordo con affetto. Ho tanti episodi che mi tornano alla mente quando li penso. Anzi spesso anche una piccola cosa mi fa ricordare il tempo passato con loro. Di nonno Rocco ricordo meno, ma impresse nella mia mente sono le giornate in cui andavamo in campagna con lui. Lui ci preparava la merenda e ce la legava ad una canna dentro un fazzoletto, poi in fila indiana ci recavamo all’orto. Lui curava le piante e il raccolto, noi correvamo tra i pomodori e giocavamo con gli attrezzi. Poi a sera si tornava a casa. La nonna Amalia ci accoglieva con la cena. Di solito preparava la minestra con la pasta fresca fatta in casa da lei ogni giorno.

Più di tutto, di nonno Rocco e nonna Amalia, ricordo i pranzi domenicali. Noi li andavamo a trovare poco, perché abitavano lontano, ma ogni volta che andavamo era festa grande!!! Ricordo che al pranzo della domenica partecipavano tutti gli zii e tutti i miei cugini, ci trovavamo tutti a casa di nonna.  Quelle sì che erano domeniche fantastiche…

Di nonno Egidio invece ricordo i pomeriggi passati a giocare a carte… e la sua frase, quando era pronto a farci briscola, era “Fermo, poeta, non ti muovere di un passo!”. Quando pronunciava questa frase capivamo che avevamo perso la nostra partita. Mi ricordo anche che mi chiamava “Manuella” e quando gli facevo notare che nel mio nome c’era solo una L, mi rispondeva che due era meglio. Come arrivavamo a casa da lui mi abbracciava e diceva: “Ecco qui la Manuella”. Nonna Pina, invece, l’ho vissuta maggiormente quando ormai ero grande. Ricordo la sua gioia quando le ho fatto abbracciare il mio primo figlio, nonché il suo primo bis-nipote. Era così felice, lo riempiva di baci.

Ora i miei nonnini non ci sono più, ma sono annidati nel mio cuore. Ogni tanto ripenso a loro e mi sento accolta in un caldo abbraccio.

Quindi non mi resta che dire:

Auguri a tutti i nonni!!!

 
Immagine creata da me seguendo un tutorial di Byllina Billy



Commenti

  1. Io sono cresciuta con una nonna che purtroppo mi manca tantissimo ora che non c'è più. Sono delle figure importantissime nella nostra vita!

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  2. Come Dolci anche io cresciuta molto vicina a mia nonna materna venuta a mancare da pochi anni. È sempre nel mio cuore.

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