Incipit #14
L’idea di questa rubrica mi è
stata suggerita da Dolci (Le mie ossessioni librose),
la quale mi ha suggerito di far conoscere le prime righe di un romanzo che
stiamo leggendo o che leggeremo nel prossimo futuro. Dolci, curiosando nel web,
ha trovato un blog (Il profumo dei libri)
che ha già ideato questo tipo di rubrica. Il consiglio mi è piaciuto e quindi
mi trovo qui a farvi conoscere questa mia lettura.
L’idea originale si intitola…
Chi ben comincia
Questa
rubrica ha le sue regole:
- prendere
un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria,
- copiare
le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe),
- scrivere
titolo e autore per chi fosse interessato,
-
aspettare fiduciosi i commenti…
Personalmente attenderò tutte le
vostre opinioni al riguardo, alle quali risponderò con piacere.
Voglio farvi conoscere la lettura
che ho appena concluso. Mi era stata caldamente consigliata e non sono rimasta
delusa.
In molti amano l’odore della carta.
Alcuni ne vanno pazzi. Quando comprano un
libro, se lo avvicinano al naso e aspirano forte chiudendo gli occhi. Talvolta
mugolano. Se entrano in biblioteca, inspirano a pieni polmoni come fossero in
alta montagna, poi estraggono un vecchio volume dal primo scaffale e ci tuffano
la faccia con l’intenzione apparente di baciarlo.
Queste sono le prime righe del
romanzo di Alice Basso, L’imprevedibile
piano della scrittrice senza nome, edito da Garzanti.
Dietro un ciuffo di capelli neri
e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata
antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo
pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l'essenza di una
persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei.
Un'empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di
queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per
un'importante casa editrice. Scrive libri per altri. L'autore le consegna la
sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe
utilizzato. Un lavoro svolto nell'ombra. E a Vani sta bene così. Anzi,
preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui
il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di
successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra
loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway,
Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con
nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme
un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra
essersi dimenticato di lei. E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro
strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono
retroscena insospettabili.
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