Facciamo quattro chiacchiere #26: Giornata mondiale del libro e dei diritti d’autore


Il 23 aprile è la

Giornata mondiale del Libro e del diritto d’autore
Un blog letterario poteva passare sotto silenzio questa giornata? Assolutamente no!

Eccomi qui, quindi, a parlare di libri, questa volta però in generale. Io ho scoperto tardi il valore di un buon libro. Fino all’università leggevo solo perché costretta dagli impegni scolastici, mai per puro piacere. Fortunatamente, quando sono approdata alla facoltà di Pedagogia, ho avuto la grande fortuna di incontrare dei professori che, oltre ad insegnarmi storia, filosofia e didattica, hanno instillato in me la curiosità che nasce dalla lettura.

Ho iniziato a leggere alcuni autori che facevano parte dei programmi didattici, come Epitteto o Kant. Poi, durante le lezioni, venivano nominati romanzi anche di altro genere, come Le notti bianche di Dostoevskij o La peste di Camus. Ricordo che, durante uno dei percorsi, era stato citato per caso L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera e io lo avevo letto in più, facendo poi collegamenti e considerazioni che la professoressa apprezzò molto. Anche se, ogni volta che penso a quel romanzo, mi viene sempre in mente la canzone di Venditti.

Come spesso capita, per queste giornate sono andata in giro sul web per saperne di più. Su Wikipedia ho trovato qualche informazione interessante.

La Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore è un evento patrocinato dall'UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright.

A partire dal 1996, viene organizzata ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo.

L'obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell'umanità.

Il 23 aprile è stato scelto in quanto è il giorno in cui sono morti nel 1616 tre importanti scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes (1547-1616), l'inglese William Shakespeare (1564-1616) e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (1539-1616).

Cervantes tutti lo conosciamo per il Don Chisciotte. Non ho letto l’opera in italiano, ma, quando i miei figli erano in prima media, lo hanno letto (chiaramente nella versione ridotta e adattata) in spagnolo e poi lo hanno riletto con me, sempre in spagnolo. Io non conosco lo spagnolo, ma loro si meravigliavano di come alcune parole richiamassero il latino e quindi io le capissi.

Shakespeare invece l’ho letto. Non tutto, ma sono stata catturata dalla bellezza di Romeo e Giulietta, dalla potenza del Macbeth e dalla poesia di Sogno di una notte di mezza estate e Molto rumore per nulla. La tempesta invece l’ho letta della versione ridotta e adattata in inglese, sempre perché era stato assegnato come compito ai miei figli. Il mercante di Venezia invece l’ho visto nella versione cinematografica del 2004, con Al Pacino tra gli interpreti.

Non ho letto nulla (anzi per la verità non lo conoscevo nemmeno) Inca Garcilaso de la Vega. Sinceramente ora sono curiosa di scoprire le sue opere.

Ora, tutto questo per dire che Leggere è bello! Sembra uno slogan, una frase fatta, ma per me non è così. Leggere è davvero bello. Ti permette di scoprire sempre storie, avventure e posti nuovi. Ti fa diventare romantico e sognatore, ma anche un impavido avventuriero oppure un attendo osservatore. Vivi mille vite e hai sempre la mente ricca di immagini e di idee. Sei stimolato a conoscere sempre cose nuove, diventi curioso e la curiosità fa crescere. Impari parole nuove o riscopri parole che magari è tanto che non usi. Dico sempre ai miei figli e ai miei alunni che è importante leggere: leggere ci fa crescere.


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