#plpl18 -puntata4- I bookblogger letterari e gli editori come punti di riferimento di una community



L’incontro viene condotto da quattro diversi punti di vista. Questo evento è registrato nel programma degli interventi professionali ed è proposto a cura dell’AIE, intervengono Paolo Armelli, Laura Ganzetti, Diego Guida (proprietario della casa editrice Guida editori) e Giulia Telli. Ho partecipato a questo appuntamento con Dolci (che interverrà in questo post con il suo solito sgargiante… rosa [salvatemi vi prego!!!]. Lo sai che è un grido d’aiuto che non coglierà nessuno, vero?




Subito viene invitato a dare il suo saluto il dottor Ricardo Franco Levi, dal 2017 presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE). In sala sono presenti tanti bloggers, ma anche tanti piccoli editori.

Per prima cosa ci viene illustrata una indagine statistica su come vengono scelti i libri da acquistare. Viene posto l’accento anche su quale mezzo è più efficace per la promozione di un titolo. Quindi viene spiegato che in alcune fasce di età molto importante è il consiglio dell’insegnante. Mentre coloro che scelgono un libro partendo dai canali social sono persone che appartengono alla categoria dei forti lettori (allora come lettore forte viene considerato colui che legge almeno dodici libri in un anno… ho detto tutto).

l’ultima informazione che poi viene data, da cui poi parte tutto l’incontro, è la seguente: il 51% dei lettori che acquista un libro online parte da consigli di un blog.


Paolo chiede a Laura (Il tè tostato) e Giulia (Mamma che libro) di parlare della loro esperienza da bloggers.


Laura: Il mio blog nasce dalla necessità di mettere in ordine le letture che facevo. Io ho iniziato in un momento in cui i blog iniziavano ad avere visibilità. Utilizzo Twitter e Instagram in modo prioritario. Il tè tostato è casa mia e qui parlo dei libri che mi sono piaciuti.

Giulia: Ho aperto il blog da tre anni. L’idea del blog è nata quando ho iniziato a leggere dopo il secondo figlio, mi incontravo con le altre mamme e mi fermavo a parlare dei libri che leggevo. Il mio blog propone video-recensioni di libri illustrati che leggo ai miei figli. Io mi rivolgo a mamme e quindi consiglio libri anche facendo presente il punto di vista dei miei figli. È un blog rivolto soprattutto alle mamme.


Paolo: Come la piccola editoria lavora con i blog?



Diego: La nuova via per avere una recensione sono proprio i bookblogger. La continuità del rapporto tra blogger e lettore è forse il nuovo modo di arrivare.

Paolo: Importanti sono i rapporti che continuano e che quotidianamente si instaurano rendendo vivo e ricco di contenuti il blog. I bookblog quindi si sviluppano nella rete, ma si cementano nel quotidiano. Quali canali di diversificazione usate per il blog?



Laura: Twitter lo uso per un gruppo di lettura. Twitter è utile per i contatti. Ig invece è più incentrato sulla mia quotidianità. È quello che sto leggendo, che sto facendo. Ig è di immagine, Twitter è di contenuto. Portano visibilità al blog, ma quello importante è quello che si fa in questi incontri, soprattutto per fare il punto sul mondo dei blog.

Giulia: Non ho Twitter, mi sono focalizzata su fb e su ig. Fb è più distaccato. Qui riporto le mie video-recensioni. Ig è più la mia vita da mamma, soprattutto usando le stories.


Paolo: I bookbloger stanno diventando tanti, come si può essere sicuri della riuscita di una promozione attraverso loro?



Diego: La certezza non si ha. C’è l’auspicio che la collaborazione con un blog porti poi ad una crescita del libro.


Laura: L’interesse di un blog non è fare pubblicità, io parlo di qualcosa che mi piace. Se poi ci sono ritorni per la CE posso che provare piacere, ma non è il mio interesse.


Paolo: Ci troviamo quindi in una realtà a metà, tra qualcosa che si fa per passione è qualcosa che può invece portare ad una vera e propria fonte di guadagno.


L’incontro è stato molto interessante. Ricco di spunti di riflessione. Concordo con te. Io sarei rimasta ancora molto tempo ad ascoltare le varie risposte delle book blogger. Come già ti dissi quel giorno, una blogger mi è piaciuta più dell’altra, ma non facciamo nomi. (Anche io, come te, ne ho apprezzata una in particolare)

Avevamo da seguire altro… e meno male che ci siamo spostate altrimenti la Taylor non la ascoltavi…

Un’ora di fila in piedi e tra decine di adolescenti! ho fatto, io e Coso! TU comodamente seduta in sala!

Comoda? Ero per terra e comunque la presentazione la volevo seguire perché era molto interessante. Ogni tanto esce il mio lato maestra…

Certo certo...

Sai cosa mi è venuto in mente mentre facevamo la fila? Sembrava la presentazione della McGuire a Milano… ricordi? Esattamente!



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