Christmas: Book & Food


Oggi partecipo ad un evento ideato da Susy Tomasiello (I miei magici mondi) e Ely Reign (Il Regno deiLibri). Ringrazio entrambe per avermi coinvolta in questa iniziativa.

In breve: questa iniziativa si intitola Christmas: Book & Food. Per entrare nel vivo delle feste di Natale, vi parleremo di un libro a tema natalizio scrivendone la recensione e vi parleremo di un cibo che si mangia a Natale.

Per partecipare a questa rubrica ho pensato di leggere un racconto di una autrice self e poi vi parlerò di un cibo tipicamente inglese. Ormai avete imparato a conoscermi e avrete potuto notare che sono molto attratta dal mondo anglosassone. Durante il mese di novembre sono stata in Inghilterra per due fine settimana consecutivi e ho potuto vedere in tutti i negozi (va bene, specialmente negli Starbucks) i gingerbread men!!! Io li adoro. Mi piace il loro sapore così “delicatamente” speziato.

Book

Ho deciso di parlarvi del racconto di Silvia Devitofrancesco: Un secondo, primo Natale. Per prima cosa ringrazio l’autrice che mi ha omaggiato della copia digitale. Spiego subito che ho scelto di parlare di una autrice self di proposito. Questo perché spesso abbiamo delle brave autrici (o dei bravi autori) che però non hanno il meritato risalto dalle case editrici. Solitamente siamo portati a credere che un autore self non sia bravo, ma non è affatto così. Io non conoscevo la penna di Silvia (che invece ho avuto modo di “conoscere” tramite FB), sono contenta di averla letta e ammetto che mi ha conquistata.

Titolo: Un secondo, primo Natale

Autore: Silvia Devitofrancesco

Casa editrice: CreateSpace Independent Publishing Platform

Data di pubblicazione: 17 settembre 2016

Pagine: 168

Da quando il suo fidanzato Bruce l’ha tradita con la sua migliore amica Shelly proprio la sera del 24 dicembre, Apple Horn odia il Natale con tutta se stessa. E se un aitante uomo con un ridicolo cappello da elfo sulla testa bussasse alla sua porta? Steve, fondatore del servizio gratuito “Secondo, primo Natale” ha una missione da compiere: trasformare la gelida fanciulla in una Christmas Lover Doc, step by step. Tra iniziali perplessità, abeti da addobbare, batticuore e paure da vincere riuscirà la diffidente Apple a fidarsi dell’intrigante Steve? E il loro sarà destinato a restare solo un rapporto puramente formale?


Un secondo, primo Natale è un romanzo divertente ambientato nell’atmosfera natalizia. Tutto si svolge nell’arco temporale del mese di dicembre, dal primo al 25. Il prologo racconta un Natale passato, mentre l’Epilogo un Natale post-racconto. È un romanzo un po’ sopra le righe, che fa sorridere per le battute e gli equivoci, per alcuni momenti che hanno del surreale.

Mi sono divertita a leggere le battute “acide” di Apple contro il Natale e contro lo spirito natalizio che coinvolge tutti durante quel periodo. Mi è piaciuto molto Elfo Steve, veramente ho sperato di incontrarne uno anche io. A me il periodo di Natale piace tanto, ma sono riuscita a capire Apple e la sua avversione per la Festa e per tutti i vari comportamenti.

La parte che mi è piaciuta di più sono stati i resoconti di Elfo Steve, che tratta Apple come un paziente da curare.

Un bel racconto, scritto in maniera frizzante e divertente. Ottimo per trascorrere qualche ora piacevole e soprattutto per entrare in modo completo nello spirito del Natale e nella magia dei giorni che lo precedono. Credetemi, in questo romanzo la magia si sente tutta e sta nella normalità e nel sorriso di Elfo felice.

Food

Foto trovata nel web con la ricerca di immagini
Prima di parlare del cibo che ho scelto, vi parlo del perché l’ho scelto. Come detto prima io amo il Regno Unito e quindi ho cercato un cibo che mi facesse pensare al Natale in versione UK. Ho pensato ai gingerbread men perché sono simpatici. Mi piacciono le loro decorazioni e soprattutto mi piace l’idea di appenderli all’albero di Natale. Ho anche pensato a Shrek… L’omino di pan di zenzero è qualcosa di meraviglioso.

Io non sono brava a cucinare quindi qui vi metto il link della ricetta di GialloZafferano.

L'omino di pan di zenzero (gingerbread man) è un biscotto aromatizzato allo zenzero. È tipico delle festività natalizie e prende la forma di renne, ghirlande colorate, fiocchi di neve, ma soprattutto assume sembianze umane, dal quale deriva il nome gingerbread man. Questo biscotto nasce da una idea della regina Elisabetta I d’Inghilterra nel XVI secolo. La Regina faceva preparare questi biscotti dalle sembianze umane, aromatizzati allo zenzero, per i suoi ospiti importanti che venivano invitati presso la sua corte.

Però vi voglio raccontare la leggenda dell’Omino di Pan di Zenzero (ho trovato la storia su un blog di ricette, metto qui il link):

Una signora molto anziana viveva in una casetta nel bosco con suo marito. Un bel giorno la signora decise di cucinare un biscotto di pan di zenzero, gli diede la forma di un omino e lo mise nel forno. Quando fu cotto, lo decorò con la glassa facendogli gli occhi con le ciliegie. A questo punto l'omino prese vita, saltò giù e scappò gridando: "Corri pure, tanto non mi prendi, sono l'omino di pan di zenzero!". Durante la fuga, l'omino incontrò una mucca, un cavallo, un maiale e tutti volevano mangiarlo. L'omino però era più veloce di tutti e, ridendo, continuava a urlare:

"Run, run, as fast as you can. You can't catch me, I'm the Gingerbread Man".

