Recensione #4: Maledetta Gelosia di Marilena Boccola



Autore: Marilena Boccola

Titolo: Maledetta gelosia

Editore: StreetLib

Data: 25 gennaio 2018

Pagine: 166

Dopo i primi burrascosi mesi di matrimonio con Nicola De Luca, il focoso nobiluomo dallo sguardo di ghiaccio che l'ha indotta a sposarlo per vendetta, Marinella decide di andarsene portando nel grembo l'agognato erede che avrebbe dovuto tramandare il nome della casata. Inaspettatamente, quello che è cominciato come un matrimonio di finzione parrebbe nascondere un amore struggente e passionale, dato che Nicola, abbandonata la maschera di odio dietro la quale ha celato i suoi veri sentimenti, la raggiunge infine al Nord, deciso a riportarla con sé nel Salento. Tuttavia, le storie d'amore non finiscono quando i due protagonisti si rivelano reciprocamente quello che provano; è proprio da lì che tutto inizia, anche se può capitare che altri infidi ostacoli si frappongano al pieno raggiungimento dell'ambita felicità. È esattamente quello che accade quando tra una donna orgogliosa e un uomo fiero si mette di mezzo la gelosia, tanto da arrivare con le sue perfide insidie a scombinare di nuovo tutte le carte. Maledetta gelosia è il naturale seguito di Sposa per vendetta, anche se si tratta di un romanzo autoconclusivo che può essere letto indipendentemente dalla precedente opera che l'ha ispirato.


Dopo aver divorato Sposa per vendetta, non ho potuto fare a meno di tuffarmi in Maledetta gelosia. Marinella dopo avere accettato di sposare Nicola ed essersene innamorata perdutamente, non accetta più la vita che lui le sta offrendo. Lei non sopporta di essere considerata come un oggetto, come un mezzo attraverso il quale Nicola vuole assecondare la sua brama della prosecuzione del casato, e quando, per l’ennesima volta, esplode in un esagerato attacco di gelosia (che lei non comprende), dopo mesi d’incondizionata sottomissione, decide di riprendere in mano la sua esistenza tornando alla vita che era stata interrotta da quel maledetto incidente. Nicola, adesso, non riesce a vivere più senza la sua dea. Lui riconosce di essersi innamorato di lei da subito, mentre ancora lottava tra la vita e la morte in un letto d’ospedale, e si ritrova disperato per la sua assenza. I due hanno bruciato le tappe: si sono sposati, si sono inconsapevolmente amati da subito e adesso aspettano un figlio, ma non si conoscono e ovviamente non riescono a fidarsi l’uno dell’altra.

Mentre Sposa per vendetta mi aveva incuriosito per l’originalità della storia, Maledetta gelosia ripercorre l’ovvio evolversi di una relazione quando non è sostenuta da solide basi. I nostri amici, pur amandosi profondamente, non si conoscono. La loro complicità, unica sotto le lenzuola, subisce una battuta d’arresto nella vita di tutti i giorni e ciò li rende vittime di continui malintesi e incomprensioni. Per tutto il libro i due si rincorrono pensando di sfuggirsi, si feriscono a vicenda pensando di sacrificarsi l’uno per l’amore dell’altro. E’ un continuo tira e molla tra passione e apparente indifferenza.

Diciamo che questo libro mi ha fatto tirare un po' il collo. Ad un certo punto, infatti, mi sono quasi arrabbiata per la cocciutaggine e l’ostinazione dei due che invece di fermarsi, parlare e chiarirsi, come dovrebbe essere ovvio, percorrono le loro strade pensando di sapere entrambi ciò che prova l’altro e continuando a soffrire e far soffrire.

Anche questo secondo capitolo è ricco di passione e ripercorre lo stile Harmony. Le scene “calde” sono ricche di dettagli e spiegano minuziosamente sensazioni ed emozioni vissute dai personaggi pur non risultando mai volgari.  La storia è ben scritta e scorre bene.  Personaggi, eventi e ambienti vengono dipinti con doverosa cura e la ricchezza di particolari favorisce un profondo coinvolgimento emotivo del lettore nell’evoluzione della storia.  Lo considero una piacevole lettura, ma devo confessare che mi aspettavo qualcosina in più.  In questo secondo capitolo mi è piaciuta la trasformazione di Marinella da sposa sottomessa a donna fiera e determinata che impone a se stessa e al marito “padrone” la sua volontà, mentre mi ha un po' deluso l’evoluzione del personaggio di Nicola. Da uomo fiero e sicuro di se, Nicola diventa vittima della sua passione e della sua gelosia che lo acceca fino a fargli perdere ogni certezza. Diventa l’elemento più debole della coppia, tanto da farlo apparire fragile. Voglio confessarvi che ho apprezzato molto di più il Nicola del primo libro, sarà forse perché il fascino del maschio alfa, di colui che è cosciente di essere l’uomo a cui non si può dir di no, è quello che colpisce le nostre fantasie più intime.

Consiglio questo libro a chi cerca una lettura leggera ed emozionante ma, anche se è presentato come un testo autoconclusivo, sono dell’opinione che, per essere compreso in pieno, debba essere letto subordinatamente all’opera che l’ha ispirato, di cui è il naturale seguito.

Commenti

  1. autrice a me sconosciuta. grazie per aver condiviso con noi i tuoi pensieri.

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  2. Di nulla 😊.
    È un piacere per me leggere e collaborare on Manu.

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