Orgoglio di figlia
Chi dice che devono solo e sempre
essere i genitori orgogliosi dei figli? Non può succedere che siano i figli ad
essere orgogliosi dei propri genitori?
Oggi è Sant’Antonio da Padova ed
è l’onomastico del mio papà, permettetemi quindi di fargli degli auguri in modo
“speciale”…
Il mio papà, Antonio Menna, è
amante della Storia della Chiesa e soprattutto amante di tutto ciò che riguarda
le reliquie. Si è soprattutto appassionato alla storia della Sacra Sindone,
conservata a Torino. Ha una biblioteca personale con più di 1000 titoli che
riguardano la S. Sindone e gli studi che sono stati fatti su di essa. Non solo
studi a favore (come quelli di monsignor Ricci, Emanuela Marinelli, il dottor
Baima Bollone…per citarne alcuni), ma anche studi in antitesi, sto pensando ai
libri di Delfino Pesce e di Piergiorgio Odifreddi. Ha testi romanzati, ma anche
studi di settore. Molti in lingue straniere. In questi ultimi anni chiede
spesso aiuto ai miei figli, soprattutto a Massimiliano, per la traduzione di
testi stranieri, per esempio quando riceve una rivista spagnola.
Quando ero bambina molto spesso
il sabato o la domenica lo trovavo immerso nella lettura nello studio di
questi “tomi”. Poco dopo il mio matrimonio (nel 1997), si è ritirato in pensione
e ha cominciato a dedicarsi sempre più a questa passione. A volte noi figli lo
prendevamo un po’ in giro, ma quando è riuscito a coronare il suo sogno siamo
stati felici. Il suo desiderio era quello di pubblicare un libro sulle Sacre
Spine e, con pazienza e tanto tanto tanto studio, lo ha realizzato. Nel 2012 ha
pubblicato la sua ricerca in modo autofinanziato. Da qui l’incontro con la casa Edizioni Segno che ha ripreso la sua ricerca e ha pubblicato lo studio in
due volumi: le Spine in Italia e quelle all’estero. Dopo poco è stata
pubblicata anche la sua seconda fatica, quella che riguardava i Chiodi.
In questi giorni, spulciando nel
web mi sono imbattuta in alcuni articoli che nominano il testo scritto dal mio
papà come opera importante di censimento, devo dire che ho provato un senso di
“soddisfazione”… leggevo del mio papà e del suo studio… è stato bellissimo!
Qui inserisco i titoli degli
articoli e se volete leggerli potete cliccare sul titolo…
Non c’è una vera e propria
recensione per questo lavoro (certosino, oserei dire), papà si è dedicato alla
ricerca storica delle reliquie e poi ha segnato quante di queste sono ancora
presenti e soprattutto conosciute in Italia e nel mondo. È un lavoro corposo
(chiedetelo soprattutto a mio marito che ha fatto il “correttore di bozze”!!!).
Personalmente ho apprezzato la parte dove c’è la storia della reliquia, con i
riferimenti alle circostanze che hanno fatto arrivare la Spina (o il Chiodo) in
una determinata città e le leggende ad essa legata. Papà ha un modo di raccontarti la storia che incanta. Non ti dice
la data e il fatto, ma ti racconta il retroscena, il sentimento popolare…
Come dicevo non c’è una vera e
propria recensione, ma sull’ultimo numero del 2014 (Nov-Dic) della rivista dei
carabinieri a pag. 82 troviamo un trafiletto di Dario Benassi che segnala
quest’opera.
Titolo: La corona di spine e
censimento delle sue reliquie
Volume
1 (Italia) – Volume 2 (Estero)
Autore:
Antonio Menna
Editore: Edizioni Segno
Data
di pubblicazione: 17 ottobre 2014Pagine: 524 per il volume 1
500 per il volume 2
La
più accurata ricerca storica sulla diffusione delle Sacre Spine in Italia e nel
mondo.
Titolo:
I Chiodi della Croce e la Sacra Lancia
Autore:
Antonio Menna
Editore: Edizioni Segno
Data
di pubblicazione: 17 aprile 2015
Pagine:
408
Questa
ricerca, di carattere essenzialmente storico, tratta dei chiodi della croce,
venerati fin dal IV secolo come reliquie del Cristo crocifisso, e ne ripercorre
la storia della loro rapida diffusione e moltiplicazione. Il volume intende
sottolineare il profondo valore storico e religioso dei chiodi della croce e
delle altre reliquie della passione, al di là dell'attendibilità che la scienza
possa loro attribuire, e vuole ricordare che essi sono stati tra i maggiori
simboli della pietà popolare.
Biografia
Antonio Menna è nato nel 1941 ad
Archi, un piccolo paese in provincia di Chieti in Abruzzo. Ancora bambino, la sua famiglia si è
trasferita in Toscana (stabilizzandosi nei paesini tra le province di Siena e
Pisa). Fin da bambino è stato amante dello studio (e qui avrei da raccontare
mille aneddoti già da quando frequentava le elementari), della ricerca storica
e appassionato soprattutto di Storia della Chiesa. Ha servito il Paese per più
di quarant’anni come Ufficiale dell’Esercito Italiano. Al termine della sua carriera
è stato insignito dell’onorificenza o.m.r.i.
di Ufficiale dal Presidente della
Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, su proposta della Presidenza del Consiglio,
nella persona di Romano Prodi. Attualmente vive a Canale Monterano, alle porte
di Roma, circondato dall’affetto di tutta la famiglia.
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