Segnalazione: L'attico di vetro di Laura Caldwell
Oggi vi segnalo il romanzo di questa autrice self
Stella Salieri, laureanda in veterinaria, già lavoratrice nell’ambulatorio a pianterreno del palazzo, vive nel seminterrato, in un monolocale che niente ha a che vedere con l’attico eccelso nel quale risiede la sorella di Ian. La sua vita è precaria, piena di confusione e di vita.
Destinati a non incrociarsi mai, i loro destini convergono, si ingarbugliano, e non ci sarà più modo di districare la matassa.
Ma c'è qualcosa che Stella nasconde a Ian: qualcosa che ha a che fare con l'attico, dal quale lei è fuggita anni prima, e a cui non può ritornare senza che Ian corra un terribile pericolo...
Si disse che era solo un meccanismo di difesa mentale, un modo per giustificare con se stesso la propria deprecabile condotta. L’amore era una scusa accettabile, per non rovinare l’immagine perfetta che aveva di sé, e l'immagine perfetta che aveva di sé era tutto quello che gli rimaneva. Si aggrappò a quell’idea, pur sapendo che non era realistica. Scoparsi una frizzante venticinquenne era qualcosa di talmente comune, in un mondo dove i soldi compravano qualsiasi cosa, anche la compiacenza delle mogli, che gli serviva nessuna giustificazione. Aveva un’amante, e allora? Non sarebbe stato né il primo né l’ultimo. Poteva permettersi di essere stronzo quanto voleva.
Ma, ugualmente, si aggrappò a quell’idea, perché una ragazza che portava scarpe da ginnastica rosse con una maglietta verde, che aveva le lentiggini e che sorrideva di ritrovato buon umore, l’aveva ritrovato da sola senza che fosse necessario rompersi la testa per restituirglielo, profumo di arancia che sarebbe presto diventato profumo di sale, era qualcosa che sentiva di amare con un’intensità che lo spaventava. Se quello era amore, si disse, non voleva averci niente a che fare.
Titolo: L'attico di vetro
Autrice: Laura Caldwell
Genere: Romance
Data di uscita: 30 Giugno 2018
Editore: Self published
Link per l’acquisto: https://www.amazon.it/dp/B014FS65VA
Prezzo ebook: 2,99
Prezzo cartaceo: Coming soon…
Autoconclusivo: NO, la seconda e ultima parte uscirà ad Agosto
SINOSSI:
Un vecchio palazzo del centro, di una qualsiasi città in Italia, viene
ristrutturato, acquistato, venduto, acquisendo prestigio e la facciata più
bella dell'intero corso.
Ian Alberici, giovane e facoltoso avvocato, di ricca e nobile
famiglia, affascinante, intelligente, pieno di qualità, sposato con un’attrice
televisiva dalla carriera in ascesa, è il nuovo proprietario dello stabile. La
sua vita perfetta gli si stringe addosso, e lui sente di non farcela più, da
quando un evento terribile ha sconvolto per sempre l'esistenza degli Alberici.Stella Salieri, laureanda in veterinaria, già lavoratrice nell’ambulatorio a pianterreno del palazzo, vive nel seminterrato, in un monolocale che niente ha a che vedere con l’attico eccelso nel quale risiede la sorella di Ian. La sua vita è precaria, piena di confusione e di vita.
Destinati a non incrociarsi mai, i loro destini convergono, si ingarbugliano, e non ci sarà più modo di districare la matassa.
"Alberici si accorse del
suo sguardo. Se l’avesse frainteso tutto sarebbe stato più semplice. Gli
avrebbe offerto il caffè, si sarebbe tenuta a distanza di sicurezza, e dopo
venti minuti di chiacchiere spicce l’avrebbe salutato, relegandolo nel limbo
delle cose che non erano successe. Ma Alberici non fraintese.
Le parve di vedere nei suoi
occhi la domanda, inespressa per entrambi: sta succedendo?"
Dall’attico al seminterrato, e poi dal seminterrato all’attico, Ian e
Stella hanno bisogno di sfuggire alla condanna delle rispettive esistenze, e
allo stesso tempo di ritrovare quello che avevano perso.
Forse, anche se è nato come una squallida storia clandestina, l’amore
può rimediare all’ingiustizia.Ma c'è qualcosa che Stella nasconde a Ian: qualcosa che ha a che fare con l'attico, dal quale lei è fuggita anni prima, e a cui non può ritornare senza che Ian corra un terribile pericolo...
L’AUTRICE:
Laura Caldwell è Laura MacLem, ma Laura MacLem non è Laura Caldwell.
Le due identità riescono a convivere solo separate, perché una scrive
fantasy, fantascienza e horror, mentre l’altra è una romantica sognatrice che
immagine storie appassionate e avventurose. Incompatibili, si sono separate per
evitare che i lettori facciano confusione e soprattutto perché altrimenti il
conflitto avrebbe fatto perdere alla Laura originaria (chiunque essa sia) ogni
residuo di salute mentale.
IL ROMANZO:
L’attico di vetro è nato
guardando quei bellissimi palazzi del centro storico, immaginando le storie di
chi ci viveva dentro, le differenze tra chi risiedeva negli attici e chi negli
appartamenti ai piani inferiori.
Ian e Stella si sono incontrati così, nei cortili interni che nessuno
può vedere. La loro storia è iniziata in clandestinità, e a me non è rimasto
che seguirla. E seguire loro, perché quasi subito hanno dimostrato di non
essere i personaggi che credevo. Tutti e due sapevano, l’uno dell’altra, più di
quanto mi fosse sembrato inizialmente. Sono molto più di anime gemelle: sono il
motivo per cui quel palazzo, quello che ho costruito per loro nella mia storia,
esiste.
ESTRATTO:
Stella lo raggiunse in cabina dopo una decina di minuti. Aveva
abbandonato il giubbotto in vita e si era rifatta la treccia, stringendola
forte contro il vento. Camminava e si arrampicava sulle paratie con una
leggerezza che non disturbava le assicelle di legno, non metteva il fondotinta
per coprire le lentiggini, aveva ritrovato il sorriso e gli occhi brillavano.
Guardava il mare che faceva sparire l’insignificante piccolezza del molo,
dietro di loro. L’abbinamento di scarpe rosse e maglietta verde era
abominevole, per un uomo che non avrebbe mai sbagliato la sfumatura della
cravatta.
E Ian seppe di amarla. Si disse che era solo un meccanismo di difesa mentale, un modo per giustificare con se stesso la propria deprecabile condotta. L’amore era una scusa accettabile, per non rovinare l’immagine perfetta che aveva di sé, e l'immagine perfetta che aveva di sé era tutto quello che gli rimaneva. Si aggrappò a quell’idea, pur sapendo che non era realistica. Scoparsi una frizzante venticinquenne era qualcosa di talmente comune, in un mondo dove i soldi compravano qualsiasi cosa, anche la compiacenza delle mogli, che gli serviva nessuna giustificazione. Aveva un’amante, e allora? Non sarebbe stato né il primo né l’ultimo. Poteva permettersi di essere stronzo quanto voleva.
Ma, ugualmente, si aggrappò a quell’idea, perché una ragazza che portava scarpe da ginnastica rosse con una maglietta verde, che aveva le lentiggini e che sorrideva di ritrovato buon umore, l’aveva ritrovato da sola senza che fosse necessario rompersi la testa per restituirglielo, profumo di arancia che sarebbe presto diventato profumo di sale, era qualcosa che sentiva di amare con un’intensità che lo spaventava. Se quello era amore, si disse, non voleva averci niente a che fare.
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