-         Correte più che potete, tanto non mi prendete, sono l'omino di pan di zenzero! -.

Ad un certo punto l'omino si trovò davanti a un fiume e dovette fermarsi. Lo vide una volpe che, astuta come suo solito, si offrì di aiutarlo invitandolo a salire sul suo dorso così da portarlo sull'altra sponda del fiume. L'omino di pan di zenzero accettò. Giunti a metà del fiume, la volpe rivolgendosi all'omino disse: " L'acqua inizia ad essere profonda e se tu ti bagni, ti scioglierai, sali sul mio naso così sarai al sicuro." Non appena arrivati sulla riva, la volpe se lo mangiò in un boccone.

Chiaramente, essendo una storia popolare, è narrata in diverse accezioni, insomma ognuno mette il suo personale contributo.

Vi lascio anche un video trovato su YouTube che racconta la storia di Gingerbread Man.





Commenti

  1. Questa iniziativa di Susy e Ely è bellissima. purtroppo per motivi di tempo non sono riuscita a partecipare, ma leggo tutte voi con piacere.
    Non conoscevo questo libro ma mi ispira moltissimo, quasi quasi ci faccio un pensierino anche io.
    E confermo quanto dici, di autrici e autori self ce ne sono tanti davvero bravi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Iniziativa molto carina, ho aderito con vero piacere e il libro che ho letto è troppo carino.

      Elimina
  2. Prima di tutto volevo ringrarti, perchè mi sento presa in causa, le belle parole che hai speso sulle autrici self. Come le autrici conosciute ci sono quelle brave e quelle no, quindi grazie davvero.
    Anch'io ho letto un libro di Silvia e mi è piaciuto il suo stile, questo mi manca ma sembra perfetto per questo periodo.
    Riguardo la tua ricetta ho apprezzato anche la storia che hai deciso di condividere con noi, ah la volpe!!!!

    Grazie per aver accettato di partecipare a questo progetto

    RispondiElimina
  3. Ma che meraviglia! Adoro questi biscottini e pure il libro lo adocchio da un po’ anche grazie alla bella cover ❤️

    RispondiElimina
  4. Ciao! Un libro self manca alla mia Christmas wishlist, quindi perché no?

    Avevo già sentito la leggenda dell'Omino di pan di zenzero, ma me l'ero dimenticata...grazie per avermela fatta tornare in mente!

    RispondiElimina
  5. Ciao! Ho letto anch'io il racconto di Silvia l'anno scorso, l'ho trovato molto carino e l'elfo Steve *_* Gli omini di pan di zenzero sono buonissimi, ma non conoscevo la leggenda, grazie per averla raccontata!

    RispondiElimina
  6. Ma che bella storia che hai scelto. Il pan di zenzero lo adoro, ogni anno faccio quei bei biscotti ma non mi vengono mai bene!!Però finalmente conosco la storia:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non so cucinare i biscotti pan di zenzero, però mi piacciono tanto

      Elimina
  7. Manuela, ciao :D Avevo sentito parlare del libro di Silvia, ma, forse per la mia non consuetudine ad affrontare romanzi a tema col periodo, ne ho sempre rimandato la lettura! Devo decisamente recuperarlo perché, da una parte, proprio leggendo la trama e le tue parole, adoro l'evidenza per cui l'atmosfera natalizia ne permea ogni pagina, un modo questo per far risaltare le tradizioni delle festività in corso e lo spirito con il quale bisogna viverle in prima persona; dall'altro lato, amo una protagonista come Apple, il Grinch al femminile, insomma, che cerca però di ascoltare Steve, nonostante tutto il suo astio dettato da notevoli motivazioni del caso, una bella contraddizione paradossale che penso possa solo intensificare l'importanza palese del Natale :)

    Oddio... ZENZYYYYYYYY <3 Ahahahahahah Sai che non li ho mai assaggiati? Ahah Chissà se, poi, il pan di zenzero troverà accettazione dalle mie papille gustative ahahah :D Comunque, la storia è bellissima, seppur inquietante, certo XD Il pezzo del fiume mi ha ricordato molto la favola della rana e dello scorpione... Per intenderci, questa qui:

    Uno scorpione chiede ad una rana di lasciarlo salire sulla sua schiena e di trasportarlo sull'altra sponda di un fiume. In un primo momento la rana rifiuta, temendo di essere punta durante il tragitto. L'aracnide argomenta però in modo convincente sull'infondatezza di tale timore: se la pungesse, infatti, anche lui cadrebbe nel fiume e, non sapendo nuotare, morirebbe insieme a lei. La rana, allora, accetta e permette allo scorpione di salirle sulla schiena, ma, a metà strada, la punge condannando entrambi alla morte. Quando la rana chiede allo scorpione il perché del suo gesto folle, questi risponde: "È la mia natura!".

    RispondiElimina
  8. Io li ho mangiati questi dolcetti e sono davvero buonissimi

    RispondiElimina
  9. adoro i gingerbread.. sono così simpatici! il libro prima o poi avevo intenzione di leggerlo, conosco l'autrice e non sembra male!

    RispondiElimina

Posta un commento