Incipit #2
Oggi voglio farvi conoscere
l’inizio di un romanzo che è sul mio comodino in attesa di essere letto. Sono
stata alla presentazione e l’autore mi ha saputo incuriosire, coinvolgere e
divertire.
L’idea di questa rubrica mi è
stata suggerita da Dolci (Le
mie ossessioni librose), la quale mi ha suggerito di far conoscere le prime
righe di un romanzo che stiamo leggendo o che leggeremo nel prossimo futuro. Dolci,
curiosando nel web, ha trovato un blog (Il profumo dei libri) che ha già
ideato questo tipo di rubrica. Il consiglio mi è piaciuto e quindi mi trovo qui
a farvi conoscere questa mia prossima (si spera) lettura.
L’idea originale si intitola…
Chi ben comincia
Questa rubrica ha le sue regole:
- prendere un libro qualsiasi
contenuto nella vostra libreria,
- copiare le prime righe del
libro (possono essere 10, 15, 20 righe),
- scrivere titolo e autore per
chi fosse interessato,
- aspettare fiduciosi i commenti…
Personalmente attenderò tutte le
vostre opinioni al riguardo, alle quali risponderò con piacere.
Non tutti abbiamo il nome che
vorremmo.
C’è chi eredita quello del nonno,
chi sogna quello del padre, chi si chiama Diego Armando come Maradona o Sonny
come il protagonista di “Miami Vice”. Chi si ritrova il nome che non sai come
si scrive o quello che non ha nessuno, e chi quello che hanno in troppi.
Ma non era mai capitato ciò che
accadde a una piccola appena nata a Trieste, una mattina di dicembre alla fine
degli anni Sessanta, il giorno prima di San Nicolò, il vero Babbo Natale per i
bambini della città. Mentre tutti finivano di impacchettare gli ultimi regali,
il suo batuffolo di capelli neri che la bora non era riuscita ancora a
scompigliare faceva capolino all’Ospedale Maggiore.
Questo è l’inizio del romanzo di Luca
Bianchini, So che un giorno tornerai,
edito da Mondadori
Angela non ha ancora vent'anni
quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta.
Pasquale, il suo grande amore, è un "jeansinaro" calabrese, un
mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa:
"Se sarà maschio, lo riconoscerò". Angela fa tutti gli scongiuri del
caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue
responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua
famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che
rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii:
uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da
babysitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così,
libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di
confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà
di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l'occasione per
rivedere Angela, che non ha mai dimenticato.
un autore che mi manca ma di cui sento sempre parlare strabene. mi sono ripromessa di iniziare e spero che il 2019 sia l'anno giusto.
RispondiEliminaIo ho letto un suo libro, ma avevo scelto il titolo sbagliato, questo sembra decisamente migliore.
Elimina