Recensione #14: Rebel - La nuova Alba di Alwyn Hamilton

Autore: Alwyn Hamilton

Titolo: Rebel - La nuova alba

Editore: Giunti

Data di pubblicazione: 15 novembre 2017

Pagine: 380

Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai Amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario Sultano del Miraji imprigiona il Principe Ribelle nella mitica città di Eremot, non le rimane altra scelta. Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri Demdji, Amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni. Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare Gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte.
Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.

Con questo romanzo si conclude in grande stile la trilogia di Rebel. Devo confessarvi che terminando quest’ultimo capitolo mi sono sentita un po’ orfana. Il romanzo rappresenta la degna conclusione della grande avventura di Amani e di Jin nel deserto del Miraji. La nostra scrittrice, come negli altri due romanzi, non ci lesina avventura, patos, azione e colpi di scena, senza poi contare che le diverse leggende e profezie che riempiono la storia sono ben studiate e proposte, a mio modesto parere, in modo credibile e accattivante. Una volta entrati in questo leggendario mondo del deserto del Miraji è impossibile non farsi catturare dalla sua magia e resistere alla tentazione di farsi trascinare nell’immaginario in questa epica avventura. I personaggi, sia quelli ormai a noi famigliari che le new entry, continuano manifestare e confermare la bravura della nostra Alwyn Hamilton. I loro profili sono tutti ben definiti e carichi di carattere e carisma sia in positivo sia in negativo. Nei precedenti capitoli ho amato i personaggi di Amani, il bandito dagli occhi blu, e di Jin, il Principe Straniero; ho apprezzato la loro evoluzione da giovani “ragazzi in fuga” a sapienti eroi del Miraji e li ho visti percorrere la strada che da illustri sconosciuti li ha uniti per la vita. Non vi nego che già dal primo capitolo della serie ho sperato anche nella loro Nuova Alba che la scrittrice ci fa assaporare lentamente e con non pochi colpi di scena.

Ho ammirato Shazad, la giovane donna Generale, che guida l’esercito dei ribelli alla conquista del regno per il suo Principe Ribelle. Ho fatto il tifo per Ahmed affinché potesse realizzare il suo sogno di un Miraji unito e libero dagli stranieri invasori e dalla tirannia di suo padre e, di contro, non ho sicuramente provato buoni sentimenti nei confronti del Sultano tiranno disposto a tutto pur di salvaguardare il suo potere, che approfitta della sua posizione per dispensare morte e devastazione fuori e dentro la sua Izman.  C’è, comunque, una figura in particolare che più di tutti mi ha colpito e sorpreso in quest’ultimo capitolo ed è Sam il nostro ladro d'identità.  Il suo personaggio subisce una profonda trasformazione nell’evoluzione della storia e il suo vissuto e operato alla fine ha catturato tutta la mia simpatia.  Che dire, inoltre, dei leggendari Djinni, creature immortali che ci vengono presentati nella loro soprannaturale imponenza ma raccontati anche nelle loro fragilità.

Nonostante l’epilogo finale molto incisivo e dettagliato avrei voluto che durasse di più, mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più sul “nuovo giorno” successivo alla “nuova alba”. Mi mancheranno i suoi personaggi, le loro straordinarie avventure e i fantastici colpi di scena che la fervida mente della scrittrice ha disseminato durante l’evoluzione di questa grande avventura per nulla banale e scontata.

Facendo i complimenti alla scrittrice per questo chimerico mondo da lei ideato e così meravigliosamente raccontato, consiglio caldamente agli appassionati di Fantasy l’intera trilogia, certa che non rimarrete delusi.