SalTO19 – puntata 3 – Incontro con Valeria Ancione e Patrizia Panico



All’interno del Salone internazionale del libro ho avuto l’onore (e il piacere) di partecipare ad un incontro “privato e ristretto” organizzato da Elisa per Mondadori per ragazzi. Insieme con altri (sì, tra noi c’era anche un maschietto, evento raro…) blogger abbiamo incontrato Valeria Ancione e Patrizia Panico. La prima è l’autrice del romanzo per ragazzi Volevo essere Maradona e la seconda una delle poche donne calciatrici e la protagonista di questa storia.

Eravamo una decina di blogger, alcuni blog li conoscevo altri li ho incontrati lì in quella occasione, la cosa bella è stata poter dare un volto a coloro che gestiscono le diverse testate.



Elisa ci presenta Valeria Ancione e Patrizia Panico. Iniziamo quindi a parlare in modo rilassato e amichevole del romanzo.



Valeria ci ha spiegato come è nato il libro.



Valeria: Mi occupo di calcio femminile e ho avuto l’opportunità di intervistare Patrizia. La prima cosa che mi ha detto è stato proprio “Volevo essere Maradona”. Quella frase mi ha subito colpito. Inoltre questo libro incontra due passioni il calcio e la scrittura.



Dopo questa presentazione abbiamo iniziato a porre delle domande, per conoscere meglio le sfaccettature di questo romanzo.



Come vi siete organizzati il lavoro?



Patrizia: L’organizzazione è stato difficile, lei mi ha infatti stalkerizzato con messaggi. Anche perché spesso non riuscivo a essere molto presente.

Valeria: In realtà tra noi è nato un bel legame epistolare.



Quanto ci avete messo?



Valeria: Il primo messaggio con Patrizia è dell’aprile 2015. Da qui è iniziato il lavoro di scrittura. In realtà questo lavoro era iniziato come una biografia per adulti, ma piano piano il lavoro si è modificato, fino a diventare un romanzo in prima persona rivolto ai ragazzi.



Molto bella è la parte di Roma…



Valeria: Nel romanzo c’è l’amore per la borgata Tor Bella Monaca. Una zona difficile di Roma, ma Patrizia la porta nel cuore.



Cosa hai provato quando lo hai letto la prima volta? Che emozioni ha provato tua sorella, che ha un ruolo fondamentale



Patrizia: Mi sono emozionata. Anche mia sorella ha provato emozioni forti.

Valeria: Sembra che abbiamo maltrattato Sabrina, ma non è vero perché lei ha confermato quei racconti. Quello che la riguarda è vero.



Hai costruito il tuo sogno da sola, come hai fatto a metterti a nudo per il romanzo?



Patrizia: Beh, da sola no. Una bella dose di energia me la davano anche le persone che avevo accanto. Nel romanzo il merito è di Valeria, che ha collegato tutti i miei messaggi scollegati che le mandavo ogni volta che mi veniva in mente un episodio significativo. Lei ha ricomposto un puzzle.



Questo è un romanzo che parla di sogni.



Patrizia: Tutti hanno un sogno. Bisogna avere dei sogni, ma avere anche quella forza per raggiungere quei sogni.

Valeria: Il sogno di Patrizia era un sogno difficile; il messaggio vuol essere quello di dare vita ai sogni nascosti. I sogni sono come la pelle, i sogni sono capaci di ricucirsi da soli, quindi prima o poi vengono fuori. Se si ha passione ci si sacrifica fino in fondo.



In questa occasione sono stata felice di aver conosciuto Patrizia Panico, proprio perché è un bell’esempio di come anche chi nasce in una borgata della periferia romana se si impegna con tutto se stesso, se è tenace, può sfondare. Patrizia non è famosa come Maradona e lei stessa ha raccontato che in alcuni momenti avrebbe voluto essere maschio, ciononostante ha combattuto per realizzare il suo sogno.



Titolo: Volevo essere Maradona

Autore: Valeria Ancione

Editore: Mondadori

Data di pubblicazione: 14 maggio 2019

Pagine: 189



Non è facile la vita se sei femmina fuori e calciatore dentro. Patrizia però ha talento da vendere, non demorde e imbraccia il suo pallone come uno scudo, senza fermarsi davanti a niente e nessuno: né davanti alla madre, che le ripete di continuo di scendere dalle nuvole e studiare, né davanti ai ragazzi della borgata, convinti che una femmina non possa giocare a calcio. Grazie alla sua tenacia entra in una vera squadra e, di sfida in sfida, il suo sogno spicca il volo, portandola lontano, tra serie A e Nazionale. Patrizia però non dimentica mai il vero significato che ha per lei il pallone: è un rifugio, un amico fidato, un'ancora di salvezza negli anni dell'adolescenza. In una parola: è tutta la sua vita. Una storia vera, che tra realtà e finzione ci accompagna nella vita di una ragazza che ha fatto del calcio la sua più grande avventura. Il racconto di un sogno straordinario, la prova che sulle ali di un sogno chiunque può volare.



Presto leggerò questo romanzo, sono molto curiosa.



Se volete avere qualche notizia su Patrizia Panico le potete trovare qui https://it.wikipedia.org/wiki/Patrizia_Panico

Ringrazio Elisa Impiduglia per le foto.

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