Tu Leggi? Io Scelgo! #2: Il piccolo principe di Antoine Saint-Exupéry




Tu leggi? Io scelgo! È una rubrica nata da una idea di Chiara (La lettrice sulle nuvole https://lalettricesullenuvole.blogspot.it/) e Rosaria (Niente di personale http://nientedipersonale.org/). Siamo un gruppo di blogger che ha deciso di  scegliere una delle proprie letture dalle recensioni di un “blog amico”. Questo mese io ho scelto dalle letture del blog di Rosaria!!! Ho notato che nelle sue recensioni era presente una mia “spina nel fianco”, quindi ho deciso che sarebbe stato opportuno prendere coraggio e leggere questo libretto: Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry.

Autrice: Antoine De Saint-Exupéry

Titolo: Il Piccolo Principe

Editore: Bompiani

Data di pubblicazione: 26 novembre 2014 (6°edizione)

Pagine: 133

 Questa è la storia dell'incontro tra un aviatore, costretto da un guasto ad un atterraggio di fortuna nel deserto, e un ragazzino alquanto strano, che per prima cosa gli chiede di disegnargli una pecora. Il bambino viene dallo spazio e ha abbandonato il suo piccolo pianeta per visitare il resto dell'universo e perché si sentiva troppo solo lassù: unica sua compagna era una rosa, molto esigente, vanitosa e spavalda. Un libro che si rivolge ai ragazzi e "a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più", come dice lo stesso autore nella dedica del suo libro

Il Piccolo Principe è la storia dell’incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe che è arrivato sulla Terra dallo spazio. Ma c’è molto di più di una semplice amicizia in questo libro surreale, filosofico e magico.

C’è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera e naturale voglia di autenticità.

Perché la bellezza, quando non è filtrata dai pregiudizi, riesce ad arrivare fino al cuore dei bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero.




Inizio subito con il dire che forse era sopravvalutato! Mi spiego meglio. Sono una docente di scuola primaria e tutte le mie colleghe non facevano altro che decantare questo libro per ragazzi, tanto che in ogni occasione veniva citato. Mi sentivo un pesce fuor d’acqua non avendolo mai letto, ma non mi attirava un granché. Come docente, però, ho sempre ritenuto che agli alunni dovessero essere forniti tutti gli stimoli possibili; il fatto che io non fossi attratta da quest’opera non mi ha impedito di farla conoscere agli alunni, ho potuto vedere la trasposizione di questo libro in forma di balletto. (Beh, ecco, io odio il balletto... o meglio non è che lo odio, non lo capisco. I ballerini classici sono sicuramente bravi, ma io non riesco a capire la storia che raccontano.) Poi ho visto, sempre con i miei alunni, tre diverse versioni teatrali e due versioni cinematografiche. Rimanevo sempre dell’idea che non mi piaceva.

Ora ho letto il libro e… non mi è piaciuto! Sicuramente la frase più bella è proprio quella più conosciuta…



Tutta la storia è intrisa di una filosofia buonista, dove il cuore e il sentimento è alla base di tutto e gli adulti sono visti come coloro che non riescono a capire i piccoli. 



Sicuramente c’è la rivalutazione dei sentimenti, quelli buoni. Non c’è rabbia o aggressività in questo romanzo, ma solo voglia di conoscere e capire.



L’unica cosa che mi sento di raccomandare a tutti i bambini, soprattutto ai miei alunni, è di non smettere di essere curiosi, solo la curiosità fa crescere e fa conoscere tante cose nuove.



Cosa mi è piaciuto del libro? I piccoli disegni. Ecco quelli erano veramente da apprezzare, specie se visti con gli occhi dei bambini.


Prima di lasciarvi, metto qui il calendario dell’iniziativa, per poter leggere le scelte delle mie amiche.

