#plpl18 -puntata5- Presentazione del libro: Adolescenti nella rete. Quando il web diventa una trappola
Appuntamento che ho scelto
da insegnante e mamma di due ragazzi adolescenti è stata la presentazione di
questo libro che parla del rapporto degli adolescenti con il web. Vivere
l’adolescenza è sempre stato difficile. Oggi ci avviamo verso nuove dipendenze,
una di queste può essere proprio la dipendenza da internet.
Autori: Assunta Amendola,
Beniamino Gigli, Alessandra Maria Monti
Titolo: Adolescenti nella
rete. Quando il web diventa una trappola
Casa editrice: L’Asino
d’Oro
Data di pubblicazione: 25
ottobre 2018
Pagine: 158
Il mondo digitale è sempre
di più oggetto di analisi e discussioni, specialmente quando gli 'utenti' sono
adolescenti e giovani. Le opinioni al riguardo sono varie e controverse: è vero
che navigare in internet rende più intelligenti e creativi, o è fonte di
alienazione dalla realtà? La comunicazione digitale favorisce davvero le
relazioni umane? La piazza virtuale promuove comportamenti violenti, come il
cyberbullismo? In cosa consiste la dipendenza da internet e quali sono i rischi
di una navigazione 'alla cieca'? Gli autori, attraverso osservazioni, casi e
approfondimenti, rispondono a queste e ad altre domande, mettendo in guardia
sia da una eccessiva demonizzazione dei media digitali, sia da un loro uso poco
attento: è necessario capire quando il web sia uno strumento da promuovere e
quando invece i comportamenti dei ragazzi siano manifestazione di una
patologia. Le tecnologie digitali rendono possibile ciò che sembrava
impossibile e lanciano una sfida alla nostra capacità di pensare, di
immaginare, di essere creativi, ma ciò che non dobbiamo perdere di vista è il
nostro essere esseri umani.
Il primo ad intervenire è
Federico Fiori Nastro uno psicologo. Il quale parla in generale delle
dipendenze dalla tecnologia. Queste nuove dipendenze sono più forti nel mondo
orientale (Cina e Giappone), ma in realtà anche in Europa iniziamo ad avere
questo tipo di problemi. Gli utenti ig sono molto giovani. Su Twitter i ragazzi
mettono i loro pensieri e parlano della loro situazioni. Federico Fiori Nastro
parla della situazione della rete e del rapporto stretto con gli adolescenti.
Antonella Buonaiuto, professoressa
di matematica porta il suo punto di vista che parte dalla ricerca
matematico-informatica. Ella fa notare come nel web si notano soprattutto
parole di movimento: vado su internet, seguo i miei amici, navigo tra i siti. Eppure
i ragazzi sono soli davanti ad uno schermo. È un futuro che già nel film Wally-E della Disney era stato
evidenziato: una generazione di obesi instupiditi davanti a schermi. La
professoressa porta la sua esperienza diretta fatta con gli studenti, partendo
dall’analisi del loro rapporto con il web, quanto tempo stanno su internet. È
emerso che la rete per gli adolescenti è una grande piazza. La rete è usata
soprattutto quando si sentono annoiati e soli.
La professoressa ha anche
evidenziato che il titolo del libro attrae molto i ragazzi. Ma il web nasce da
una pigrizia tipica dei ragazzi. L’uso di questo nuovo mezzo può avere “del
buono”.
Tecnologia e didattica
possono supportare i ragazzi, se il web è visto come contenuto. Questo però ha
bisogno di docenti preparati, aggiornati, informati.
Per usare bene la rete
sarebbe utile che ogni ragazzi si chiedesse se quel post lo pubblicherebbe su
un giornale nazionale o sulla bacheca della propria scuola. Se la risposta è
no, allora quel contenuto non va bene neanche per la rete.
Claudia Battaglia,
psicoterapeuta, parte subito consigliando la visione di Social versus virtual è un cortoetraggio molto importante su questo
argomento. La dottoressa parla della dipendenza da web dal punto di vista
medico. Quindi afferma che il libro ci porta un quadro chiaro per individuare il
disagio, la dipendenza. Ma soprattutto il libro arriva alla conclusione che la
dipendenza da internet porta in evidenza problematiche preesistenti. Gli
adolescenti esprimono contenuti attraverso espressioni comportamentali perché
la capacità di verbalizzare arriva molto più tardi. Molto interessante in
questo senso, per capire il modo di sentire e percepire la realtà da parte dei
ragazzi, è la serie televisiva Tredici.
Ammetto che questo
incontro mi ha stimolato molto e sono molto interessata verso questo libretto
(soprattutto da mamma).
Assolutamente da leggere direi, soprattutto come mamma!
RispondiEliminaGrazie del consiglio Manu!
In piedi... un'ora! Tra pazze adolescenti!
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