Commenti

  1. Io lo lessi anni fa e ne ho un ricordo piacevole.

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  2. l'ho letto anni fa ma mi era piaciuto. Forse ora lo apprezzerei meno, proprio per il buonismo

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    1. Secondo me non l'ho apprezzato perché lo guardo dall'ottica sbagliata… non lo so, davvero non sono riuscita ad apprezzarlo. Però sono sempre del parere che per dire MI PIACE o NON MI PIACE almeno devi averlo letto, no?

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  3. Anche a me non era piaciuto! Ora mi sento meno aliena, come se Il piccolo principe dovesse piacere per forza!

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    1. Esatto!!! Tutti a dirmi che dovevo leggerlo perché era bellissimo...

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  4. L'ho letto in tarda età - non è passato più di un anno e mezzo da quando l'ho fatto - e anche per me le sensazioni non sono state così travolgenti: mi aspettavo di più. Messaggi senza dubbio edificanti e verità indiscutibili, però penso che se l'avessi letto quand'ero più piccola l'impatto sarebbe stato diverso. Mi è successa una cosa simile leggendo Siddartha di Hesse che ero già grandicella e molte delle cose scritte nel libro erano considerazioni a cui ero già arrivata da tempo.

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    1. Purtroppo penso che quei messaggi edificanti non sono più "attuali"... forse qualche anno fa era più aderente alla realtà, ma i tempi sono cambiati. Almeno credo.

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  5. Come già sai nemmeno io l'ho apprezzato, né da bambina né da adulta, non posso farci niente. Una storia simile (a livello di dolcezza e di insegnamenti) è "La piccola anima e il sole", di Neale Donald Walsch. Se non lo hai mai letto te lo consiglio :)

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    1. segnato il titolo che mi hai dato, chissà magari lo posso usare a scuola con i miei alunni. Grazie

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  6. confesso di essere una delle non estimatrici del libro, come te è una storia che non mi ha mai attratta. capita, non siamo tutti uguali e stavolta sono davvero molto ma molto in sintonia con il tuo pensiero

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  7. Anche a me non è piaciuto . E' sicuramente sopravvalutato.

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    1. Grazie Laura... ora dico la verità mi sento meno sola...

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  8. L'ho letto alle scuole medie, quindi un bel po' di anni fa e ne ho un ricordo piacevole ma vorrei rileggerlo adesso, da adulta, per capirlo meglio. Forse è proprio questo il punto....si legge da piccoli e sembra bello perché non si riesce a capire il vero significato e sembra una storiella con dei bei disegni, magari da adulti si trovano alcune citazioni belle ed interessanti ma la storia in sè non è un granchè

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    1. Anche io ho pensato che ho sbagliato il tempo della lettura...

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  9. Ciao Manuela! Neanche io ho mai letto questo classico della letteratura dell'infanzia... chissà, prima o poi rimedierò ^_^ Quoto in pieno la tua raccomandazione alla curiosità, brava <3

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    1. Sono seriamente convinta che solo se si è spinti dalla curiosità si riesce a imparare. E' il motore che ci spinge ad andare avanti, a non fermarci davanti agli ostacoli.

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  10. Ciao Manuela, personalmente non solo non ho mai letto il libro, ma non mi sono nemmeno interessata ad altre trasposizioni dell'opera. Il motivo? Troppo chiacchierato, troppo commercializzato, troppo, troppo...troppo sfruttato dalle masse. Non mi ha mai attratto e il fatto che tutti ne decantassero la bellezza o la maestria con cui è stato scritto mi hanno convinta sempre meno a tentare un qualsiasi approccio.

    La tua recensione fuori dal coro, invece, mi ha incuriosita e adesso non vedo l'ora di leggerlo proprio per vedere se le mie aspettative e le tue impressioni siano corrette!

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    1. Hai colto in pieno il mio stato d'animo. Ma sai quando nell'ambiente scolastico continuano a dire: "ma dai è un capolavoro, tutti devono leggerlo. I bambini crescono arricchiti, non puoi non averlo letto…" certo ti fanno sentire "escluso"... l'ho letto solo per poter dire: VISTO CHE AVEVO RAGIONE? ora posso zittire tutti dicendo: non mi piace...

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